Nazione: Francia
Anno: 1958
Durata:


Volevo provare a me stesso che era possibile, in venti minuti, raccontare una storia con le qualit` di foto e regia d'una sequenza di lungometraggio ben fatto, ma senza il pesante apparato di produzione che in genere vi è annesso, e che troppo spesso paralizza la verve creativa del cinema. (…)
Quel che volevo ottenere in modo permanente era la verit` folgorante di certe scene d'attualit`. Ci s'accorge in fretta, infatti, che la vita non ha alcun talento e che la discontinuit` del reportage non permette di costruire "il tempo che scorre". Alla fine ho deciso di girare in due dancing, a Joinville e a Robinson, una storia senza dialogo con personaggi scelti sul posto. Dopo averli trovati ho cercato di far vivere loro delle parti più vicine possibile a ciò che erano nella vita. In realt` è molto difficile far ritrovare a un non professionista di fronte a una cinepresa i gesti che gli sono familiari. Ci si riesce solo se i personaggi scelti hanno un istinto, che non s'impara, da attori. Da questo punto di vista sono molto soddisfatto del mio "protagonista". Ho filmato e montato Pourvu qu'on ait l'ivresse praticamente da solo, in venti settimane circa, il sabato dopo pranzo e la domenica. Scrivevo la sceneggiatura man mano che giravo, man mano, soprattutto, che riuscivo a convincere i personaggi che m'interessavano a recitare la loro parte davanti alla mia cinepresa nonostante i sarcasmi dei loro compagni, che del resto morivano d'invidia! (…)
Il cinema che amo lo vedo come si ascolta una musica. Vedo la regia come una composizione musicale, col suo ritmo, il suo tono, la sua melodia, i suoi temi e variazioni, e non come un semplice mettere in immagini una storia. (…)

J.-D. Pollet
("Arts", n. 701, 1958)


Prima di entrare nella sala è bene che vi informiate: "È questo lo spettacolo in cui viene proiettato nella prima parte un cortometraggio di J.-D. Pollet intitolato Pourvu qu'on ait l'ivresse? ". Forse sarete obbligati ad aspettare lo spettacolo delle dieci. Non fatevi però scoraggiare. Pourvu qu'on ait l'ivresse è un cocktail eccezionale di documentario e finzione, qualcosa come il contrario di Nogent, Eldorado du dimanche, o come lo sketch del ballo popolare romano in Amore in citt`, ma dieci volte meglio. È più crudele che Terre sans pain, visto che alla fine la morale è: "Vieni pure a fare quattro salti, tanto una ragazza non la troverai"; ma è anche tanto poetico quanto Partie de campagne. Se questo film vi piacer` non sarete gli unici a considerare Jean-Daniel Pollet un cineasta nato: come voi la pensano Becker, Cocteau, Melville, Audiberti e Bazin.
Dopo Pourvu qu'on ait l'ivresse proiettano un lungometraggio di Jean Boyer con Fernandel, tratto dalla celebre pièce di Flers e Croisset. Cinefili, evitatelo!

J.-L. Godard
("Arts", n. 706, 1959)

Biografia

regista

Jean-Daniel Pollet

Jean-Daniel Pollet (La Madeleine, Francia, 1936 - Cadenet, Francia, 2004), cineasta difficilmente assimilabile a una scuola o tendenza, ha deciso al liceo di fare il regista e da quel momento si è dedicato al cinema con alterne fortune: basti pensare a La ligne de mire (1960), mai mostrato al pubblico e pesantemente attaccato dalla nouvelle vague, o, al contrario, allo stesso Méditerranée, accolto invece come un capolavoro dai «Cahiers du cinéma». Il sodalizio artistico con Claude Melki, l’impegno durante il maggio francese, la frequentazione degli ambienti del Cinema Nôvo brasiliano sono tutti elementi che rientrano nel cinema di Pollet, scomparso nel 2004 dopo una lunga e proficua carriera. Nel 1998 il Torino Film Festival gli ha dedicato una retrospettiva completa.

FILMOGRAFIA

Bassae (cm, 1964), Une balle au cœur (1965), Le Horla (mm, 1966), La femme aux cent visages (cm, 1966), Les morutiers (cm, 1966), Tu imagines Robinson (1967), L’amour c’est gai, l’amour c’est triste (1968), Le maître du temps (1970), Le sang (1972), L’ordre (1973), L’acrobate (1975), Pascale et Madi (cm, 1976), Pour mémoire (1980), Au père Lachaîse (cm, 1986), Contretemps (1988), Trois jours en Grèce (1990), Dieu sait quoi (1996).

Cast

& Credits

cortometraggio

Regia: Jean-Daniel Pollet.
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