20° TORINO FILM FESTIVAL
Omaggio a Gianni Amico

Gramsci l'ho visto così

Gramsci as i knew him

Nazione: Italia
Anno: 1988
Durata: 59'


Parole e immagini di alcuni teneri vecchi, compagni di lotta o di carcere di Antonio Gramsci, si incontrano con parole e immagini dei nostri tempi: luoghi e situazioni come The House of the Lord Church di Brooklyn nera o il Circolo Grazia Deledda degli immigrati sardi a Wolfsburg ove la «memoria viva» del pensatore sardo, cittadino del mondo, affiora come un'azione inaspettata lanciata sulla «complessit` del mondo grande e terribile».

Biografia

regista

Gianni Amico

Gianni Amico, nato a Loano nel 1933, inizia la sua attività in campo cinematografico come organizzatore culturale, nel 1960, ideando e dirigendo la Rassegna Internazionale del Cinema Latinoamericano, all'interno dell'Associazione culturale Columbianum, fondata a Genova dal padre gesuita Angelo Arpa. Le cinque manifestazioni dirette da Gianni Amico, (le prime due si svolgono a Santa Margherita Ligure, la terza e la quarta a Sestri Levante e la quinta a Genova) fanno conoscere, in Italia, una cinematografia (quella latinoamericana) all'epoca quasi sconosciuta. La rassegna diviene anche uno spazio per il confronto e il dibattito tra cineasti e critici europei e latinoamericani, permettendo così a questi ultimi di incontrasi e discutere, cosa che allora accade con gran difficoltà all'interno del Subcontinente americano. è così che molti autori, alcuni dei quali allora alle prime esperienze cinematografiche, possono mostrare le loro straordinarie opere: da Glauber Rocha a Nelson Pereira dos Santos, da Leopoldo Torre Nilson a Joaquim Pedro de Andrade, da Paulo Cezar Saraceni a Tomas Gutiérrez Alea ad altri ancora.
Trasferitosi successivamente a Roma, Amico continua per un breve periodo a operare come organizzatore culturale collaborando con la Mostra Internazionale del Cinema Libero di Porretta Terme (sua, nel 1964, la cura di una sezione monografica dedicata alla¸Nouvelle Vague) e con la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro (della cui Commissione di selezione fa parte nelle edizioni 1966 e 1967) per riversare poi l'esperienza così acquisita in un ambito più pratico, come sceneggiatore e regista di film e sceneggiati televisivi. Già nel 1960 ha partecipato alla produzione di Era notte a Roma di Roberto Rossellini, mentre nel 1964 scrive, assieme a Bernardo Bertolucci, la sceneggiatura di Prima della Rivoluzione. Nel 1965 realizza il suo primo cortometraggio Noi insistiamo! Suite per la libertà subito basato sull'opera musicale We Insist! Di Max Roach.
Grande appassionato di musica jazz (nel 1965 realizza Appunti per un film sul jazz, documentario sul festival jazz di Bologna) e del Brasile, Amico inizia a compiere in questi anni i suoi primi viaggi nel paese sudamericano alla scoperta di una cultura e una nazione da cui è sempre più affascinato. Il risultato è la realizzazione, nel 1968, del lungometraggio Tropici, girato in Brasile: film che sposa le istanze del Cinema Novo brasiliano, riproponendo anche la «rottura» del «nuovo cinema» degli anni '60, dalla ricerca linguistica alla perlustrazione di nuove aree tematiche.
Collabora ancora come sceneggiatore con Bertolucci (Partner, 1968) e Glauber Rocha (Der Leone Have Sept CabeÁas, 1970), come aiuto regista con Godard in Vent d'Est (1969, Godard gli dedicherà il capitolo concernente il cinema italiano nella sua Histoire(s) du Cinema) e continua a realizzare documentari e fiction per la Rai. Fra i primi, i più importanti sono: Lo specchio rovesciato. Un'esperienza di un'autogestione operaia e Le mani svelte. Giovani, donne, fabbrica. Tra le fiction spiccano L'inchiesta, Ritorno, Le cinque Stagioni e Le affinità elettive.
La sua capacità organizzativa e il suo amore per la musica brasiliana si manifestano appieno nell'organizzazione, nell'estate del 1983, al Circo Massimo di Roma, di Bahia de Todos os Sambas, un grande evento musicale a cui partecipano tutti i più grandi cantanti brasiliani, da Caetano Veloso a Gilberto Gil, da Nan· Vasconcelos a Jo„o Gilberto, da Gal Costa a Moraes Moreira. Il concerto viene anche filmato, sotto la supervisione di Amico, d´´ due suoi grandi amici, i registi Leon Hirszman e Paulo Cezar Saraceni. Il film è poi terminato da quest'ultimo nel 1996, dopo la scomparsa di Hirszman e di Amico stesso, stroncato da un male incurabile nel 1990, quando è impegnato nel progetto di un film sul chitarrista gitano Django Reinhartd.

FILMOGRAFIA

Noi insistiamo! Suite per la libertà subito (1964), Appunti per un film sul jazz (1965), Le rabbie dell'anima (1965, film al momento perduto), Una storia banale (1965), Paola (1966), Giovani brasiliani (1967), (19688), Ah! Vem o Samba (1968, al momento perduto, solo visibile attraverso gli ampi brani utilizzati per la trasmissione televisiva Ritmo do Brasil), Cinema della realtà (1969), Le grandi epoche del teatro (1970), L'inchiesta (1971), ntro-duzione alla psicologia (1972), Ritorno (1973), Vita in Gran Bretagna (1973), Città e territorio: Bologna (1974), Moda e società (1974), Il registratore (1975), Sardegna, una voce (1975), Le cinque stagioni (1976), Your Love Is Like the Sea - Per una generazione di americani (1976), Dedicato ai genitori (1977), Le affinità elettive (1979), ?o specchio rovesciato - Un'esperienza di autogestione opearia (1981), *e mani svelte - Giovani, donne, fabbrica (1981), Io con te non ci sto più (1983), Diario di Manarola - Appunti per un film sull'esperienza di Telemaco Signorini alle Cinque Terre (1985), Morandi e il suo tempo (1986), Amici (1987), Andrea del Sarto (1987), MosÈ Bianchi e il suo tempo (1987), Futurismo & Futurismi (1988), Gramsci l'ho visto così (1988), Un amore sconosciuto (1989).

Cast

& Credits

Regia: Gianni Amico.
Soggetto: Gianni Amico, Giorgio Baratta.
A cura di: Simona Gusberti.
Fotografia: Bruno Mazza, Mario Vitale (per le riprese a New York).
Montaggio: Eugenio Varriale.
Suono: Alberto De Camillis. con la collaborazione di: Riccardo Cucciolla (ha letto la lettera alla madre) Mara Baronti (ha raccontato Il topo e la montagna). Fausto Casula (ha cantato il «Duru duru»).
Produzione: Rai.
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