Il film che chiude il trittico
sulla Prima Guerra Mondiale. Dagli emblemi del totalitarismo alla
fisicit` individuale della sofferenza umana. Rappresentazione dell'«uomo
nuovo», carico di rabbia, pronto per l'esperienza totalitaria, uscito
dalla guerra. Catalogo anatomico del corpo ferito. Le conseguenze del
conflitto sull'infanzia nel 1919-21. Dalla decostruzione alla
ricomposizione artificiale del corpo umano. Ma che umanit` è questa che
dimentica e permette il ripetersi dell'orrore?
«Riprendiamo la "sofferenza" il dolore inaudito nelle immagini
documentarie registrate dopo la Prima Guerra Mondiale con una "camera
analitica" (che rifilma, muta il tempo e il ritmo dell'immagine, il
dettaglio, il colore, rincornicia, risignifica il contesto) con cui ci
avviciniamo ai soggetti prescelti. Cerchiamo di dare un'identit` a
questi anonimi dimenticati, di cui non compaiono nome, luogo del
ferimento, indicazioni sulle loro vite. Le identit` appaiono da gesti,
sguardi, espressioni, dettagli, oggetti sfuggenti nello scorrere nel
tempo cinematografico costante. Espressioni mute di rabbia e imbarazzo
nell'essere costretti a posare per una camera cosiddetta "scientifica e
medica". Impossibilit` di nascondere i segni della guerra sul proprio
corpo. Anzi forzati a metterli in evidenza. […] Attraversando
l'Archivio continuiamo a rivolgerci al presente. Il negativo originale
che ha ripreso la caduta dei soldati della Prima Guerra Mondiale si
confronta con le immagini delle guerre attuali, ne è il prototipo
cinematografico. Scaviamo al buio nei fotogrammi, oppressi dai bagliori
sinistri di ciò che accade intorno nel mondo» (Y. Gianikian, A. Ricci
Lucchi).
Biografia
regista

Yervant Gianikian
Yervant Gianikian (1942), di origine armena, ha studiato architettura a Venezia. Con Angela Ricci Lucchi si sono trasferiti a Milano e si sono dedicati al cinema a partire dalla metà degli anni Settanta, con produzioni indipendenti e sperimentali che comprendono le proiezioni-performance dei «film profumati» e, in seguito, la rielaborazione artigianale, tra viraggi, ralenti e combinazioni di montaggio, di materiale d’archivio. Le loro pellicole sono state proiettate nei più prestigiosi festival e musei di tutto il mondo. La loro ultima partecipazione al Torino Film Festival risale al 2009 con Frammenti elettrici n. 6 - Diario 1989. Dancing in the Dark.
FILMOGRAFIA
Erat Sora (cm, 1975), Catalogo comparativo (cm, 1975), Cataloghi non è altro gli odori che sente (cm, 1976), Profumo (cm, 1977), Un prestigiatore una miniaturista (cm, 1978), Milleunanotte (1979), Essence d’absynthe (cm, 1981), Das Lied von der Erde - Gustav Mahler (cm, 1982), Dal polo all’equatore (1986), Frammenti (1987), Passion (cm, 1988), Uomini anni vita (1990), Diario africano (cm, 1994), Aria (cm, 1994), Prigionieri della guerra (1995), Lo specchio di Diana (mm, 1996), Nocturne (cm, 1997), Io ricordo (cm, 1997), Su tutte le vette è pace (1998), Inventario balcanico (2000), Images d’Orient - Tourisme vandale (2001), Corpi. Frammenti elettrici n. 3 (cm, 2002), Rom (Uomini). Frammenti elettrici n. 1 (cm, 2002), Oh! Uomo (2004), Ghiro Ghiro Tondo (2007), Frammenti elettrici n. 6 - Diario 1989. Dancing in the Dark (2009), Pays barbare (2013).

Angela Ricci Lucchi
Angela Ricci Lucchi (Lugo di Romagna, 1942), ha studiato pittura in Austria con Oskar Kokoschka. Con Yarvant Gianikian si sono trasferiti a Milano e si sono dedicati al cinema a partire dalla metà degli anni Settanta, con produzioni indipendenti e sperimentali che comprendono le proiezioni-performance dei «film profumati» e, in seguito, la rielaborazione artigianale, tra viraggi, ralenti e combinazioni di montaggio, di materiale d’archivio. Le loro pellicole sono state proiettate nei più prestigiosi festival e musei di tutto il mondo. La loro ultima partecipazione al Torino Film Festival risale al 2009 con Frammenti elettrici n. 6 - Diario 1989. Dancing in the Dark.
FILMOGRAFIA
Erat Sora (cm, 1975), Catalogo comparativo (cm, 1975), Cataloghi non è altro gli odori che sente (cm, 1976), Profumo (cm, 1977), Un prestigiatore una miniaturista (cm, 1978), Milleunanotte (1979), Essence d’absynthe (cm, 1981), Das Lied von der Erde - Gustav Mahler (cm, 1982), Dal polo all’equatore (1986), Frammenti (1987), Passion (cm, 1988), Uomini anni vita (1990), Diario africano (cm, 1994), Aria (cm, 1994), Prigionieri della guerra (1995), Lo specchio di Diana (mm, 1996), Nocturne (cm, 1997), Io ricordo (cm, 1997), Su tutte le vette è pace (1998), Inventario balcanico (2000), Images d’Orient - Tourisme vandale (2001), Corpi. Frammenti elettrici n. 3 (cm, 2002), Rom (Uomini). Frammenti elettrici n. 1 (cm, 2002), Oh! Uomo (2004), Ghiro Ghiro Tondo (2007), Frammenti elettrici n. 6 - Diario 1989. Dancing in the Dark (2009), Pays barbare (2013).
Cast
& Credits
Musica/Music Giovanna Marini
Produzione/Production Museo storico in Trento, Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Rovereto, Fondazione Opera Campana dei Caduti