22° TORINO FILM FESTIVAL
Americana

Tanner on Tanner

Tanner on Tanner
di Robert Altman
Nazione: USA
Anno: 2004
Durata: 120'


Sedici anni dopo la serie Tanner 88, pungente e all'epoca inedita miscela di realt` politica e finzione, Altman e Trudeau ritornano sul loro progetto e lo aggiornano strizzando l'occhio, questa volta, più al mondo del cinema indipendente che agli accadimenti della politica. Se il fulcro della serie originale era la campagna elettorale di Jack Tanner, immaginario candidato democratico alle presidenziali, l'attenzione si concentra ora sulla figlia Alex, regista e insegnante di cinema intenzionata a realizzare un documentario sull'insuccesso elettorale del padre.

«Questo progetto non parla veramente di politica. La politica oggi è così orchestrata e prevedibile che non ci sono più sorprese. La gente lo sa, lo sapeva anche quando stavamo girando il primo Tanner. Abbiamo usato la politica come un pretesto per arrivare a qualcos'altro, cioè a una satira sul cinema e sui registi, e sull'idea di puntare una macchina da presa su qualcuno senza una valida ragione» (R. Altman).

Biografia

regista

Robert Altman

Robert Altman

(Kansas City, Missouri, Usa, 1925 - Los Angeles, California, Usa 2006)

Di origine borghese, ha ricevuto un’educazione cattolica, prima di abbandonare gli studi per arruolarsi in aeronautica nel 1943 diventando copilota di B-24. Alla fine della Seconda guerra mondiale si è trasferito in California dove, con l’amico George W. George, ha scritto racconti e soggetti cinematografici, due dei quali sono diventati i film Tre figli in gamba (1947) di Eddie L. Marin e Squadra mobile ’61 (1948) di Richard Fleischer. Deluso dal mancato coinvolgimento nella lavorazione delle pellicole, ha deciso nel 1949 di abbandonare la California alla volta di New York con l’intenzione di dedicarsi al teatro. Durante una sosta a Kansas City, ha ottenuto un contratto per la Calvin Company, per la quale, durante i sei anni successivi, ha diretto circa sessanta documentari industriali. Nel 1955 è stato contattato per realizzare un film sui giovani, The Delinquents, cui è seguito La storia di James Dean, documentario sull’attore appena scomparso realizzato su proposta dell’amico George. In questo periodo, Alfred Hitchcock, colpito dalla visione del documentario su James Dean, gli propose di lavorare alla sua popolare serie, Alfred Hitchcock presenta. Per Altman ha così avuto inizio una lunga carriera televisiva che lo ha portato, tra il 1957 e il 1967, a dirigere episodi per le maggiori serie americane come Bonanza o Combat!. Nel frattempo, ha fondato una propria compagnia di produzione, la Lion’s Gate, oltre ad aver ideato progetti cinematografici poi non realizzati. Nel 1968 ha girato Conto alla rovescia e l’anno seguente Quel freddo giorno nel parco, un insuccesso notato però da Ingo Preminger grazie a cui riuscì a ottenere la regia di un film a basso costo già rifiutato da Stanley Kubrick, Sidney Lumet e Sydney Pollack: M.A.S.H. Prima che potessero essere eseguiti i tagli imposti dalla Fox, il film ebbe un’anteprima a San Francisco che ne anticipò il successo, culminato con la Palma d’oro a Cannes nel 1970. Nei cinque anni seguenti ha diretto film come I compari e Il lungo addio con cui rivisita generi classici del cinema hollywoodiano come il western o il noir. Del 1975 è uno dei film fondamentali della sua carriera, Nashville, Oscar per la canzone a I’m Easy di Keith Carradine. Dopo una breve collaborazione con Dino De Laurentiis, con cui ha realizzato Buffalo Bill e gli indiani nel 1979, ha iniziato a produrre con la sua Lion’s Gate, prima di cederla e trasferirsi a New York: sono di questi anni opere tratte da pièce teatrali come Jimmy Dean, Jimmy Dean o regie televisive come Tanner ’88. L’inizio degli anni Novanta è stato segnato dalla volontà di trovare finanziamenti per un film tratto dai racconti di Raymond Carver, America oggi, che è riuscito a realizzare grazie al successo dei Protagonisti, e con cui ha ottenuto il Leone d’oro a Venezia. Negli anni seguenti ha quindi diretto film come Kansas City, La fortuna di Cookie o Gosford Park, fino a guidare, ormai ottantenne, la galleria di personaggi di uno dei più popolari show radiofonici americani in Radio America, sua ultima pellicola, conclusa poco prima di ricevere l’Oscar alla carriera nel 2006. 

Cast

& Credits

Regia/Director Robert Altman
Sceneggiatura/Screenplay Garry Trudeau
Fotografia/Director of Photography Robert Reed Altman, Tom Richmond
Scenografia/Set Design Dina Goldman
Costumi/Costume Design Sarah J. Holden
Montaggio/Film Editor Jacob Craycroft
Suono/Sound Antonio L. Arroyo
Interpreti e personaggi/Cast and Characters Michael Murphy (Jack Tanner), Cynthia Nixon (Alex Tanner), Pamela Reed (T.J. Cavanaugh), Matt Malloy (Deke Connors), Ilana Levine (Andrea Spinelli), Luke MacFarlane (Stuart DeBarge), Robert Redford, Steve Buscemi, Martin Scorsese, Mario Cuomo, Howard Dean, Al Franken, Michael Dukakis, Ron Reagan (se stessi/themselves) Produttore/Producer Wren Arthur, Matthew Seig
Produzione/Production Sandcastle 5 Productions
Distribuzione/Distribution Sundance Channel Home Entertainment, The Sundance Channel

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