22° TORINO FILM FESTIVAL
Americana

The Big Red One: the reconstruction

The Big Red One: the reconstruction

Nazione: USA
Anno: 1980
Durata: 159'


Dalla Tunisia alla Sicilia, dalla Normandia al Belgio fino all'orrore dei campi di concentramento in Cecoslovacchia, le vicende di quattro soldati americani e del loro comandante, appartenenti al reparto denominato «Il Grande Uno Rosso», vengono raccontate da uno di loro, l'aspirante scrittore Zeb. Dopo più di vent'anni, ritorna Il grande uno rosso in versione completamente ricostruita, con l'aggiunta di 40 minuti e 8 sequenze assenti nella prima versione, recuperate a partire dallo script e dagli appunti originali del regista, dai tagli di pellicola e dalle piste sonore di propriet` della Warner Bros.

«È tutto molto semplice, sia il romanzo che il film, un disegno molto semplice. Tutto invece è molto complicato per quanto riguarda i personaggi: nessuno sa chi diavolo si batta contro chi, ci si spara addosso, si spara a tutti, gli altri sparano a tutti, il nemico ci spara addosso, noi spariamo sul nemico, noi ci spariamo tra di noi [...]. Ciascun uomo è una non-entit`, tutti sono destinati al completo oblio, anche se sopravvivranno» (S. Fuller).

Biografia

regista

Samuel Fuller

Samuel Fuller (Worcester, 1911 - Hollywood, 1997) entra nel mondo del cinema nel 1936 come sceneggiatore. Dopo aver combattuto nella Seconda Guerra Mondiale, esordisce alla Regia nel 1948 con Ho ucciso Jessie il bandito (I Shot Jessie James) e dopo il successo di Corea in fiamme (The Steel Helmet, 1950) firma un contratto per la 20th Centruy Fox. Nel 1952, con Mano pericolosa (Pickup on he South Street) vince il Leone di bronzo a Venezia e nel 1956 inizia a produrre i propri film, tra i quali La tortura della freccia (Run of the Arrow, 1957) e Il corridoio della paura (Shock Corridor, 1963), alimentando così il mito del cineasta indipendente. L'ultimo suo film maledetto è Cane bianco (White Dog, 1982), controversa parabola antirazzista.

FILMOGRAFIA

FILMOGRAFIA ESSENZIALE/ ESSENTIAL FILMOGRAPHY I Shot Jesse James (Ho ucciso Jesse James, 1949), The Baron of Arizona (Il barone dell'Arizona, 1950), The Steel Helmet (Corea in fiamme, 1951), Fixed Bayonets (I figli della gloria, 1951), Parx Row (1952), Pickup on South Street (Mano pericolosa, 1953), Hell and Hight Water (Operazione mistero, 1954), House of Bamboo (La casa di bamboo, 1955), China Gate (La porta della Cina, 1957), Run of the Arrow (La tortura della freccia, 1957), The Crimson Kimono (Il Kimono scarlatto, 1959), Verboten! (Verboren, Forbidden, Proibito, 1959), Underworld U.S.A. (La vendetta del gangster, 1961), Merrill's Marauders (L'urlo della battaglia, 1962), Shock Corridor (Il corridoio della paura, 1963), The Naked Kiss (Il bacio perverso, 1964), The Meanest Men in the West (Quel dannato pugno di uomini, co-Regia Charles S. Dubin, TV, 1967), Shark! (Quattro bastardi per un posto all'inferno, 1969), Tatort - Tote Taube in der Beethovenstraße (Un piccione morto in Beethovenstrasse, TV, 1973), The Big Red One (Il grande uno rosso, 1980), White Dog (Cane bianco, 1982), Les Voleurs de la Nuit (1984), Rua sem Regresso (Strada senza ritorno, 1989).

Cast

& Credits

Regia, soggetto,Sceneggiatura/ Director, Story, Screenplay Samuel Fuller
fotografia/Director of Photography Adam Greenberg
Montaggio/Film Editor Morton Tubor
Musica/Music Dana Kaproff
Suono/Sound Jack A. Finlay
Interpreti e personaggi/Cast and Characters Lee Marvin (serg./Sgt Possum), Mark Hamill (Griff), Robert Carradine (Zab), Bobby Di Cicco (Vinci), Kelly Ward (Johnson), Siegfried Rauch (Schroeder), Stephane Audran (Walloon)
Produttore/Producer Gene Corman
Produzione/Production Lorimar Productions
Distribuzione/Distribution Warner Bros.
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