22° TORINO FILM FESTIVAL
Omaggio a Richard Fleischer

The Boston Strangler

THE BOSTON STRANGLER

Nazione: USA
Anno: 1968
Durata: 116'


A Boston tra il 1962 e il 1964 vengono assassinate 12 donne: grazie a un poliziotto tenace e paziente si scopre infine che il colpevole è un normale padre di famiglia, che uccide in preda a follia e poi dimentica tutto. Tratto da una storia vera, raccontata secondo le modalit` del thriller e del dramma psicologico, il film è diviso in una prima parte dedicata alle indagini e una seconda dedicata invece allo studio della mente dell'assassino, in cui Fleischer, per rendere sullo schermo una visione distorta della realt`, ricorre allo split screen e a immagini quasi surrealiste.

«Questo progetto mi piaceva molto per la sfida tecnica che mi ero imposto dopo aver visitato l'Esposizione Universale di Montreal nel 1967. Era lì che avevo scoperto la proiezione su schermi multipli e ne avevo compreso le potenzialit` per il cinema. Riuscii a convincere lo studio, e Richard Zanuck in particolare, a lasciarmi girare il film utilizzando questo sistema. Due altri elementi furono altrettanto importanti: la sceneggiatura di Edward Anhalt e la scelta di Tony Curtis, che fu molto audace, perché il ruolo era completamente controcorrente rispetto alla sua immagine abituale. […] Credo che Lo strangolatore di Boston sia molto ben riuscito e innovativo. Nella sua seconda parte ho cercato di mostrare i tormenti interiori dell'animo di un individuo, cosa che è sempre difficile da rendere sullo schermo. Si tratta di un film abbastanza ricco di effetti visivi dei quali la gente non si accorge nemmeno, e che del resto non devono essere notati. Tali effetti devono "lavorare" sul subconscio. Per esempio, nell'ultima parte, poco a poco, sequenza per sequenza, ho tolto tutto il colore dall'immagine. Le ultime sequenze sono quasi completamente bianche; per ottenere questo effetto ho addirittura cambiato vestiti a Tony Curtis» (R. Fleischer).

Biografia

regista

Richard Fleischer

Richard Fleischer (New York, 1916), figlio del produttore e regista Max Fleischer e nipote di Dave, famosi cartoonist degli anni '20 e '30, inizia a studiare medicina ma si iscrive poi alla scuola drammatica di Yale. Dopo aver fondato e diretto una compagnia teatrale, all'inizio degli anni '40 entra nella RKO, dapprima come redattore e giornalista, e poi, dal 1944, come regista. Nel 1948 vince l'Oscar con il mediometraggio Design for Death e inizia una lunga carriera, che, vista la sua capacità di gestire grossi budget e di passare con grande professionalità da un genere all'altro, lo porterà a collaborare con le grandi major hollywoodiane. Con la RKO gira soprattutto noir di serie B, tesissimi e stranianti, come Seguimi in silenzio (Follow Me Quietly, 1949), Trapped (1949) e Le iene di Chicago (The Narrow Margin, 1952) e, dopo aver portato sullo schermo il romanzo di Jules Verne 20.000 leghe sotto i mari per Walt Disney (20,000 Leagues Under the Sea, 1954), realizza soprattutto per la 20th Century Fox film molto diversi fra loro, senza però smarrire l'originalità e il vigore del proprio stile capace di rinnovare gli stilemi del cinema classico con cui di volta in volta si confronta. Fleischer adatta il gangster movie al Cinemascope in Sabato tragico (Violent Saturday, 1955), ricostruisce la New York di inizio secolo nel melò L'altalena di velluto rosso (The Girl in the Red Velvet Swing, 1955), le gesta dei popoli antichi nello storico Vichinghi (The Vikings, 1958); affronta il giallo psicologico in Frenesia del delitto (Compulsion, 1959), Lo strangolatore di Boston (The Boston Strangler, 1968) e L'assassino di Rillington Place n. 10 (Ten Rillington Place, 1971, prodotto dalla Columbia), la fantascienza in Viaggio allucinante (Fantastic Voyage, 1966), il peplum in Barabba (Barabbas, 1962), la commedia in Il favoloso dottor Dolittle (Doctor Dolittle, 1967) e il genere bellico in Tora! Tora! Tora! (id., 1970). Negli anni '70, lavorando tra USA e Inghilterra, continua la sua produzione versatile e talvolta sperimentale con, fra gli altri, il futuristico 2022: i sopravvissuti (Soylent Green, 1973), i thriller Terrore cieco (Blind Terror, 1971) e L'ultima fuga (The Last Run, 1972). Nel decennio successivo ritrova il successo con gli avventurosi Conan il distruttore (Conan the Destroyer, 1984) e Yado (Red Sonja, 1985), interpretati da Arnold Schwarzeneger.

FILMOGRAFIA

Memo for Joe (1944), Flicker Flashbacks No. 1, Series 1 (1945), Child of Divorce (1946), Banjo (Piccolo cuore, 1947), Flicker Flashbacks No. 1 (1947), Mr. Bell (1947), Flicker Flashbacks No. 2 (1948), Flicker Flashbacks No. 3 (1948), Flicker Flashbacks No. 4 (1948), Flicker Flashbacks No. 5 (1948), Bodyguard (Squadra mobile 61, 1948), Flicker Flashbacks No. 6 (1948), Flicker Flashbacks No. 7 (1948), Design for Death (Progetto di morte, mm, 1948), So This Is New York (Così questa è New York, 1948), The Clay Pigeon (Bersaglio umano, 1949), Follow Me Quietly (Seguimi in silenzio, 1949), Make Mine Laughs (1949), Trapped (1949), Armored Car Robbery (Sterminate la gang!, 1950), His Kind of Woman (Il suo tipo di donna, 1951), The Narrow Margin (Le iene di Chicago, 1952), The Happy Time (Tempo felice, 1952), Arena (1953), 20,000 Leagues Under the Sea (20.000 leghe sotto i mari, 1954), Violent Saturday (Sabato tragico, 1955), The Girl in the Red Velvet Swing (L'altalena di velluto rosso, 1955), Bandido! (id., 1956), Between Heaven and Hell (I diavoli del Pacifico, 1956), The Vikings (I Vichinghi, 1958), Compulsion (Frenesia del delitto, 1959), These Thousand Hills (Il re della prateria, 1959), Crack in the Mirror (Dramma nello specchio, 1960), The Big Gamble (Il grosso rischio, 1961), Barabbas (id., 1962), Fantastic Voyage (Viaggio allucinante, 1966), Doctor Dolittle (Il favoloso dr. Dolittle, 1967), Think Twentieth (1967), The Boston Strangler (Lo strangolatore di Boston, 1968), Che! (id., 1969), Tora! Tora! Tora! (id., 1970), Ten Rillington Place (L'assassino di Rillington Place n. 10, 1971), The Last Run (L'ultima fuga, 1971), Blind Terror (Terrore cieco, 1971), The New Centurions (I nuovi centurioni, 1972), Soylent Green (2022: i sopravvissuti, 1973), The Don Is Dead (Il boss è morto, 1973), The Spikes Gang (La banda di Harry Spikes, 1974), Mr. Majestyk (A muso duro, 1974), Mandingo (id., 1975), The Incredible Sarah (Sarah Bernhardt - La più grande attrice di tutti i tempi, 1976), Crossed Swords (Il principe e il povero, 1978), Ashanti (id., 1979), The Jazz Singer (Il cantante di jazz, 1980), Tough Enough (Il duro più duro, 1983), Amityville 3-D (id., 1983), Conan the Destroyer (Conan il distruttore, 1984), Red Sonja (Yado, 1985), Million Dollar Mystery (Il mistero da 4 milioni di dollari, 1987), Call from Space (1989).

Cast

& Credits

Regia/Director Richard Fleischer
Soggetto/Story dal romanzo di/based upon the novel by Gerold Frank
Sceneggiatura/Screenplay Edward Anhalt
Fotografia/Director of Photography Richard H. Kline
Scenografia/Set Design Jack Martin Smith, Richard Day
Costumi/Costume Design William Travilla
Montaggio/Film Editor Marion Rothmann
Musica/Music Lionel Newman
Suono/Sound Don Bassman, David Dockendorf
Interpreti e personaggi/Cast and Characters Tony Curtis (Albert De Salvo), Henry Fonda (John S. Bottomly), Goerge Kennedy (Phil Di Natale), Mike Kellin (Julian Shoshnick), Murray Hamilton (Frank McAfee), Richard X. Slattery (Ed Willis), William Marshall (Edw. W. Brooke), George Tyne (dott./Doc Kramer), Jeff Corey (John Asgeirson), Carolyn Conwell (Irmgard Desalvo), George Voskovec (Peter Hurkos), Hurd Hatfield (Terence Huntley)
Produttore/Producer Robert Fryer
Produzione, distribuzione/Production, Distribution Twentieth Century Fox
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