23° TORINO FILM FESTIVAL
Focus Filippine

Bayan ko: kapit sa patalim

Bayan Ko: My Own Country

Nazione: Jugoslavia
Anno: 1984
Durata: 108âââ


Arturo e sua moglie Luz sono entrambi operai. Quando la donna rimane incinta, il marito chiede un aumento, ma il capo gli impone di dichiarare di non appartenere ad alcun sindacato. Poco tempo dopo gli amici di Arturo si riuniscono per dare vita a una congregazione, ma il documento appena firmato impedisce all'uomo di unirsi a loro. La fabbrica chiude e l'ospedale in cui Luz è ricoverata costa troppo per la coppia. Ad Arturo non rimane che darsi al crimine.

«La canzone che d` il titolo al film è la più popolare delle Filippine. Parla del paese e dell'aspirazione alla libert` della sua gente. È stata composta negli anni '30, durante l'occupazione americana ed è diventata l'inno del movimento di protesta. L'obiettivo del film era mostrare il movimento, un'urgenza dettata dall'imminenza delle elezioni. [...] Ho scelto il melodramma perché non voglio fare film di propaganda. Mi sono dovuto servire della struttura drammatica del melò sociale affinché la gente che non bada al messaggio politico potesse apprezzare il film». (L. Brocka)

Biografia

regista

Lino Brocka

Lino Brocka (Pilar, Sorgoson, Filippine, 1939-Quezon City, Filippine, 1991), regista cinematografico, televisivo e teatrale, è stato fin dagli anni ’70 fautore di un cinema fortemente impegnato dal punto di vista sociale. Dopo aver studiato alla Nueva Ecija North High School, si iscrive nel 1956 alla facoltà di legge dell’Università delle Filippine. Diventato un membro molto attivo del Laboratorio di teatro diretto da Wilfredo Maria Guerrero, muove i primi passi nel mondo del cinema realizzando spot pubblicitari per film americani di serie B girati nelle Filippine. Nel 1961 Behn Cervantes, conosciuto al laboratorio teatrale, introduce Brocka in un gruppo di giovani mormoni. Dopo un periodo come Missionario alle Hawaii, si unisce al PETA (Philippine Educational Theater Association) di cui diventa presto direttore. Negli stessi anni scrive e dirige diversi episodi per programmi televisivi e nel 1970 realizza il suo primo lungometraggio, Wanted: Perfect Mother, che riscuote un buon successo di pubblico. Nel 1972, disgustato dall’alto tasso commerciale del cinema filippino, decide di abbandonare il cinema per poi tornarvi nel 1974, quando fonda con un gruppo di amici una casa di produzione. Realizza quindi Tinimbang Ka Nguni’t Kulang, film oggi considerato un punto di riferimento del cinema filippino. Da qui in avanti le sue pellicole iniziano a riscuotere il favore della critica internazionale e vengono proiettate nei principali festival del mondo. Tra i lavori più significativi: Insiang, presentato a Cannes nel 1977; Cain At Abel, proiettato al San Sebastian Film Festival nel 1982; Angela Merkado premiato al Festival des 3 Continents di Nantes nel 1983; Bayan Ko: Kapit Sa Patalim in programmazione a Cannes nel 1984 e nello stesso anno nominato Best Picture of the Year dal British Film Institute. Sempre in prima linea contro ogni forma di censura e di repressione della dittatura di Marcos, Brocka milita poi nel Free The Artists Movement ed è tra i promotori del Director’s Guild of the Philippines. Nel 1997, 6 anni dopo la morte avvenuta improvvisamente il 21 maggio del 1991 a causa di un incidente stradale, gli viene conferito il Premio della National Artists for Film. Rimane a tutt’oggi il regista più premiato nella storia del cinema filippino.

FILMOGRAFIA

Wanted: Perfect Mother (1970), Santiago (1970), Tuborg sa ginto (Dipped in Gold, 1971), Stardoom (1971), Lumuha pati mga angel (1971), Cherry Blossoms (1972), Caena de amor (1972), Villa Mirando (1973), Tinimbang ka ngunit kulang (You are Weighed in the Bilance but are Found, 1974), Tatlo, dalawa, isa (Three, Two, One, 1975), Maynila: Sa mga kuko ng liwanag (Manila: in the Claws of Light, 1975), Lunes, Martes, Miyerkules, Huwebes, Biyernes, Sabado, Linggo (Monday, Tuesday, Wednesday, Thursday, Friday, Saturday, Sunday, 1976), Insiang (1976), Tahan na, Empoy, tahan (Stop Crying Little Boy, 1977), Inay (1977), Tatay kong nanay, Ang (1978), Rubia servos (1978), Gumising ka, Maruja (Wake Up, Maruja, 1978), Hayop sa hayop (1978), Jaguar (1979), Ina, kapatid, anak (Mother, Sister, Daughter, 1979), Ina ka ng anak mo (1979), Init (1979), Nakaw na pag-ibig (1980), Bona (1980), Angela Markado (1980), Hello, Young Lovers (1981), Dalaga si misis, binata si mister (1981), Cover Girls (1981), Caught in the Act (1981), Burgis (1981), Mother Dear (1982), In Dis Corner (1982), Cain at Abel (1982), Stranger in Paradise (1983), PX (1984), Miguelito (id., 1984), Hot Property (1984), Bayan ko: Kapit sa patalim (Bayan Ko: My Own Country, 1984), Adultery (1984), Pasan ko ang daigdig (1987), Maging akin ka lamang (1987), Jack and Jill sa Amerika (1988), Macho Dancer (1988), Natutulog ba ang diyos (1989), Tatlong mukha ng pag-ibig (ep. Katumbas ng kahapon, mm, 1989), Orapronobis (Lotta per la libertà, 1989), Babangon ako’t dudurugin kita (1989), Hahamakin lahat (1990), Gumapang ka sa lusak (Dirty Affair, 1990), Ama…bakit mo ako pinabayaan? (1990), Sa cabila ng lahat (1991), Kislap sa dilim (1991), Biktima (1991).

 

Cast

& Credits

regia/director
Lino Brocka
sceneggiatura/screenplay
Jose F. Lacaba
fotografia/director of photography
Conrado Baltazar
montaggio/film editor
George Jarlego, Hero Reyes, Robert Yucejo
musica/music
Jess Santiago
interpreti e personaggi/cast and characters
Philip Salvador (Turing), Gina Alajar (Luz), Ariosto Reyes Jr. (Willie), Raoul Aragon (Lando), Rez Cortez (Boy Echas), Paquito Diaz (Hugo), Carmi Martin (Carla), Nomer Son (Lim), Lorli Villanueva (la moglie di Lim/ Lim's wife)
produttore/producer
Véra Belmont
produzione/production
Malaya Films, Stéphan Film
Menu