Giancarlo Santi, regista romano ultrasessantenne, esce di casa di prima mattina e cammina fino al Tufello, dove viene raggiunto da una piccola troupe che lo intervista sulla sua vita e la sua carriera cinematografica. Nello scenario di una Roma deserta, che è anche il deserto della produzione cinematografica nazionale contemporanea, Giancarlo racconta agli interlocutori aneddoti che coprono 50 anni di storia del cinema italiano. Fino ad arrabbiarsi con Quentin Tarantino che ha usato in Kill Bill la musica del suo Il grande duello (1973) senza nemmeno contattarlo. «Molti autori del cinema italiano attivi specialmente negli anni '70 all'interno di un sistema produttivo dai retroscena alquanto avventurosi, dopo aver dato impulso a una nuova maniera, spregiudicata ma anche molto creativa e bizzarra, di concepire il cinema popolare, sono stati impietosamente dimenticati […]. Tra i "dimenticati" del cinema italiano degli anni '70 merita un posto di assoluto rilievo per l'appunto Giancarlo Santi». (A.G. Mancino)
Biografia
regista
Anton Giulio Mancino
Anton Giulio
Mancino, giornalista,
critico cinematografico,
docente universitario di Storia e critica del cinema e di Semiologia,
collabora
con «
FILMOGRAFIA
Giancarlo
Santi: facevo er cinema (doc., 2005).
Cast
& Credits
regia/director Anton Giulio Mancino
soggetto, sceneggiatura, montaggio/story, screenplay, film editor Anton Giulio Mancino, Giancarlo Santi
fotografia/director of photography Luca Daddario, Roberto Basili
suono/sound Roberto Basili
interpreti/cast Giancarlo Santi
produttore/producer Rosa Ferro
produzione/production Il nuovo Fantarca Onlus