Koji
confessa all'amante che sua moglie non è
più un essere umano e le chiede di
venire a casa sua per controllare se ciò che le ha detto sia
vero. Tutto è solo
nella sua testa oppure la moglie, rintanatasi nel solaio, si
è trasformata
davvero in un bruco? E nell'abitazione di Koji, cosa
è reale e cosa non lo è?
Chi sta perdendo la ragione: Koji oppure sua moglie, sconvolta dalla
rabbia con
cui l'uomo ha reagito al sospetto di un possibile tradimento?
Biografia
regista
Kiyoshi Kurosawa
Kiyoshi Kurosawa (Kobe, Giappone, 1955), studente presso la Rikkyo Daigaku, ha lavorato come assistente e autore di cortometraggi in 8mm, fino agli esordi in produzioni per il mercato video. Nel 1997, con il thriller metafisico Cure ha ottenuto il primo grande successo al Festival di Tokyo. Le opere successive, spesso ospitate in prestigiosi festival internazionali, lo hanno imposto tra i maggiori autori del cinema giapponese. Il suo cortometraggio Soul Dancing è stato presentato al Torino Film Festival nel 2004, dove è tornato l’anno successivo con Loft. Con Tokyo Sonata (2008), interpretato dall’attore feticcio Koji Yakusho, ha vinto il premio della giuria a Un certain regard di Cannes, sezione in cui è tornato nel 2015 con Journey to the Shore, vincendo il premio per la regia.
FILMOGRAFIA
Suito Homu (Sweet Home, 1989), Katte ni shiyagare! Gyakuten keikaku (1996), Hebi no michi (Serpent’s Path, 1997), Ningen gokaku (License to Live, 1998), Kumo no hitomi (Eyes of the Spider, 1998), Karisuma (Charisma, 1999), Oinaru genei (Barren Illusions, 1999), Kaïro (Pulse, 2001), Akarui mirai (Bright Future, 2003), Dopperugenga (Doppelganger, 2003), Ghost Cop (2004), Shi no otome (Loft, 2005), Sakebi (Castigo, 2006), Riaru: Kanzen naru kubinagaryû no hi (Real, 2012), Sebunsu kôdo (Seventh Code, 2013), Kurip (Creepy, 2016).