Nazione: Italia
Anno: 1971
Durata: 30'


« … Te lo dico oggi perché tu possa domani…» «...proprio così, io posso coltivare fiori nel sole, che ogni essere umano da qui può vedere. È meraviglioso! Non ti pare? »
Te l’ho sempre detto che la tua «scienza» è un’illusione. Le tue bombe H-Atomiche possono distruggere le città, ma non i miei fiori. E a te questo non piace, già! Hai perso il «potere»; ora non ti resta che la paura. Eh no! Non puoi uccidermi. Prima sì; potevi prendermi, mettermi in prigione o in manicomio, farmi fuori, adesso non più. Perché, eh? Perché posso sparire. Non ci credi? Tanto meglio per te, ma non ne sei sicuro, eh. E intanto io continuo a «negarti» con i miei fiori. Su di me non hai più potere, non puoi farmi tacere. Come vedi sono io che ti ho preso, e non solo, posso farlo quando voglio, a tua insaputa e senza che tu te ne accorga. Ma che fai! Perché ti disperi tanto, quando hai una via di salvezza? È semplice sai, basta che tu diventi come me. Vedi, devi soltanto amarmi, non devi odiare più nessuno. Così se ho sete e ti chiedo un bicchiere d’acqua, devi darmelo con amore, capisci? Senza sfruttarmi. «Am-a/ore» vuol dire tante cose: tutto ciò che oggi mi togli, mi imponi e mi impedisci di fare con la forza, non è amore né verso te stesso, né verso il prossimo tuo. Quindi se vuoi coltivare quei fiori, devi soltanto amare me e tutti quanti allo stesso modo. (P. Bargellini)

Il desiderio è pensiero.
Dove cessa il desiderio
svanisce il pensiero:
«ciò che non è, astratto che era»
E incomincia l’immaginazione.
L’unità di tutte «le cose»
è fuori dal «punto»
Nel «vuoto» di immaginazione e immagine
Coincidono nella materia.
La «realtà», evanescente riflesso
dell’IMMAGINE,
Continua dove finisce.
Pierfrancesco Bargellini, VI/IV/1971

Biografia

regista

Piero Bargellini

Pierfrancesco Bargellini (Arezzo, 1940-1982), per tutti Piero, a 20 anni compra la prima cinepresa e la punta sulle sue passioni giovanili: automobili e moto da competizione. Pochi anni dopo conosce Marco Melani che diventa suo compagno di cinema, nonché attore dei suoi film. Comincia a farsi notare nel mondo dei cineamatori e al Festival di Montecatini vince un premio. Uno dei membri della giuria è Massimo Bagicalupo, tra i fondatori della Cooperativa cinema indipendente, che lo invita a entrare nell’area del nascente cinema underground italiano. Continua a fare film nei ritagli di tempo che gli lascia il suo impiego come agronomo presso l’Ente irrigazione Val di Chiana, ma poco dopo, segnalato e supportato dal gruppo della rivista «Cinema & Film» e da «Filmstudio 70», lascia il lavoro e si trasferisce a Roma. Qui, agli inizi degli anni ’70, lavora saltuariamente per la Rai e continua la sua attività come regista indipendente nell’ambiente underground della capitale. In questo periodo ha anche inizio una serie di disavventure con la legge che lo portano a fuggire in Turchia con la moglie Oriana e la figlia Rebecca nel 1975. Tornato in Italia continua i suoi esperimenti, annotando le sue scoperte in una serie di quaderni e tentando inutilmente di farsi finanziare alcuni progetti per programmi sperimentali della Rai. Bertolucci e Storaro lo consultano durante la preparazione di La Luna (1981) per risolvere il problema di alcuni effetti speciali. Ma progressivamente Bargellini perde i contatti col cinema e poco dopo ricomincia il calvario con la legge. Viene ritrovato morto, ufficialmente per overdose, all’alba del 10 luglio 1982.

FILMOGRAFIA

Il teschio; La fiera dei sogni; L’incompiuta; Club 3P Battifolle (1965), Anno 2000 (1965), La striscia (1966), ...vi prego di accettare questo semplice bouquet di parentesi appena sbocciate ((())) (1966), Questo film è dedicato a David Riesman e si intitolerà «Capolavoro» (1967), Morte all’orecchio di Van Gogh (1968), Fractions of Temporary Periods I parte: Ovvero Plans- Séquences per una bambina (1965-1968), 360° di cinediario (1968), Tempo-Tempio-Ritratto (1968), Macrozoom (1968), Baraccone (1968), Water-Closet ovvero attesa per una defecazione (1968), Stricnina (1969- 1973), Fractions of temporary periods II parte: Due ore pomeridiane della bambina (1969), Trasferimento di modulazione (1969), Nelda (1969), Un ottofilm di Pierfrancesco Bargellini (1969), Zukie (1970), Gasoline (1970), Bacino Casa del lupo o di Tonino Massimo e Piero (1970, esiste solo in stato di frammento/only fragments), Oracolo (1970-1971, distrutto dall’autore nel 1974/destroy by the director in 1974), Erinnerung an die Zukunft (1970, non terminato/unfinished), Due silenzi e un’armonica (1971), Dove incominciano le gambe (1974)

Dispersi/Lost: Saluto (gennaio/January 1968, 8-16mm, 18fts, sonoro/sound, 3’30’’, bn/bw), Relazione filmata (1968-1970, 8mm, 24fts, sonoro/sound, 13’, col.); Abbandonate ogni illusione, preparatevi alla lotta (co-regia/co-director Marco Melani, Stefano Beccastrini, 1969, 16mm, 24fts, 40’, col.-bn/bw)

Cast

& Credits

regia/director Piero Bargellini
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