Un uomo e una donna, lui ateo e lei credente, si sposano e partono per il viaggio di nozze in India. Per lei è da subito un’esperienza di natura spirituale e filosofica, resa più intensa dalla sorprendente realtà che si apre davanti ai suoi occhi e dalle discussioni su Dio e la religione che spesso intavola con il marito. Ma l’evento veramente illuminante che segna il viaggio della coppia è l’incontro con un santone che, immobile sulle rotaie e con le braccia alzate, costringe il macchinista a un brusca frenata e che, rimasto incolume, viene immediatamente venerato come un miracolato. «È da 15 anni che sogno di fare un film in India. Amo l’India, ma la burocrazia è il nemico di questo paese. Ho realizzato in precedenza 17 film, ma per quest’ultimo ho collezionato la più grande pila di richieste di permessi di tutta la mia carriera. Penso che l’India sia un luogo perfetto per realizzarci un film, a condizione di poterlo girare interamente in una stanza soltanto». (M. Makhmalbaf)
Biografia
regista

Mohsen Makhmalbaf
(Teheran, Iran, 1957) a 15 anni fonda un gruppo miliziano islamico, a 17 è arrestato ed è liberato poco dopo la rivoluzione del 1979. In carcere abbandona la politica, per avvicinarsi alla letteratura e al cinema, diventando, nei primi anni ’80, scrittore e regista. Da allora ha pubblicato diversi romanzi e ha scritto, diretto, montato e in gran parte prodotto una ventina di lungometraggi e svariati cortometraggi, tra finzione e documentario. Ha inoltre collaborato, come sceneggiatore o montatore, con innumerevoli registi iraniani. Le sue opere hanno partecipato ai più importanti festival cinematografici internazionali vincendo molti premi. Tra queste, le più note rimangono i film degli anni ’90 Pane e fiore (1995) e Il silenzio (1997) e negli anni Duemila Viaggio a Kandahar (2001) e The President, film d’apertura della sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia del 2014. Nel 2019 ha girato in Italia Marghe and Her Mother, concepito all’interno degli eventi legati alla nomina di Matera come capitale della cultura.
FILMOGRAFIA
Tobeh Nosuh (1982), Este’aze (Fleeing from Evil to God, 1984), Baykot (Boycott, 1985), Dastfourush (L’ambulante, 1986), Baysikelran (Il ciclista, 1987), Shabhaye Zayendeh-Rood (1990), Nobat e Asheghi (Tempo d’amare, 1990), Nassereddin Shah, Actor-e Cinema (Once upon a Time, Cinema 1991), Honarpisheh (Actor, 1992), Images from the Ghajar Dynasty (doc, cm, 1993), Salaam Cinema (id., doc, 1994), Gabbeh (1995), Nun va Goldoon (Pane e fiore, 1995), Sokout (Il silenzio, 1997), Madresei keh baad bord (cm, 1998), Ghessé hayé kish (ep. The Door, 1999), Tales of an Island (ep. Testing Democracy, 2000), Alefbay-e afghan (Afghan Alphabet, doc, mm, 2002), Safar e Ghandehar (Viaggio a Kandahar, 2001), The Chair (cm, 2005), Sex o phalsapheh (Sesso e filosofia, 2005), Faryad moorcheha (Viaggio in India, 2006), The Man Who Came with the Snow (coregia Marzieh Makhmalbaf, 2009), The Gardener (doc, 2012), Ongoing Smile (doc, mm, 2013), The President (2014), Tenant (cm, 2015), Marghe and Her Mother (2019).
Cast
& Credits
fotografia/director of photography Bakhshor
musica/music Craig Pruess
suono/sound Jagadish K
interpreti/cast Mahmoud Chokrollahi, Mahnour Shadzi, Karl Maass, Tenzin Choegyal, Bharath K.S, Savitha Iyer, Bolha Baba, Saleem, Ramadevi, Yohi Sethu, Ravi, Karan, Jyothi, Neeta
produzione/production Makhmalbaf Film House
distribuzione/distribution BIM Distribuzione