24° TORINO FILM FESTIVAL
Robert Aldrich

The Angry Hills

The Angry Hills

Nazione: USA
Anno: 1959
Durata: 105'


Nel 1941 il corrispondente di guerra Mike Morrison arriva ad Atene poco prima che la città sia occupata dai tedeschi. Avvicinato da un dottore, entra in possesso della lista dei partigiani greci che si fingeranno collaboratori dei nazisti, e si trova improvvisamente coinvolto nella lotta per la liberazione. Ferito dopo un’azione dei tedeschi, scopre di essere ricercato e decide di contattare i membri della Resistenza. Film di guerra girato in Grecia che Aldrich realizzò nonostante le traversie produttive e l’insoddisfazione per il trattamento di Leon Uris.

«Il problema principale di Le colline dell’odio è che, a causa degli impegni contrattuali, siamo stati costretti a iniziare le riprese con una sceneggiatura finita solo per un terzo. Di conseguenza, i periodi di prova sono stati sporadici e non hanno mai avuto una direzione d’insieme perché nessuno di noi sapeva dove effettivamente il film stesse andando. In questo modo la pellicola ha perso il suo principale elemento di coesione». (R. Aldrich)

Biografia

regista

Robert Aldrich

Robert Aldrich (Cranston, Rhode Island, 1918 - Los Angeles, 1983) nasce da una famiglia di banchieri e, terminati gli studi universitari, decide di trasferirsi a Hollywood per intraprendere la carriera cinematografica. Dapprima aiuto regista di autori come Jean Renoir, Abraham Polonsky, Joseph Losey e Charlie Chaplin, debutta nel 1953 dirigendo per la MGM Il grande alleato, ambientato nel mondo del baseball. È con Singapore: intrigo internazionale (1954), però, che inizia a delinearsi la sua poetica, un realismo brutale in cui lotta per la sopravvivenza ed esaltazione della virilità si intrecciano sullo sfondo di una società violenta e meschina. Nello stesso anno si confronta con il western dirigendo L’ultimo apache e Vera Cruz, entrambi interpretati da Burt Lancaster, capofila di una tipologia maschile tipicamente aldrichiana incarnata in seguito da attori come Charles Bronson, Jack Palance, Ernest Borgnine e Burt Reynolds. Con il successivo Un bacio e una pistola (1955) che, esaltato dai «Cahiers du Cinéma», dà il via alla sua fortuna critica, Aldrich si cimenta con i temi tipici dell’hard-boiled, cui tornerà molti anni dopo con Un gioco estremamente pericoloso (1975). Il grande coltello (1955), prima pellicola realizzata dalla Associates & Aldrich – la casa di produzione indipendente con la quale realizzerà la maggior parte dei suoi film – è invece un’aspra requisitoria contro Hollywood e il mondo dell’entertainment, argomenti stigmatizzati anche in seguito in Quando muore una stella (1968) e in L’assassinio di Sister George (1968). Il rapporto tra sistema tirannico e individuo è anche al centro di Prima linea (1956), escursione nel genere bellico al quale Aldrich tornerà a più riprese con Dieci secondi con il diavolo (1959), Quella sporca dozzina (1967), il suo maggior successo di pubblico, e Non è più tempo d’eroi (1969), che della precedente fortunata pellicola ripropone la formula del patrol movie. Tra il 1962 e il 1964 dirige Bette Davis in Che fine ha fatto Baby Jane e in Piano piano dolce Carlotta, pellicole che coniugano thriller, grand guignol e melodramma femminile. Prosegue poi abbracciando l’universo carcerario con Quella sporca ultima meta (1974) e tratteggia la corruzione del potere nel fantapolitico Ultimi bagliori di un crepuscolo (1977), per culminare con il violento e blasfemo I ragazzi del coro (1977). Nel 1981 conclude la sua carriera di autore indipendente e fuori dalle logiche dell’establishment hollywoodiano con California Dolls, escursione al femminile nel mondo dello sport.

FILMOGRAFIA

The Big Leaguer (Il grande alleato, 1953), World for Ransom (Singapore: intrigo internazionale, 1954), Apache (L’ultimo Apache, 1954), Vera Cruz (id., 1954), Kiss Me Deadly (Un bacio e una pistola, 1955), The Big Knife (Il grande coltello, 1955), Autumn Leaves (Foglie d’autunno, 1956), Attack! (Prima linea, 1956), The Garment Jungle (La giungla della 7a strada, non accreditato/uncredited, 1957), The Angry Hills (Le colline dell’odio, 1959), Ten Seconds to Hell (Dieci secondi con il diavolo, 1958), The Last Sunset (L’occhio caldo del cielo, 1961), What Ever Happened to Baby Jane? (Che fine ha fatto Baby Jane?, 1962), Sodom and Gomorrah (Sodoma e Gomorra, 1961-62), 4 for Texas (I 4 del Texas, 1963), Hush… Hush, Sweet Charlotte (Piano, piano, dolce Carlotta, 1964), The Flight of the Phoenix (Il volo della fenice, 1965), The Dirty Dozen (Quella sporca dozzina, 1967), The Legend of Lylah Clare (Quando muore una stella, 1968), The Killing of Sister George (L’assassinio di Sister George, 1968), The Greatest Mother of ‘em all (cm, 1969), Too Late the Hero (Non è più tempi d’eroi, 1969), The Grissom Gang (Grissom Gang - Niente orchidee per Miss Blandish, 1971), Ulzana’s Raid (Nessuna pietà per Ulzana, 1972), The Emperor of the North Pole (L’imperatore del Nord, 1973), The Longest Yard (Quella sporca ultima meta, 1974), Hustle (Un gioco estremamente pericoloso, 1975), Twilight’s Last Gleaming (Ultimi bagliori di un crepuscolo, 1977), The Choirboys (I ragazzi del coro, 1977), The Frisco Kid (Scusi, dov’è l’West?, 1979), …All The Marbles (California Dolls, 1981)

Cast

& Credits

regia/director Robert Aldrich
soggetto/story dal romanzo di/from the novel by Leon Uris
sceneggiatura/screenplay A.I. Bezzerides
fotografia/director of photography Stephen Dade
scenografia/set design Ken Adam
montaggio/film editor Peter Tanner
musica/music Richard Bennett
suono/sound Stanley Smith
interpreti e personaggi/cast and characters Robert Mitchum (Mike Morrison), Stanley Baker (Conrad Heisler), Elisabeth Mueller (Lisa Kyriakides), Gia Scala (Eleftheria), Theodore Bikel (Tassos), Sebastian Cabot (Chesney), Peter Illing (Leonides), Leslie Phillips (Ray Taylor), Donald Wolfit (Dr. Stergiou), Marius Goring (comandante/Commandant Oberg), Jackie Lane (Maria), Kieron Moore (Andreas), George Pastell (Papa Panos), Patrick Jordan (Bluet), Marita Constantinou (Kleopatra), Alec Mango (Papa Phillibos)
produttore/producer Raymond Stross
produzione/production Raymond Stross Productions
distribuzione/distribution Metro Goldwyn Mayer
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