24° TORINO FILM FESTIVAL
Robert Aldrich

The Legend of Lylah Clare

The Legend of Lylah Clare

Nazione: USA
Anno: 1968
Durata: 130'


La giovane Elsa viene scelta per interpretare in un film la parte di Lylah Clare, star di Hollywood morta in circostanze misteriose. Colpito dalla somiglianza fisica della ragazza, il regista del film, nonché vedovo di Lylah Clare, ne plagia a tal punto la personalità e l’immagine da generare in lei un processo di identificazione totale. Dopo Il grande coltello (1955), Aldrich torna a parlare di Hollywood e delle sue degenerazioni.

«Credo che il film abbia una serie di pecche. L’altro giorno stavo per darne la colpa a Kim Novak, ma non sarebbe giusto. Perché le persone si dimenticano che Novak sa recitare. Non le ho reso giustizia. Ma ci sono alcune star la cui immagine è così vasta, così fortemente radicata nella mente del pubblico che gli spettatori vengono al cinema pieni di preconcetti [...]. E questi preconcetti rendono impossibile la “realtà”, o qualsiasi altro mito contrario all’idea preconcetta. Per far funzionare il film, per far funzionare Lylah, bisognava farsi trasportare nel mito». (R. Aldrich)

Biografia

regista

Robert Aldrich

Robert Aldrich (Cranston, Rhode Island, 1918 - Los Angeles, 1983) nasce da una famiglia di banchieri e, terminati gli studi universitari, decide di trasferirsi a Hollywood per intraprendere la carriera cinematografica. Dapprima aiuto regista di autori come Jean Renoir, Abraham Polonsky, Joseph Losey e Charlie Chaplin, debutta nel 1953 dirigendo per la MGM Il grande alleato, ambientato nel mondo del baseball. È con Singapore: intrigo internazionale (1954), però, che inizia a delinearsi la sua poetica, un realismo brutale in cui lotta per la sopravvivenza ed esaltazione della virilità si intrecciano sullo sfondo di una società violenta e meschina. Nello stesso anno si confronta con il western dirigendo L’ultimo apache e Vera Cruz, entrambi interpretati da Burt Lancaster, capofila di una tipologia maschile tipicamente aldrichiana incarnata in seguito da attori come Charles Bronson, Jack Palance, Ernest Borgnine e Burt Reynolds. Con il successivo Un bacio e una pistola (1955) che, esaltato dai «Cahiers du Cinéma», dà il via alla sua fortuna critica, Aldrich si cimenta con i temi tipici dell’hard-boiled, cui tornerà molti anni dopo con Un gioco estremamente pericoloso (1975). Il grande coltello (1955), prima pellicola realizzata dalla Associates & Aldrich – la casa di produzione indipendente con la quale realizzerà la maggior parte dei suoi film – è invece un’aspra requisitoria contro Hollywood e il mondo dell’entertainment, argomenti stigmatizzati anche in seguito in Quando muore una stella (1968) e in L’assassinio di Sister George (1968). Il rapporto tra sistema tirannico e individuo è anche al centro di Prima linea (1956), escursione nel genere bellico al quale Aldrich tornerà a più riprese con Dieci secondi con il diavolo (1959), Quella sporca dozzina (1967), il suo maggior successo di pubblico, e Non è più tempo d’eroi (1969), che della precedente fortunata pellicola ripropone la formula del patrol movie. Tra il 1962 e il 1964 dirige Bette Davis in Che fine ha fatto Baby Jane e in Piano piano dolce Carlotta, pellicole che coniugano thriller, grand guignol e melodramma femminile. Prosegue poi abbracciando l’universo carcerario con Quella sporca ultima meta (1974) e tratteggia la corruzione del potere nel fantapolitico Ultimi bagliori di un crepuscolo (1977), per culminare con il violento e blasfemo I ragazzi del coro (1977). Nel 1981 conclude la sua carriera di autore indipendente e fuori dalle logiche dell’establishment hollywoodiano con California Dolls, escursione al femminile nel mondo dello sport.

FILMOGRAFIA

The Big Leaguer (Il grande alleato, 1953), World for Ransom (Singapore: intrigo internazionale, 1954), Apache (L’ultimo Apache, 1954), Vera Cruz (id., 1954), Kiss Me Deadly (Un bacio e una pistola, 1955), The Big Knife (Il grande coltello, 1955), Autumn Leaves (Foglie d’autunno, 1956), Attack! (Prima linea, 1956), The Garment Jungle (La giungla della 7a strada, non accreditato/uncredited, 1957), The Angry Hills (Le colline dell’odio, 1959), Ten Seconds to Hell (Dieci secondi con il diavolo, 1958), The Last Sunset (L’occhio caldo del cielo, 1961), What Ever Happened to Baby Jane? (Che fine ha fatto Baby Jane?, 1962), Sodom and Gomorrah (Sodoma e Gomorra, 1961-62), 4 for Texas (I 4 del Texas, 1963), Hush… Hush, Sweet Charlotte (Piano, piano, dolce Carlotta, 1964), The Flight of the Phoenix (Il volo della fenice, 1965), The Dirty Dozen (Quella sporca dozzina, 1967), The Legend of Lylah Clare (Quando muore una stella, 1968), The Killing of Sister George (L’assassinio di Sister George, 1968), The Greatest Mother of ‘em all (cm, 1969), Too Late the Hero (Non è più tempi d’eroi, 1969), The Grissom Gang (Grissom Gang - Niente orchidee per Miss Blandish, 1971), Ulzana’s Raid (Nessuna pietà per Ulzana, 1972), The Emperor of the North Pole (L’imperatore del Nord, 1973), The Longest Yard (Quella sporca ultima meta, 1974), Hustle (Un gioco estremamente pericoloso, 1975), Twilight’s Last Gleaming (Ultimi bagliori di un crepuscolo, 1977), The Choirboys (I ragazzi del coro, 1977), The Frisco Kid (Scusi, dov’è l’West?, 1979), …All The Marbles (California Dolls, 1981)

Cast

& Credits

regia, produttore/director, producer Robert Aldrich
soggetto/story dal teleromanzo di/from the TV play by Robert Thom, Edward DeBlasio
sceneggiatura/screenplay Hugo Butler, Jean Rouverol
fotografia/director of photography Joseph Biroc
scenografia/set design George W. Davis, William Glasgow
costumi/costume design Renié
montaggio/film editor Michael Luciano
musica/music Frank DeVol
suono/sound Franklin Milton
interpreti e personaggi/cast and characters Kim Novak (Lylah Clare-Elsa Brinkmann), Peter Finch (Lewis Zarkan), Ernest Borgnine (Barney Sheean), Milton Selzer (Bart Langner), Rosella Falk (Rosella), Gabriele Tinti (Paolo), Valentina Cortese, (contessa/Countess Bozo Bedoni), Jean Carroll (Becky Langner), Michael Murphy (Mark Peter Sheean), Robert Ellenstein (Mike), Nick Dennis (Nick), Dave Willock (cameraman), Coral Browne (Molly Luther), Peter Bravos (maggiordomo/Butler), Ellen Corby (segretaria/Secretary)
produzione/production Associates & Aldrich Company, Metro Goldwyn Mayer
distribuzione/distribution Metro Goldwyn Mayer
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