24° TORINO FILM FESTIVAL
Robert Aldrich

The Longest Yard

The Longest Yard

Nazione: USA
Anno: 1974
Durata: 121'


Paul Crewe, un ex giocatore di football caduto in disgrazia dopo aver venduto una partita, sconta un anno di galera per guida in stato di ebrezza. In carcere accetta l’incarico di formare una squadra di detenuti per una partita contro le guardie, ma quando gli viene ordinato di perdere decide invece di fare di tutto per portare la sua squadra alla vittoria.

«Mi piace pensare che il mio marchio distintivo sia l’attaccamento verso chi lotta per recuperare la stima di sé. Certo, la probabilità di riuscirci è remota, ma è proprio il prezzo da pagare a farne una sfida nobile. In Quella sporca ultima meta Reynolds forse non avrà una vita serena in prigione; magari non continuerà a vivere. […] Però penso che si debba avere ammirazione per le persone che dicono: “All’inferno! Non ho intenzione di cedere. Non mi frega nulla di cosa gli altri pensano di me. Ci proverò e avrò stima di me stesso”». (R. Aldrich)

Biografia

regista

Robert Aldrich

Robert Aldrich (Cranston, Rhode Island, 1918 - Los Angeles, 1983) nasce da una famiglia di banchieri e, terminati gli studi universitari, decide di trasferirsi a Hollywood per intraprendere la carriera cinematografica. Dapprima aiuto regista di autori come Jean Renoir, Abraham Polonsky, Joseph Losey e Charlie Chaplin, debutta nel 1953 dirigendo per la MGM Il grande alleato, ambientato nel mondo del baseball. È con Singapore: intrigo internazionale (1954), però, che inizia a delinearsi la sua poetica, un realismo brutale in cui lotta per la sopravvivenza ed esaltazione della virilità si intrecciano sullo sfondo di una società violenta e meschina. Nello stesso anno si confronta con il western dirigendo L’ultimo apache e Vera Cruz, entrambi interpretati da Burt Lancaster, capofila di una tipologia maschile tipicamente aldrichiana incarnata in seguito da attori come Charles Bronson, Jack Palance, Ernest Borgnine e Burt Reynolds. Con il successivo Un bacio e una pistola (1955) che, esaltato dai «Cahiers du Cinéma», dà il via alla sua fortuna critica, Aldrich si cimenta con i temi tipici dell’hard-boiled, cui tornerà molti anni dopo con Un gioco estremamente pericoloso (1975). Il grande coltello (1955), prima pellicola realizzata dalla Associates & Aldrich – la casa di produzione indipendente con la quale realizzerà la maggior parte dei suoi film – è invece un’aspra requisitoria contro Hollywood e il mondo dell’entertainment, argomenti stigmatizzati anche in seguito in Quando muore una stella (1968) e in L’assassinio di Sister George (1968). Il rapporto tra sistema tirannico e individuo è anche al centro di Prima linea (1956), escursione nel genere bellico al quale Aldrich tornerà a più riprese con Dieci secondi con il diavolo (1959), Quella sporca dozzina (1967), il suo maggior successo di pubblico, e Non è più tempo d’eroi (1969), che della precedente fortunata pellicola ripropone la formula del patrol movie. Tra il 1962 e il 1964 dirige Bette Davis in Che fine ha fatto Baby Jane e in Piano piano dolce Carlotta, pellicole che coniugano thriller, grand guignol e melodramma femminile. Prosegue poi abbracciando l’universo carcerario con Quella sporca ultima meta (1974) e tratteggia la corruzione del potere nel fantapolitico Ultimi bagliori di un crepuscolo (1977), per culminare con il violento e blasfemo I ragazzi del coro (1977). Nel 1981 conclude la sua carriera di autore indipendente e fuori dalle logiche dell’establishment hollywoodiano con California Dolls, escursione al femminile nel mondo dello sport.

FILMOGRAFIA

The Big Leaguer (Il grande alleato, 1953), World for Ransom (Singapore: intrigo internazionale, 1954), Apache (L’ultimo Apache, 1954), Vera Cruz (id., 1954), Kiss Me Deadly (Un bacio e una pistola, 1955), The Big Knife (Il grande coltello, 1955), Autumn Leaves (Foglie d’autunno, 1956), Attack! (Prima linea, 1956), The Garment Jungle (La giungla della 7a strada, non accreditato/uncredited, 1957), The Angry Hills (Le colline dell’odio, 1959), Ten Seconds to Hell (Dieci secondi con il diavolo, 1958), The Last Sunset (L’occhio caldo del cielo, 1961), What Ever Happened to Baby Jane? (Che fine ha fatto Baby Jane?, 1962), Sodom and Gomorrah (Sodoma e Gomorra, 1961-62), 4 for Texas (I 4 del Texas, 1963), Hush… Hush, Sweet Charlotte (Piano, piano, dolce Carlotta, 1964), The Flight of the Phoenix (Il volo della fenice, 1965), The Dirty Dozen (Quella sporca dozzina, 1967), The Legend of Lylah Clare (Quando muore una stella, 1968), The Killing of Sister George (L’assassinio di Sister George, 1968), The Greatest Mother of ‘em all (cm, 1969), Too Late the Hero (Non è più tempi d’eroi, 1969), The Grissom Gang (Grissom Gang - Niente orchidee per Miss Blandish, 1971), Ulzana’s Raid (Nessuna pietà per Ulzana, 1972), The Emperor of the North Pole (L’imperatore del Nord, 1973), The Longest Yard (Quella sporca ultima meta, 1974), Hustle (Un gioco estremamente pericoloso, 1975), Twilight’s Last Gleaming (Ultimi bagliori di un crepuscolo, 1977), The Choirboys (I ragazzi del coro, 1977), The Frisco Kid (Scusi, dov’è l’West?, 1979), …All The Marbles (California Dolls, 1981)

Cast

& Credits

regia/director Robert Aldrich
soggetto/story Albert S. Ruddy
sceneggiatura/screenplay Tracy Keenan Wynn
fotografia/director of photography Joseph Biroc
scenografia/set design James Dowell Vance
montaggio/film editor Michael Luciano
musica/music Frank DeVol
suono/sound Jim Foglesong
interpreti e personaggi/cast and characters Burt Reynolds (Paul Crewe), Eddie Albert (Warden Hazen), Ed Lauter (capitano/Captain Knauer), Michael Conrad (Nate Scarboro), Jim Hampton (Farrel), Harry Caesar (Granville), John Steadman (Pop), Charles Tyner (Unger), Mike Henry (Rassmeusen), Bernadette Peters (Miss Toot), Pervis Atkins (Mawabe), Tony Cacciotti (Rotka), Anitra Ford (Melissa Gaines), Dick Kiel (Samson), Ray Nitschke (Bogdanski), Tony Reese (Levitt), Sonny Sixkiller (l’indiano/the Indian), Robert Tessier (Shokner), Dino Washington (Mason), Ernie Wheelwright (Spooner), Jack Rockwell (allenatore/Coach)
produttore/producer Albert S. Ruddy
produzione/production Albert S. Ruddy Productions, Long Road Productions, Paramount Pictures
distribuzione/distribution Paramount Pictures
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