24° TORINO FILM FESTIVAL
Piero Bargellini

Trasferimento di modulazione

Transfer of Modulation

Nazione: Italia
Anno: 1969
Durata: 9'


Esposizione: in luce naturale simulata
Sviluppo: a luce modulata
PERCEZIONE
La variazione sinusoidale della intensità della luce concentrata in una direzione (o punto di immagine), agisce sulla macrostruttura della emulsione (fotogramma).
VISIONE
Le immagini differiscono per il numero dei cicli per millimetro ovvero per la sequenza spaziale. (P. Bargellini)

Tecnica di sviluppo – momento creativo di Trasferimento di modulazione. Lunghezza complessiva: metri 90, così suddivisi: rullo a) m 60 di pellicola invertibile pancromatica; rullo b) m 30 di pellicola invertibile ortocromatica. Trattamento rullo a): I°sviluppo: rivelatore Ferrania R36; tempo: 3’ a 24°; gamma = 0,3; bagno di arresto: 2’ a 20°. II° sviluppo (con spirali a contatto cioè emulsione contro emulsione): rivelatore Ferrania a toni nero blu; tempo: 60’ a 20°; gamma = 8. Proiezione di luce attinica con riduzione totale del rosso, guidata puntiforme con albedo di fattore 0,8 su ogni singolo fotogramma. Inversione: tempo 2’ a 20°. Bagno di arresto. III° sviluppo: rivelatori a toni nero puri; tempo: 6’ a 20°; gamma = 0,2. Inversione: tempo 11’ a 15°. II esposizione: tempo 3’, lampada W 500 (solo sul lato della emulsione). I° sviluppo: rivelatore Ferrania R36; tempo: 6’ a 20°; fissaggio: tempo: 1’ a 12°. Trattamento rullo b): I° sviluppo: rivelatore Ferrania R36; tempo: 6’ a 20°. Solarizzazione parziale con lampada verde chiara da 15 W a m 4 dalla pellicola; tempo 4’. I° sviluppo: rivelatore Ferrania R36; tempo: 3’ a 20°. Bagno di arresto. Fissaggio: 2’ a 20°. Inversione: tempo 19’ a 22°; in luce riflessa mediante lente di Fresnel filtrata attraverso lastra rossa polarizzata con fattore di assorbimento 6; qualità della luce: 70% infrarossa, 30% ultravioletta; potenza W 1500. Latensificazione e sue fasi: 1) lavaggio: 8’ a 18°; 2) indurimento: 5’ a 20°; 3) lavaggio: 5’ a 20°; 4) intensificazione: 10’ a 20°; 5) lavaggio: 8’ a 12°. (P. Bargellini)

Biografia

regista

Piero Bargellini

Pierfrancesco Bargellini (Arezzo, 1940-1982), per tutti Piero, a 20 anni compra la prima cinepresa e la punta sulle sue passioni giovanili: automobili e moto da competizione. Pochi anni dopo conosce Marco Melani che diventa suo compagno di cinema, nonché attore dei suoi film. Comincia a farsi notare nel mondo dei cineamatori e al Festival di Montecatini vince un premio. Uno dei membri della giuria è Massimo Bagicalupo, tra i fondatori della Cooperativa cinema indipendente, che lo invita a entrare nell’area del nascente cinema underground italiano. Continua a fare film nei ritagli di tempo che gli lascia il suo impiego come agronomo presso l’Ente irrigazione Val di Chiana, ma poco dopo, segnalato e supportato dal gruppo della rivista «Cinema & Film» e da «Filmstudio 70», lascia il lavoro e si trasferisce a Roma. Qui, agli inizi degli anni ’70, lavora saltuariamente per la Rai e continua la sua attività come regista indipendente nell’ambiente underground della capitale. In questo periodo ha anche inizio una serie di disavventure con la legge che lo portano a fuggire in Turchia con la moglie Oriana e la figlia Rebecca nel 1975. Tornato in Italia continua i suoi esperimenti, annotando le sue scoperte in una serie di quaderni e tentando inutilmente di farsi finanziare alcuni progetti per programmi sperimentali della Rai. Bertolucci e Storaro lo consultano durante la preparazione di La Luna (1981) per risolvere il problema di alcuni effetti speciali. Ma progressivamente Bargellini perde i contatti col cinema e poco dopo ricomincia il calvario con la legge. Viene ritrovato morto, ufficialmente per overdose, all’alba del 10 luglio 1982.

FILMOGRAFIA

Il teschio; La fiera dei sogni; L’incompiuta; Club 3P Battifolle (1965), Anno 2000 (1965), La striscia (1966), ...vi prego di accettare questo semplice bouquet di parentesi appena sbocciate ((())) (1966), Questo film è dedicato a David Riesman e si intitolerà «Capolavoro» (1967), Morte all’orecchio di Van Gogh (1968), Fractions of Temporary Periods I parte: Ovvero Plans- Séquences per una bambina (1965-1968), 360° di cinediario (1968), Tempo-Tempio-Ritratto (1968), Macrozoom (1968), Baraccone (1968), Water-Closet ovvero attesa per una defecazione (1968), Stricnina (1969- 1973), Fractions of temporary periods II parte: Due ore pomeridiane della bambina (1969), Trasferimento di modulazione (1969), Nelda (1969), Un ottofilm di Pierfrancesco Bargellini (1969), Zukie (1970), Gasoline (1970), Bacino Casa del lupo o di Tonino Massimo e Piero (1970, esiste solo in stato di frammento/only fragments), Oracolo (1970-1971, distrutto dall’autore nel 1974/destroy by the director in 1974), Erinnerung an die Zukunft (1970, non terminato/unfinished), Due silenzi e un’armonica (1971), Dove incominciano le gambe (1974)

Dispersi/Lost: Saluto (gennaio/January 1968, 8-16mm, 18fts, sonoro/sound, 3’30’’, bn/bw), Relazione filmata (1968-1970, 8mm, 24fts, sonoro/sound, 13’, col.); Abbandonate ogni illusione, preparatevi alla lotta (co-regia/co-director Marco Melani, Stefano Beccastrini, 1969, 16mm, 24fts, 40’, col.-bn/bw)

Cast

& Credits

regia/director Piero Bargellini
Menu