24° TORINO FILM FESTIVAL
Piero Bargellini

Un ottofilm di Pierfrancesco Bargellini

An ottofilm by Pierfrancesco Bargellini

Nazione: Italia
Anno: 1969
Durata: 32'


Ciò che segue è una dichiarazione filmschedasonora. Morte all’orecchio di Van Gogh è lo show di Bargellini impasto fra sé macchina da presa materiale filmato un impatto represso-sublimato. Un ottofilm di Pierfrancesco Bargellini è costruito con cinemateria (made by B.) del Van Gogh rimasta crisalide per il periodo lo spazio il tempo percorso per rinascere nato definisco monto quelle sequenze il risultato si può proiettare uccide l’Orecchio liberlibrandosi di sé nello spazio. Oh io canto Il ritmo fuori dell’assunto si ricrea nella metamorfosi della velocità come armonia sì! percorre lo schermo-spazio-tempo a 24fts oh io sono commosso (ri)scrivo frammenti di materia agonia di pornografie non realizzate di fatti in immagini senza luce fuori del tempomemoria sono il presente l’incapacità di amore amare allora corpomente si atrofizza l’anestesiaaaaaaaaaaaaa invade orecchio ma anche bocca mani la Morte sbocco fusione risultato capolavoro di un trascorso noiosamente buio durante/nella composizione ricomposizione di bioparentesi espressioni espressioni di una cultura borghese... IO-ME resti di rottami cumulo di repressioni (una) fogna di pregiudizi UCCISO nella Morte-resuscitato da chi mi ama Van Gogh vomitato un fotogramma all’ora percosmocommozione rinascere purgato libero capace oh! l’amore la percezione Essere pulsante galvanizzato nel presente continuo tempospaziovibrazioni elettrolisi onde energia che si espande fusione di profumi agnetocolori-rivelati note di organi-campane oh il contatto! felicità dell’ESSERE assunto amore oh! la meraviglia! è il tutto! caduta (in)libera Avviene che nello spazio la quantità sfugge al continuo per soddisfare l’evocazione dei compiacimenti subliminali come attesa in commozione-gioia improvvisamente la meraviglia di... ... cosmoquietedinamica. (P. Bargellini)

Biografia

regista

Piero Bargellini

Pierfrancesco Bargellini (Arezzo, 1940-1982), per tutti Piero, a 20 anni compra la prima cinepresa e la punta sulle sue passioni giovanili: automobili e moto da competizione. Pochi anni dopo conosce Marco Melani che diventa suo compagno di cinema, nonché attore dei suoi film. Comincia a farsi notare nel mondo dei cineamatori e al Festival di Montecatini vince un premio. Uno dei membri della giuria è Massimo Bagicalupo, tra i fondatori della Cooperativa cinema indipendente, che lo invita a entrare nell’area del nascente cinema underground italiano. Continua a fare film nei ritagli di tempo che gli lascia il suo impiego come agronomo presso l’Ente irrigazione Val di Chiana, ma poco dopo, segnalato e supportato dal gruppo della rivista «Cinema & Film» e da «Filmstudio 70», lascia il lavoro e si trasferisce a Roma. Qui, agli inizi degli anni ’70, lavora saltuariamente per la Rai e continua la sua attività come regista indipendente nell’ambiente underground della capitale. In questo periodo ha anche inizio una serie di disavventure con la legge che lo portano a fuggire in Turchia con la moglie Oriana e la figlia Rebecca nel 1975. Tornato in Italia continua i suoi esperimenti, annotando le sue scoperte in una serie di quaderni e tentando inutilmente di farsi finanziare alcuni progetti per programmi sperimentali della Rai. Bertolucci e Storaro lo consultano durante la preparazione di La Luna (1981) per risolvere il problema di alcuni effetti speciali. Ma progressivamente Bargellini perde i contatti col cinema e poco dopo ricomincia il calvario con la legge. Viene ritrovato morto, ufficialmente per overdose, all’alba del 10 luglio 1982.

FILMOGRAFIA

Il teschio; La fiera dei sogni; L’incompiuta; Club 3P Battifolle (1965), Anno 2000 (1965), La striscia (1966), ...vi prego di accettare questo semplice bouquet di parentesi appena sbocciate ((())) (1966), Questo film è dedicato a David Riesman e si intitolerà «Capolavoro» (1967), Morte all’orecchio di Van Gogh (1968), Fractions of Temporary Periods I parte: Ovvero Plans- Séquences per una bambina (1965-1968), 360° di cinediario (1968), Tempo-Tempio-Ritratto (1968), Macrozoom (1968), Baraccone (1968), Water-Closet ovvero attesa per una defecazione (1968), Stricnina (1969- 1973), Fractions of temporary periods II parte: Due ore pomeridiane della bambina (1969), Trasferimento di modulazione (1969), Nelda (1969), Un ottofilm di Pierfrancesco Bargellini (1969), Zukie (1970), Gasoline (1970), Bacino Casa del lupo o di Tonino Massimo e Piero (1970, esiste solo in stato di frammento/only fragments), Oracolo (1970-1971, distrutto dall’autore nel 1974/destroy by the director in 1974), Erinnerung an die Zukunft (1970, non terminato/unfinished), Due silenzi e un’armonica (1971), Dove incominciano le gambe (1974)

Dispersi/Lost: Saluto (gennaio/January 1968, 8-16mm, 18fts, sonoro/sound, 3’30’’, bn/bw), Relazione filmata (1968-1970, 8mm, 24fts, sonoro/sound, 13’, col.); Abbandonate ogni illusione, preparatevi alla lotta (co-regia/co-director Marco Melani, Stefano Beccastrini, 1969, 16mm, 24fts, 40’, col.-bn/bw)

Cast

& Credits

regia/director Piero Bargellini
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