Nazione: Italia
Anno: 1970
Durata: 21'


ESSERE nel contatto, immerso nello spazio, è un bombardamento pluri-morfo-cromo-fonico di quantitàvolume, blocchi di realtà Reale nell’Esistente. Io nel «mio condizionamento» freno la percezione, lascio affiorare dell’Intero-Continuo-Simultaneo una piccola frazione... oh è indice approssimazione della Realtà Reale, si rivela come struttura multipla, somma elementi, sovraimpressione. Io che filmo, non vedo né vado oltre la mia merda, registro... ricreo frazioni di percezione, istanti nel continuo cosmico. La mia, «la macchina da presa»... imita-limita-distorce (impressionando) altera residui già percepiti di un tutto reale.
IO! sono la macchina da presa!
la prima cinecamera dell’Universo
Oo... ha un milione diecimilioni di anni
Oo... fixa l’intero reale su strati...
zone corticali da milioni di Din, Asa, Gost
L’uomo ancora ha creduto, crede, di significare la sua intelligenza nel Potere della Scienza, sublimandola nella cinecamera, nuovo apparato – ElettronicaOrtopedica – organo innestato, sostitutivo... a cui ha affidato la «percezione», la sua Vittoria ne è la Perdita – questo il miracolo dei finocchi della tecnica – la tecnica uno slogan pubblicitario: «Sensibile e luminosa come l’occhio umano». (P. Bargellini)

Un flash, di una percezione
di/per
elementi cosmici
il Sole il Mare il Paesaggio
la Luna Giovanna
Felice spontanea gaia,
dinamica fusione amore di
ciò che
Oh meraviglia! si rivela alla
visione
L’esistente: immagini viste
unisimultaneamente
La visione: impressionato
nel bagliore... istante della
folgore
La dinamica: bruciate in
sospensione... in culla
mentre dondolo in miele di
Oppio
(P. Bargellini)

Biografia

regista

Piero Bargellini

Pierfrancesco Bargellini (Arezzo, 1940-1982), per tutti Piero, a 20 anni compra la prima cinepresa e la punta sulle sue passioni giovanili: automobili e moto da competizione. Pochi anni dopo conosce Marco Melani che diventa suo compagno di cinema, nonché attore dei suoi film. Comincia a farsi notare nel mondo dei cineamatori e al Festival di Montecatini vince un premio. Uno dei membri della giuria è Massimo Bagicalupo, tra i fondatori della Cooperativa cinema indipendente, che lo invita a entrare nell’area del nascente cinema underground italiano. Continua a fare film nei ritagli di tempo che gli lascia il suo impiego come agronomo presso l’Ente irrigazione Val di Chiana, ma poco dopo, segnalato e supportato dal gruppo della rivista «Cinema & Film» e da «Filmstudio 70», lascia il lavoro e si trasferisce a Roma. Qui, agli inizi degli anni ’70, lavora saltuariamente per la Rai e continua la sua attività come regista indipendente nell’ambiente underground della capitale. In questo periodo ha anche inizio una serie di disavventure con la legge che lo portano a fuggire in Turchia con la moglie Oriana e la figlia Rebecca nel 1975. Tornato in Italia continua i suoi esperimenti, annotando le sue scoperte in una serie di quaderni e tentando inutilmente di farsi finanziare alcuni progetti per programmi sperimentali della Rai. Bertolucci e Storaro lo consultano durante la preparazione di La Luna (1981) per risolvere il problema di alcuni effetti speciali. Ma progressivamente Bargellini perde i contatti col cinema e poco dopo ricomincia il calvario con la legge. Viene ritrovato morto, ufficialmente per overdose, all’alba del 10 luglio 1982.

FILMOGRAFIA

Il teschio; La fiera dei sogni; L’incompiuta; Club 3P Battifolle (1965), Anno 2000 (1965), La striscia (1966), ...vi prego di accettare questo semplice bouquet di parentesi appena sbocciate ((())) (1966), Questo film è dedicato a David Riesman e si intitolerà «Capolavoro» (1967), Morte all’orecchio di Van Gogh (1968), Fractions of Temporary Periods I parte: Ovvero Plans- Séquences per una bambina (1965-1968), 360° di cinediario (1968), Tempo-Tempio-Ritratto (1968), Macrozoom (1968), Baraccone (1968), Water-Closet ovvero attesa per una defecazione (1968), Stricnina (1969- 1973), Fractions of temporary periods II parte: Due ore pomeridiane della bambina (1969), Trasferimento di modulazione (1969), Nelda (1969), Un ottofilm di Pierfrancesco Bargellini (1969), Zukie (1970), Gasoline (1970), Bacino Casa del lupo o di Tonino Massimo e Piero (1970, esiste solo in stato di frammento/only fragments), Oracolo (1970-1971, distrutto dall’autore nel 1974/destroy by the director in 1974), Erinnerung an die Zukunft (1970, non terminato/unfinished), Due silenzi e un’armonica (1971), Dove incominciano le gambe (1974)

Dispersi/Lost: Saluto (gennaio/January 1968, 8-16mm, 18fts, sonoro/sound, 3’30’’, bn/bw), Relazione filmata (1968-1970, 8mm, 24fts, sonoro/sound, 13’, col.); Abbandonate ogni illusione, preparatevi alla lotta (co-regia/co-director Marco Melani, Stefano Beccastrini, 1969, 16mm, 24fts, 40’, col.-bn/bw)

Cast

& Credits

regia/director Piero Bargellini
interpreti/casts Piero Bargellini, Giovanna Ducrot
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