Nel Million Dollar Hotel di Los Angeles, albergo fatiscente rifugio di emarginati e sbandati, il figlio di un magnate della televisione si toglie la vita. Incaricato delle indagini, il detective Skinner interroga gli abitanti dell’hotel, tra i quali Tom Tom, il migliore amico del morto, e la bellissima Eloise. Appresa la vera identità della vittima, i vari pensionanti escogitano un piano per arricchirsi, mentre tra Eloise e Tom Tom, che da sempre è innamorato della ragazza, nasce una tenera intesa. «L’albergo può essere visto come una specie di manicomio, a parte il fatto che, paragonato al mondo attorno a noi, l’apparente follia dei suoi abitanti sembra quasi normale. Il soggetto di The Million Dollar Hotel è del mio amico Bono, che ha scoperto questo albergo nel cuore di Los Angeles durante le riprese per il video di Where the Streets Have No Name. Mi ci ha condotto e mi ha subito colpito. Ho capito perché questo posto era diventato per lui quasi una metafora dell’America. E provando quest’attrazione per l’albergo, ho accettato di fare il film».
Biografia
regista
Wim Wenders
Dopo il diploma si iscrive alla facoltà di medicina e poi a quella di filosofia, abbandonando però gli studi per trasferirsi a Parigi e dedicarsi alla pittura. Qui tenta senza fortuna di iscriversi all’Idhec e nel 1967 torna in Germania per frequentare i corsi della nuova Hochschule für Fernsehen und Film di Monaco, collaborando nel frattempo con diverse riviste di critica cinematografica. Tra il 1967 e il 1969 realizza i suoi primi cortometraggi, in cui già sono presenti temi e forme della sua futura filmografia, come l’attenzione all’immagine, l’amore per il rock e il motivo del viaggio. Nel 1969 gira il film di diploma, Summer in the City, che gli consente di precisare, articolandoli, i temi della propria poetica. Con il primo lungometraggio, Prima del calcio di rigore (1971), comincia a farsi notare nel panorama internazionale e nel 1974 dà il via alla sua celebre «trilogia della strada», in cui, attraverso i film Alice nelle città (1974), Falso movimento (1975) e Nel corso del tempo (1976), sviluppa ulteriormente il motivo del viaggio. Ormai regista affermato, realizza L’amico americano (1977), prima di trasferirsi negli Stati Uniti per riprendere gli ultimi giorni di Nicholas Ray in Nick’s Movie - Lampi sull’acqua (1980). Nel 1982 vince il Leone d’oro a Venezia con Lo stato delle cose, girato in una pausa lavorativa durante la travagliata lavorazione dell’hollywoodiano Hammett - Indagine a Chinatown (1982), prodotto da Francis Ford Coppola. Nel 1984, con Paris, Texas realizza una nuova riflessione sul viaggio e l’America che gli vale la Palma d’oro a Cannes e nel 1987, dopo l’escursione giapponese di Tokyo-Ga (1985), documentario su Tokyo e Ozu, torna in Europa per Il cielo sopra Berlino (1987). Nel 1991 realizza Fino alla fine del mondo, fluviale road movie stravolto dalle esigenze distributive (ma nel 2004 Wenders ne riedita il director’s cut) e nel 1993 Così lontano così vicino, seguito del Cielo sopra Berlino che conquista il Gran premio della giuria a Cannes. Nel 1995, dirige con l’amico e maestro Michelangelo Antonioni Al di là delle nuvole e di seguito Lisbon Story. Dopo Crimini invisibili (1997), nel 1998 filma il suo incontro con Ry Cooder e la musica cubana e dà vita al documentario di straordinario successo Buena Vista Social Club. Torna infine nell’amata America per i suoi lavori successivi: The Million Dollar Hotel (2001), su soggetto di Bono, L’anima di un uomo (2002), episodio del progetto The Blues di Martin Scorsese, La terra dell’abbondanza (2004), riflessione sul dopo-11 settembre, e Non bussare alla mia porta (2005), nuova collaborazione con Sam Shepard dopo Paris, Texas.
FILMOGRAFIA
Schauplätze (cm, 1967), Klappenfilm (cm, 1967), Victor I (cm, 1968), Same Player Shoots Again (1968), Silver City (cm, 1968), Polizeifilm (cm, 1968), Alabama (2000 Light Years) (cm, 1968), 3 Amerikanische LP’s (cm, 1969), Summer in the City (1970), Die Angst des Tormanns beim Elfmeter (Prima del calcio di rigore, 1971), Der Scharlachrote Buchstabe (La lettera scarlatta, 1972), Alice in den Städten (Alice nelle città, 1974), «Ein Haus für uns» (ep. Aus der Familie der Panzerechsen; ep. Die Insel, cm, TV, 1974), Falsche Bewegung (Falso movimento, 1975), Im Lauf der Zeit (Nel corso del tempo, 1976), Der Amerikanische Freund (L’amico americano, 1977), Nick’s Film - Lightning Over Water (Nick’s Movie - Lampi sull’acqua, doc., 1980), Hammett (Hammett - Indagine a Chinatown, 1981), Der Stand der Dinge (Lo stato delle cose, 1982), Reverse Angle: NYC March ’82 (cm, doc., 1982), Chambre 666 - Cannes May ’82 (mm, doc., 1982), Paris, Texas (id., 1984), Tokyo-Ga (id., doc., 1985), Der Himmel über Berlin (Il cielo sopra Berlino, 1987), Aufzeichnungen zu Kleidern und Städten (Appunti di viaggio su moda e città, doc., 1989), Bis ans Ende der Welt (Fino alla fine del mondo, 1991), Arisha, der Bär und der steinerne Ring (Arisha, l’orso e l’anello di pietra, mm, 1992), In weiter Ferne, so nah! (Così lontano così vicino!, 1993), Lisbon Story (id., 1994), Al di là delle nuvole (1995), Lumière et compagnie (ep. Berlin, cm, 1995), Die Gebrüder Skladanowsky (I fratelli Skladanowsky, 1996), The End of Violence (Crimini invisibili, 1997), Willie Nelson at the Teatro (mm, doc., 1998), Buena Vista Social Club (id., 1999), The Million Dollar Hotel (id., 1999), Viel passiert. Der BAP Film (doc., 2002), Ten Minutes Older: The Trumpet (ep. Twelve Miles to Trona, cm, 2002), The Soul of a Man (L’anima di un
uomo, doc., 2003), Land of Plenty (La terra dell’abbondanza, 2004), Don’t Come Knocking (Non bussare alla mia porta, 2005), Invisibles (ep. Invisible Crimes, cm, 2006).
Videoclip
U2, Night and Day (1990), Talking Heads, Sax and Violins (1991), U2, Stay (Faraway, So Close!) (1993), Madredeus, Céu da Mouraria (1995), Madredeus, Alfama (1995), Willie Nelson, I Never Cared for You (1998), U2, The Ground Beneath Her Feet (2000), Die Toten Hosen, Warum werde ich nicht satt? (2000), Eels, Souljacker part I (2002), BAP, Schluss, Aus, Okay (2002), Idlewild, Live in a Hiding Place (2002).
Cast
& Credits
soggetto/story Bono, Nicholas Klein
sceneggiatura/screenplay Nicholas Klein
fotografia/director of photography Phedon Papamichael
scenografia/set design Robert D. Freed, Arabella A. Serrell
costumi/costume design Nancy Steiner
montaggio/film editor Tatiana S. Riegel
musica/music Jon Hassell, Bono, Daniel Lanois, Brian Eno
suono/sound Elmo Weber
interpreti e personaggi/cast and characters Jeremy Davies (Tom Tom), Milla Jovovich (Eloise), Mel Gibson (detective Skinner), Jimmy Smits (Geronimo), Peter Stormare (Dixie), Amanda Plummer (Vivien), Gloria Stuart (Jessica), Tom Bower (Hector), Donal Logue (Charley Best), Bud Cort (Shorty), Julian Sands (Terence Scopey), Conrad Roberts (Stix), Tim Roth (Izzy Goldkiss), Harris Yulin (Stanley Goldkiss), Charlayne Woodard (Jean Swift), Ellen Cleghorne (Marlene), Richard Edson (Joe), Tito Larriva (Jesu), Jon Hassell (Hollow), Ezra Buzzington (reporter), Frederique Van Der Wal (Diamond Woman), Bono (l’uomo nella lobby/man in the lobby), Wim Wenders (l’ospite del party/party guest)
produttore/producer Deepak Nayar, Bono, Nicholas Klein, Bruce Davey, Wim Wenders
produzione/production Road Movies Filmproduktion, Icon Production, Kintop Pictures