Quattro suicidi di giovani ragazzi sconvolgono la vita di un paese «L’idea di occuparmi almeno una volta nella vita della terra da cui
della Basilicata; un quinto ragazzo decide di raccontare in un
videodiario la fine dei suoi compaesani. Inizia così il suo percorso
a ritroso alla ricerca di una motivazione per quelle morti che
sembrano assurde; punto di partenza è un misterioso disegno
di uno dei quattro che raffigura pochi alberi spogli su un terreno
brullo. La ricostruzione delle tragiche scomparse porta il ragazzo
a vagare di notte per il paese, lasciandosi suggestionare dal silenzio
e dalle atmosfere di quella terra.
provengo e in cui ho passato e passo buona parte del mio tempo
mi ha sempre attratto. Il movente di queste morti, le morti di
questi quattro giovani, mi sembra abbia radici lì. È un movente
esistenziale topografico, qualcosa di profondamente legato al luogo
da dove proveniamo e in cui viviamo, qualcosa che è legato al fatto
che questa terra, che ama poco i fronzoli filosofici o religiosi, prima
o poi ti pone inevitabilmente di fronte a ciò che è».
Biografia
regista
Fulvio Pepe
Fulvio Pepe (Bari, 1972) si è formato al Teatro Stabile di Genova dove si è diplomato. Il suo percorso teatrale lo ha portato ha lavorare con registi come Valerio Binasco, Jurij Ferrini, Luca Guadagnino e Fausto Paravidino. Come attore cinematografico ha lavorato per Fulvio Ottaviano e Citto Maselli e in film televisivi e serie TV. Nel 2004 ha scritto e diretto un lungometraggio in digitale con Valerio Binasco, dal titolo Keawe.
FILMOGRAFIA
Keawe (coregista/codirector Valerio Binasco, 2004), A chi è già morto a chi sta per morire (cm, 2008).
Cast
& Credits
fotografia/cinematography Andres Arce Maldonado
montaggio/film editing Marcello Cotugno
interpreti/cast Fulvio Pepe, Elisabetta Nisi
produttore/producer Sibilla Barbieri
produzione/production La Silian