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LINEA [T.L.]
Taisho-ku è una città nella prefettura di Osaka, la cui popolazione
è composta per il trenta per cento da persone provenienti da
Okinawa. Il regista filma il padre alcolizzato seguendolo attraverso
la città, cercando di far convivere questo rapporto problematico
con la necessità di fare da genitore a un figlio non suo. Ma l’odio
per il luogo in cui vive è troppo forte e quindi decide di trasferirsi
a Okinawa, dove incontra alcune prostitute con le quali dialoga,
filmando le cicatrici sui loro corpi.

«A Okinawa ho incontrato le prostitute del quartiere a luci rosse
di Koza, persone che hanno toccato delle corde nel mio cuore.
Mentre guardavo le cicatrici sui loro corpi, stavo in realtà
guardando la cicatrice nella mia anima, alla ricerca dei ricordi
della mia infanzia perduta e sperando di trovare una strada verso
il futuro. Sono così riuscito ad accettare me stesso e mio padre
per quello che eravamo. Mi sono sentito come se avessi trovato
un bambino perduto (me stesso), accettando nello stesso tempo
il figlio della mia ragazza».

regia, soggetto,
fotografia, suono/
director, story,
cinematography, sound
Tadasuke Kotani
montaggio/film editing
Tadasuke Kotani,
Kuniaki Miki
interpreti/cast
Yasunori Kotani,
Tadasuke Kotani,
Syouta Sasaki,
Mie Sasaki,
Syouzou Moritani