28° TORINO FILM FESTIVAL
ONDE - MASSIMO BACIGALUPO

60 METRI PER IL 31 MARZO

di Massimo Bacigalupo
Nazione: Italia
Anno: 1968
Durata: 15'


60 metri per il 31 marzo

Girato e interamente montato in camera in un giorno della primavera del 1968. La storia si articola in sei episodi seguendo la struttura della Katha Upanishad, testo indiano in cui il giovane Nakiketa conversa con la morte. Ogni parte descrive un avvenimento e si riferisce a una fonte letteraria e a una pittorica. Si passa da una stanza, a un giardino, all’acqua; si visita una ragazza, si creano storie e si contempla una giovane coppia fino a quando calano le tenebre.

 

«Il film è strutturato in sei Valli, o rami, ognuno dei quali parte da un riferimento a un testo letterario e uno figurativo: The Cantos di Pound e For Nina di Kandinsky, Metaphors in Vision e un’immagine da Dog Star Man di Brakhage, Poems di e.e. cummings e Botticelli, Songs & Sonnets di Donne e Beardsley e Bosch, Clea di Durrel e Caravaggio, The Upanishads e La Madonna dell’uovo. Ogni Valli è chiuso nella sua unità, la ricerca di un’esperienza cosciente, anche se si tratta di primavera (e del colloquio di Nakikestas con Yama o il Generoso o la Morte). Ma, come commenta Andreas Weiland in una poesia: “Non parliamo di chi viene omaggiato e come, ma parliamo di questo/la Scoperta della Parola/è certamente qualcosa da vedere”».

Biografia

regista

Massimo Bacigalupo

Massimo Bacigalupo (Rapallo, Genova, 1947) ha realizzato le prime pellicole nell’ambito del Cine Club Fedic del Tigullio, collaborando vari anni alla realizzazione del Festival internazionale del cinema d’amatore di Rapallo. Nel 1966 con Quasi una tangente ottenne il primo premio al Festival di Montecatini. Grazie a Ezra Pound, conobbe per tempo esponenti del New American Cinema e portò a Rapallo nel 1964 l’antologia del cinema underground Usa che era passata a Spoleto. Iscritto all’Università di Roma, nel 1967 si associò al gruppo romano di filmmaker indipendenti che nell’autunno dello stesso anno confluirono nella Cooperativa cinema indipendente con sede prima a Napoli, poi a Roma. La Cooperativa presentò la sua prima rassegna al Filmstudio ’70 nel marzo 1968, anno in cui Bacigalupo realizzò il film-happening 60 metri per il 31 marzo e successivamente Versus, entrambi muti. Nel 1969, per iniziativa di Gianfranco Baruchello, gli amici della Cooperativa produssero il film collettivo Tutto tutto nello stesso istante, al cui montaggio collaborarono Baruchello, Bacigalupo e Giorgio Turi. Nel 1969-70 Bacigalupo realizzò Fiore d’eringio, una serie di quattro film, per una durata complessiva di circa due ore, in parte ispirata a un viaggio in Persia, Afghanistan e India. Partecipò al London Film Festival dell’agosto 1970, e proseguì per Danimarca, Svezia e Germania con una rassegna di film italiani. Una sua traduzione di scritti di Stan Brakhage, Metafore della visione, fu edita da Feltrinelli nel 1970. Durante un soggiorno di studio a New York completò Warming Up, che ebbe la sua prima proiezione il 20 aprile 1973 presso gli Anthology Film Archives diretti da Jonas Mekas. Nel maggio 1974 presentò una rassegna del cinema sperimentale italiano presso la Cineteca nazionale di Madrid e a Barcellona. A un secondo soggiorno americano del 1975 risale Cartoline dall’America e il documentario Into the House. Su suggerimento di Alfredo Leonardi, Fernaldo Di Giammatteo aveva affidato a Bacigalupo la realizzazione di un numero monografico di «Bianco & Nero» sul «Cinema sperimentale» che uscì nel 1973, e che raccoglie materiali sull’epoca dell’underground che ormai volgeva a termine. In seguito Bacigalupo si è dedicato soprattutto all’insegnamento (letteratura americana e inglese all’Università di Genova), alla critica letteraria (L’ultimo Pound, 1981; Grotta Byron, 2001) e alla traduzione (per cui ha ottenuto significativi riconoscimenti). Ha continuato a organizzare proiezioni e a partecipare ai vari convegni sull’underground, e a documentare in video sue attività, come la lettura pubblica dell’Ulisse di James Joyce che cura annualmente a Genova. Nel 2005 Paolo Brunatto gli ha dedicato un «Omaggio» nella serie Schegge di utopia. 

FILMOGRAFIA

filmografia/filmography

 

Lilan (cm, 1965), Quasi una tangente (mm, 1966), Ariel loquitur (mm, 1967), 60 metri per il 31 marzo (cm, 1968), Versus (cm, 1968), Her (cm, 1968), The Last Summer (cm, 1969), Né bosco (una conversazione) (cm 1970), Migrazione (mm, 1970), Paphos (cm, 1970), Coda (cm, 1970), Warming Up (mm, 1973), Into the House (cm, 1975), Cartoline dall’America (cm, 1975).

Cast

& Credits

regia/director

Massimo Bacigalupo 

 

interpreti/cast

Fabrizio Buccarella, Silvano Fua, Costanzo Lemmi, Laura Onorati, Janet Velasquez

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