uomo nel bagno [t.l.] Tra la periferia di Parigi e New York, Omar ed Emmanuel fanno tutto quello che è in loro potere per dimostrarsi l’un l’altro che non sono più innamorati. «Mi è venuto in mente quel dipinto, Homme au bain di Caillebotte, in cui si vede un uomo di spalle che si asciuga in una camera bianca, appena uscito da una vasca di zinco. I suoi piedi bagnati lasciano le impronte sul pavimento. È un dipinto piuttosto audace per la fine dell’Ottocento: una figura virile colta in un ambiente interno, che normalmente è il luogo deputato all’erotismo femminile. Il nudo nella pittura era riservato essenzialmente agli eroi e agli dei. Ma un uomo semplicemente nudo, osservato con tenerezza, colto in un momento di intimità, vulnerabile e commovente, a quel tempo era un’immagine autenticamente trasgressiva. Così ho definito il mio soggetto: costruendo un racconto che fosse la risposta, aggiornata al Duemila, a quell’uomo nel bagno dell’Ottocento. Un racconto virile senza l’iniziazione alla Virilità con la v maiuscola: una virilità quotidiana e domestica che si vede raramente».
Biografia
regista
Christophe Honoré
(Carhaix, Francia, 1970) si è trasferito a Parigi nel 1995 e ha iniziato a collaborare con numerose riviste, tra cui i «Cahiers du cinéma». Nel 1996 ha pubblicato il romanzo Tout contre Léo, adattato per la televisione nel 2002. Nello stesso anno ha anche girato il primo lungometraggio, 17 fois Cécile Cassard; dopo aver realizzato Ma mère, tratto da un romanzo di Bataille, ha scritto e diretto Dans Paris (presentato a Cannes, alla Quinzaine des réalisateurs) e Les chansons d’amour (in concorso, sempre a Cannes, e vincitore di un César per la colonna sonora). Nel 2008 La belle personne ha partecipato in concorso al Festival di San Sebastian ed è stato nominato per due premi César. Ha poi realizzato Non ma fille, tu n’iras pas danser (2009) e L’homme au bain (2010), entrambi presentati in numerosi festival tra cui Locarno e Torino, e i più recenti Plaire, aimer et courir vite (2018) e L’hotel degli amori smarriti (2019), entrambi presentati a Cannes, il primo in concorso, il secondo nel Certain regard. All’attività di regista cinematografico alterna quella di autore e regista teatrale.
FILMOGRAFIA
Nous deux (cm, 2001), 17 fois Cécile Cassard (2002), Tout contre Léo (tv, 2002), Ma mère (id., 2004), Dans Paris (2006), Les chansons d’amour (2007), Hôtel Kuntz (cm, 2007), La belle personne (2008), Angelo, tyran de Padoue (tv, 2009), Non ma fille, tu n’iras pas danser (2009), L’homme au bain (2010), Les bien-aimés (2011), Métamorphoses (2014), Quella peste di Sophie (2016), Plaire, aimer et courir vite (2018), Chambre 212 (L’hotel degli amori smarriti, 2019), Guermantes (2021), Le lycéen (2022).
Cast
& Credits
regia, sceneggiatura/director, screenplay
Christophe Honoré
fotografia/cinematography
Stéphane Vallée
montaggio/film editing
Chantal Hymans
scenografia/production design
Samuel Deshors
suono/sound
Nicolas Waschkowski
interpreti e personaggi/cast and characters
François Sagat (Emmanuel), Chiara Mastroianni (l’attrice/Actress), Dustin Segura-Suarez (Dustin), Omar Ben Sellem (Omar), Rabah Zahi (Rabah), Kate Moran (Kate), Lahcen el Mazouzi (Hicham), Andréas Leflamand (Andréas), Ronald Piwele (Ronald), Sebastian D’Azeglio (l’uomo con i baffi/Man with Moustache), Sébastien Pouderoux (il fidanzato di Kate/Kate’s Boyfriend), Dennis Cooper (Robin)
produttore/producer
Justin Taurand
produzione/production
Les films du Bélier
coproduzione/coproduction
Théâtre de Gennevilliers
vendita all’estero/world sales
Le Pacte