forse in siam [t.l.] Come un occhio impossibilitato a vedere, il nero separa immagini di film che colgono personaggi ciechi mentre affrontano i limiti della loro condizione, urtando pareti e mobili, come imprigionati in ambienti ostili e innaturali. Dai celebri occhi di Bette Davis in Tramonto a quelli di Jessica Alba nel recente The Eye; da Mia Farrow in Terrore cieco a Uma Thurman, che ne rivive le angosce ne Gli occhi del delitto, passando per Jane Wyman in La magnifica ossessione e Shelley Winters in Incontro al Central Park fino alle inquadrature convulse di Le farfalle sono libere e a quelle esplicitamente horror di Macabro. In questa rete di rimandi il suono gioca con le immagini, anticipandone i contenuti nei fotogrammi in nero, mentre le note di Far Away Places nella versione di Perry Como accompagnano i difficoltosi movimenti dei non vedenti. «Mi chiamano sognatore e forse lo sono davvero./Ma so che sto morendo dalla voglia di vedere/quei posti lontani dai nomi strani./Che mi chiamano e mi chiamano». (da Far Away Places)
Biografia
regista
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Matthias Müller
Matthias Müller (Bielefeld, Germania, 1961) ha studiato arte e letteratura tedesca all’Università di Bielefeld. Ha insegnato all’Università Johann Wolfgang Goethe di Francoforte e dal 2003 è professore di cinema sperimentale alla Kunsthochschule für Medien di Colonia. È stato curatore di numerosi eventi dedicati al cinema d’avanguardia, tra cui il Found Footage Film Festival.
FILMOGRAFIA
filmografia essenziale/essential filmography
Matthias Müller:
Home Stories (cm, 1990), Sleepy Heaven (cm, 1993), Vacancy (cm, 1998), Phantom (cm, 2001), Album (cm, 2004).
Christoph Girardet, Matthias Müller:
Manual (cm, 2002), Beacon (cm, 2002), 10 - Uma série de 4 curta metragens (2002), Play (cm, 2003), Mirror (cm, 2003), Kristall (cm, 2006), Contre-jour (cm, 2008), Maybe Siam (cm, 2009), Meteor (cm, 2013), Cut (cm, 2013).![](https://images.claimcreative.com/unsafe/trim/426x638/img.gestione.torinofilmfest.org/5ef3c9d5562f7a347a3b5a1af689b727060404.jpg)
Christoph Girardet
Christoph Girardet (Langenhagen, Germania, 1966) ha studiato belle arti alla Scuola d’arte di Braunschweig. Dal 1989 ha iniziato a realizzare videoinstallazioni e dal 1999 collabora con Matthias Müller. I suoi lavori sono stati ospitati in spazi quali il Sigmund Freud Museum di Vienna e la Sean Kelly Gallery di New York. Vive e lavora ad Hannover.
FILMOGRAFIA
Christoph Girardet:
Schwertkampf (cm, 1991), Fieberrot (cm, 1993), Release (cm, 1997), Scratch (cm, 2001), Absence (cm, 2002), Nero (cm, 2006).
Christoph Girardet, Matthias Müller:
Manual (cm, 2002), Beacon (cm, 2002), 10 - Uma série de 4 curta metragens (2002), Play (cm, 2003), Mirror (cm, 2003), Kristall (cm, 2006), Contre-jour (cm, 2008), Maybe Siam (cm, 2009), Meteor (cm, 2013), Cut (cm, 2013).
Cast
& Credits
regia, soggetto, montaggio, suono, produttori/directors, story, film editing, sound, producers
Christoph Girardet, Matthias Müller
musica/music
Perry Como
vendita all’estero/world sales
Arsenal Experimental