28° TORINO FILM FESTIVAL
ONDE - MASSIMO BACIGALUPO

QUASI UNA TANGENTE

di Massimo Bacigalupo
Nazione: Italia
Anno: 1966
Durata: 37'


quasi una tangente

L’ultimo giorno nella vita di Paul, visto attraverso il suo sguardo di ragazzo tanto furioso quanto incantato. La sua stanza, le strade della città, la splendida Mara, incontrata e amata per l’ultima volta, sfilano sulle note di Ornette Coleman, John Coltrane e Thelonious Monk.

 

«Il titolo significa più o meno “quasi una fuga”. Lo inventai un pomeriggio. Mi chiesi quale parola insolita potesse essere la prima di un titolo, e quasi mi sembrò perfetta. Tangente fu supplito dalla mia infarinatura di trigonometria. Ero stato folgorato da un saggio di Maya Deren sullo Home Movie Annual in cui invitava a liberarsi dal treppiedi e spiegava come, con un unico movimento, un personaggio possa passare da un luogo all’altro. L’idea dei titoli di testa scritti su una parete è rubata a The Flower Thief di Ron Rice, la canzonetta di protesta (The Eve of Destruction) riproposta integralmente ricorda Scorpio Rising di Kenneth Anger (una cui foto di scena è infatti citata a un certo punto). Quasi una tangente fu premiato al Festival di Montecatini, e altrove. Al Festival di Carrara diretto da Guido Aristarco si salvarono in corner premiando con una medaglia la protagonista, Mara, come migliore attrice”. 

Biografia

regista

Massimo Bacigalupo

Massimo Bacigalupo (Rapallo, Genova, 1947) ha realizzato le prime pellicole nell’ambito del Cine Club Fedic del Tigullio, collaborando vari anni alla realizzazione del Festival internazionale del cinema d’amatore di Rapallo. Nel 1966 con Quasi una tangente ottenne il primo premio al Festival di Montecatini. Grazie a Ezra Pound, conobbe per tempo esponenti del New American Cinema e portò a Rapallo nel 1964 l’antologia del cinema underground Usa che era passata a Spoleto. Iscritto all’Università di Roma, nel 1967 si associò al gruppo romano di filmmaker indipendenti che nell’autunno dello stesso anno confluirono nella Cooperativa cinema indipendente con sede prima a Napoli, poi a Roma. La Cooperativa presentò la sua prima rassegna al Filmstudio ’70 nel marzo 1968, anno in cui Bacigalupo realizzò il film-happening 60 metri per il 31 marzo e successivamente Versus, entrambi muti. Nel 1969, per iniziativa di Gianfranco Baruchello, gli amici della Cooperativa produssero il film collettivo Tutto tutto nello stesso istante, al cui montaggio collaborarono Baruchello, Bacigalupo e Giorgio Turi. Nel 1969-70 Bacigalupo realizzò Fiore d’eringio, una serie di quattro film, per una durata complessiva di circa due ore, in parte ispirata a un viaggio in Persia, Afghanistan e India. Partecipò al London Film Festival dell’agosto 1970, e proseguì per Danimarca, Svezia e Germania con una rassegna di film italiani. Una sua traduzione di scritti di Stan Brakhage, Metafore della visione, fu edita da Feltrinelli nel 1970. Durante un soggiorno di studio a New York completò Warming Up, che ebbe la sua prima proiezione il 20 aprile 1973 presso gli Anthology Film Archives diretti da Jonas Mekas. Nel maggio 1974 presentò una rassegna del cinema sperimentale italiano presso la Cineteca nazionale di Madrid e a Barcellona. A un secondo soggiorno americano del 1975 risale Cartoline dall’America e il documentario Into the House. Su suggerimento di Alfredo Leonardi, Fernaldo Di Giammatteo aveva affidato a Bacigalupo la realizzazione di un numero monografico di «Bianco & Nero» sul «Cinema sperimentale» che uscì nel 1973, e che raccoglie materiali sull’epoca dell’underground che ormai volgeva a termine. In seguito Bacigalupo si è dedicato soprattutto all’insegnamento (letteratura americana e inglese all’Università di Genova), alla critica letteraria (L’ultimo Pound, 1981; Grotta Byron, 2001) e alla traduzione (per cui ha ottenuto significativi riconoscimenti). Ha continuato a organizzare proiezioni e a partecipare ai vari convegni sull’underground, e a documentare in video sue attività, come la lettura pubblica dell’Ulisse di James Joyce che cura annualmente a Genova. Nel 2005 Paolo Brunatto gli ha dedicato un «Omaggio» nella serie Schegge di utopia. 

FILMOGRAFIA

filmografia/filmography

 

Lilan (cm, 1965), Quasi una tangente (mm, 1966), Ariel loquitur (mm, 1967), 60 metri per il 31 marzo (cm, 1968), Versus (cm, 1968), Her (cm, 1968), The Last Summer (cm, 1969), Né bosco (una conversazione) (cm 1970), Migrazione (mm, 1970), Paphos (cm, 1970), Coda (cm, 1970), Warming Up (mm, 1973), Into the House (cm, 1975), Cartoline dall’America (cm, 1975).

Cast

& Credits

regia/director

Massimo Bacigalupo

 

interpreti e personaggi/cast and characters

Mara Fazio (Mara), Harald Nieuwland (Harald), Peter Van Dijk

 

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