28° TORINO FILM FESTIVAL
JOHN HUSTON

THE BARBARIAN AND THE GEISHA

THE BARBARIAN AND THE GEISHA
di John Huston
Nazione: USA
Anno: 1958
Durata: 105'


il barbaro e la geisha

Nel 1856, un americano arriva in Giappone incaricato dal governo di una missione diplomatica e commerciale. Il Giappone non ha contatti con l’esterno e uno shogun gli affianca, per controllarlo, una bellissima geisha, che s’innamora di lui. John Huston ammirava la pittura giapponese ed era stato colpito da Le porte dell’inferno diretto da Teinosuke Kinugasa. Ma il film finito gli fu sottratto dalla star John Wayne, che lo fece rimontare.

Biografia

regista

John Huston

John Huston

(Nevada, Missouri, Usa, 1906 - Middletown, Rhode Island, Usa, 1987)

 

Figlio dell’attore Walter e della giornalista Reah Gore, dopo il divorzio dei genitori ha vissuto con la madre in diverse città degli Stati Uniti, fino a stabilirsi a Los Angeles. Qui si è avvicinato alle arti figurative, allo studio del francese e alla boxe, sport in cui ha ottenuto buoni risultati. Nel 1924, durante un viaggio a New York per incontrare il padre in scena a Broadway, ha debuttato come attore teatrale, professione presto abbandonata per unirsi alla cavalleria militare messicana. Trasferitosi a Città del Messico ha cominciato a dedicarsi alla scrittura e nel 1929, dopo la notizia della pubblicazione di un suo racconto sulla rivista «American Mercury», è tornato negli Stati Uniti. Convocato a Hollywood da Samuel Goldwyn, ha lavorato come sceneggiatore alla Metro, alla Universal Pictures e alla Gaumont-British di Londra, fino ad approdare nel 1938 alla Warner, per la quale ha scritto La figlia del vento di William Wyler e Una pallottola per Roy, pellicola grazie a cui Humphrey Bogart si è affermato definitivamente come attore. Il successo del film ha permesso a Huston di esordire alla regia nello stesso anno con Il mistero del falco. L’anno seguente ha diretto In questa nostra vita e Agguato ai tropici, prima che l’esercito gli richiedesse di girare tre documentari di propaganda bellica. Tornato in patria ha vinto tre Oscar con Il tesoro della Sierra Madre (1948), tra cui quello come migliore attore non protagonista al padre Walter. Ha quindi realizzato L’isola di corallo e, nel 1950, il noir Giungla d’asfalto. Sono questi gli anni segnati dal maccartismo, di cui è stato un feroce oppositore insieme all’amico Bogart, che lo ha portato a lavorare su soggetti meno legati all’attualità, come La regina d’Africa, Moulin Rouge e Moby Dick. Nel 1960 ha diretto Gli spostati, scritto da Arthur Miller e ultimo film interpretato sia da Marilyn Monroe sia da Clark Gable, nel 1966 ha realizzato in Italia il kolossal La Bibbia, in cui ha interpretato Noè, e l’anno seguente Riflessi in un occhio d’oro, tratto dall’omonimo romanzo di Carson McCullers. Parallelamente alla regia si è dedicato alla professione di attore in film come Il cardinale (1963) di Otto Preminger (con cui ha vinto un Golden Globe), l’incompiuto The Other Side of the Wind (1972) di Orson Welles, Chinatown (1974) di Roman Pola?ski e Il vento e il leone (1975) di John Milius. Dopo alcuni film girati in Europa, ha fatto ritorno negli Stati Uniti nel 1972 per realizzare Città amara. A L’uomo che volle farsi re (1975), interpretato da Sean Connery e Michael Caine, è seguito un periodo di inattività terminato con la regia di La saggezza nel sangue (1979). Ha quindi girato diversi film, tra cui Sotto il vulcano (1984), premiato a Cannes con un omaggio speciale, e L’onore dei Prizzi, presentato a Venezia nel 1985, con cui la figlia Anjelica ha vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista. Nel 1987 ha diretto il suo ultimo film, The Dead - Gente di Dublino, tratto dal celebre racconto di James Joyce.

Cast

& Credits

regia/director

John Huston

soggetto/story

dall’omonimo romanzo di/from the novel of the same title by Ellis St. Joseph

sceneggiatura/screenplay

Charles Grayson, Nigel Balchin, James Edward Grant, Alfred Hayes fotografia/cinematography

Charles G. Clarke

montaggio/film editing

Stuart Gilmore

scenografia/production design

Jack Martin Smith, Lyle R. Wheeler

musica/music

Hugo Friedhofer

interpreti e personaggi/cast and characters

John Wayne (Townsend Harris), Eiko Ando (Okichi), Sam Jaffe (Henry Heusken), Sô Yamamura (il governatore/Governor Tamura)

produttore/producer

Eugene Frenke

produzione/production

20th Century Fox

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