29° TORINO FILM FESTIVAL
ONDE: EUGÈNE GREEN

A RELIGIOSA PORTUGUESA

THE PORTUGUESE NUN
di Eugène Green
Nazione: Algeria
Anno: 2009
Durata: 127'


Julie, giovane attrice francese di madre portoghese, approfitta delle riprese dell’adattamento delle Lettere di una monaca portoghese per recarsi a Lisbona e lasciarsi alle spalle una storia d’amore finita male. Decisa a immergersi pienamente nella vita della città, ogni sera si imbatte in un personaggio enigmatico, fino a quando, una notte, nella cappella di Nossa Senhora, incontra una giovane monaca inginocchiata in preghiera. Assisterà così al silenzioso dialogo tra la religiosa e Dio, esperienza che segnerà indelebilmente la sua vita.

 

«Il nucleo della storia ha preso forma nella mia immaginazione molto tempo fa ed era già ambientata a Lisbona, che per me era ancora soltanto un luogo mitico. Da allora ho avuto l’opportunità di familiarizzare con la città, osservando quindi i personaggi del film crescere e mettere radici nella realtà urbana. In un certo senso, è attraverso la scoperta della realtà di Lisbona, della sua sensuale materialità ed enigmaticità spirituale che Julie de Hauranne, l’eroina di questo film, trova il suo destino e la strada verso la felicità».

Biografia

regista

Eugène Green

(New York, Usa, 1947) si è trasferito nel 1969 a Parigi, dove nel 1977 ha fondato il Théâtre de la Sapience, con cui ha messo in scena diverse pièce barocche e moderne. Ha esordito come regista con Toutes les nuits, Prix Delluc per la miglior opera prima nel 2001. Ha quindi diretto Le nom du feu, presentato a Locarno nel 2002 e distribuito in coppia con Le monde vivant, che ha partecipato nello stesso anno alla Quinzaine des réalisateurs. Con Correspondances si è aggiudicato nel 2007, insieme a Harun Farocki e Pedro Costa, il premio speciale della giuria a Locarno, dove è tornato in concorso nel 2009 con A Religiosa Portuguesa e nel 2014 con La sapienza, girato tra la Svizzera e l'Italia. Nel 2011 il TFF gli ha dedicato una retrospettiva e ha poi in seguito proseguito a programmare diversi suoi film, come il documentario girato nei Paesi Baschi Faire la parole (2015), Le fils de Joseph (2016), presentato in anteprima alla Berlinale, e il film laboratoriale En attendant les Barbares (2017). Nel 2020 è tornato nei Paesi Baschi per girare Atarrabi et Mikelats, presentato a San Sebastian. All'attività di regista affianca inoltre quella di scrittore e poeta.

FILMOGRAFIA

Toutes les nuits (2001), Le nom du feu (cm, 2002), Le monde vivant (2003), Le pont des arts (2004), Les signes (mm, 2006), Digital Sam in Sam Saek 2007: Memories (ep. Corrispondences, mm, 2007), A Religiosa Portuguesa (2009), La sapienza (2014), Faire la parole (doc., 2015), Le fils de Joseph (2016), En attendant les Barbares (2017), Como Fernando Pessoa salvou Portugal (cm, 2017), Lisboa revisitada (cm, 2019). Atarrabi et Mikelats (2020), Le mur des morts (2022).

Cast

& Credits

regia, sceneggiatura/director, screenplay

Eugène Green

fotografia/cinematography

Raphäel O’Byrne

montaggio/film editing

Valérie Loiseleux

scenografia/production design

Zé Branco

suono/sound

Vasco Pimental

interpreti e personaggi/cast and characters

Leonor Baldaque (Julie de Hauranne), Ana Moreira (Irmã Joana), Adrien Michaux (Martin Dautand), Beatriz Batarda (Madalena), Diogo Dória (D. Henrique Cunha Mello de Lencastre), Carloto Cotta (D. Sebastião), Francisco Mozos (Vasco), Eugène Green (Denis Verde)

produttori/producers

Luís Urbano, Sandro Aguilar

produzione/production

O Som e a Fúria, Mact Productions

coproduttore/coproducer

Martine Clermont-Tonnerre

vendita all’estero/world sales

O Som e a Fúria 

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