Da molti anni ormai il giovane Clindor ha abbandonato la casa paterna; il genitore non ne ha notizie da tempo, finché una mattina nota, tra la posta, un involucro voluminoso. Aprendolo, scopre immagini e registrazioni video del figlio, che conduce una vita dissoluta e, secondo il misterioso mittente del pacco, si trova a Parigi. Deciso a ritrovare Clindor e a riportarlo sulla retta via, l’uomo si reca in un albergo parigino, dove, nel buio dei sotterranei, gli schermi monitorano vizi, passioni e debolezze umane. «Da bambino pensavo che il mondo non fosse reale e che tutto ciò che mi circondava fosse un set costruito sul momento dai miei genitori. Pensavo che mi stessero imponendo la loro versione del mondo per impedirmi di costruirmene una mia.[...] Quindi mi sono detto di avere pazienza e di aspettare di essere cresciuto. Diventare adulti doveva significare questo: potersi costruire il proprio mondo. Tutto ciò mi è tornato in mente dopo aver letto diverse volte L’illusione comica di Corneille, e quando ho finalmente capito con un certo divertimento che in fondo nulla era cambiato».
Biografia
regista
Mathieu Amalric
Mathieu Amalric (Neuilly-sur-Seine, Francia, 1965) ha iniziato come stagista sul set di Arrivederci ragazzi (1987) di Louis Malle. Consacratosi come attore soprattutto grazie al sodalizio con Arnaud Desplechin (nel 1997 il ruolo di Paul Dedalus in Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle) gli è valso il César come miglior giovane attore di Francia), ha portato avanti parallelamente il lavoro di regista. Nel 2005 e nel 2008 ha vinto il César come miglior interprete maschile per I re e la regina, sempre di Desplechin, e per Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel; nel 2010 ha invece vinto il premio per la regia a Cannes con Tournée, presentato lo stesso anno anche al Torino Film Festival, dove l’anno successivo sono stati proiettati anche il cortometraggio Joann Sfar (dessins) e L’illusion comique.
FILMOGRAFIA
Marre de café (cm, 1985), Sans rires (cm, 1990), 8 bis (cm, 1993), Mange ta soupe (1997), Le stade de Wimbledon (Lo stadio di Wimbledon, 2000), 14€58 (cm, 2003), Deux cages sans oiseaux (cm, 2007), Tournée (id., 2010), Joann Sfar (dessins) (mm, doc., 2010), L’illusion comique (tv, 2010), Hopper vu par… (coregia/codirectors Sophie Barthes, Dominique Blanc, Valérie Mrejen, Valérie Pirson, Sophie Fiennes, Martin de Thurah, Hannes Stöhr, ep. Next to Last (Autumn 63), cm, 2012), La chambre bleue (2014).
Cast
& Credits
regia, sceneggiatura/director, screenplay
Mathieu Amalric
soggetto/story
dall’omonima commedia di/from the comedy of the same title by Pierre Corneille
fotografia/cinematography
Isabelle Razavet
montaggio/film editing
Annette Dutertre
costumi/costume design
Elisabeth Mehu
musica/music
Martin Wheeler
suono/sound
Olivier Mauvezin
interpreti e personaggi/cast and characters
Muriel Mayette (Rosine), Jean-Baptiste Malartre (Geronte), Alain Lenglet (Pridamant), Denis Podalydes (Matamore), Julie Sicard (Lyse), Loïc Corbery (Clindor), Hervé Pierre (Alcandre), Adrien Gamba-Gontard (Adraste), Suliane Brahim (Isabelle)
produttori/producers
Hugues Charbonneau, Pierre Thoretton, Gilles Sandoz
produzione/production
Les Films de Pierre, Maïa Cinéma
coproduzione/coproduction
La Comédie Française
vendita all’estero/world sales
Le Pacte