31° TORINO FILM FESTIVAL
TFFDOC/INTERNAZIONALE.DOC

CHRONIQUES ÉQUIVOQUES

EQUIVOCAL CHRONICLES
di Lamine Ammar-Khodja
Nazione: Algeria
Anno: 2013
Durata: 61'


L’Algeria festeggia il cinquantesimo anniversario della sua indipendenza: otto frammenti di storie ambigue ed equivoche restituiscono il complesso mosaico della sua capitale Algeri.

Biografia

regista

Lamine Ammar-Khodja

Lamine Ammar-Khodja (Bab Ezzouar, Algeria, 1983) si è trasferito nel 2013 a Parigi, dove ha studiato elettronica e informatica, per poi spostarsi a Grenoble a studiare cinema e regia documentaria. Dopo aver girato i cortometraggi Comment recadrer un hors-la-loi en tirant sur un fil, ’56 SUD e Alger moins que zéro, nel 2012 ha esordito nel lungometraggio con il documentario Demande à ton ombre, presentato al Fid di Marsiglia, dove ha vinto il premio per il miglior esordio. 

FILMOGRAFIA

Comment recadrer un hors-la-loi en tirant sur un fil (cm, 2010), ’56 SUD (cm, 2010), Alger moins que zéro (cm, 2010), Demande à ton ombre (doc., 2012), Chroniques (2013), Bla cinima (Straight from the Street, doc., 2014). 

Dichiarazione

regista

«Algeri è una città ambigua: la maggior parte delle persone che vi abitano sono bianche. Noi la chiamiamo “la bianca”. La vita quotidiana è permeata di ambiguità: nelle situazioni in cui l’umorismo intensifica l’allarmante livello di disperazione; nel furioso desiderio di vivere e nella sensazione che qualcosa stia morendo; nelle accese discussioni che inondano le strade per dire tutto e dire niente; nell’impressione che questa città loquace sia silenziosa; nei cartelli bilingue che trasmettono la stessa ambiguità che si ritrova nelle espressioni della vita quotidiana; nelle mura così antiche del centro storico, che danno l’impressione di trovarsi in una città coloniale mentre si passeggia di notte e la città dorme. È ambigua anche l’immagine stessa di Algeri, che mai si capisce se viene dall’esterno o da lei stessa».

Cast

& Credits

REGIA, FOTOGRAFIA, MONTAGGIO, SUONO, PRODUTTORE
Lamine Ammar-Khodja
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