Due donne paraguaiane scontano la loro pena in due carceri del Nord Italia. Sono accusate di traffico di droga e, come loro, sono tanti i corrieri, uomini e donne, che arrivano in aereo dal Sudamerica, dai Paesi africani o dall’Europa dell’Est.
Biografia
regista
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Lucia Veronesi
Lucia Veronesi (Mantova, 1976) dopo gli studi di pittura a Brera si è trasferita a Venezia, dove vive e lavora. Nel suo lavoro utilizza i diversi linguaggi del video, del disegno, della pittura e del collage. Ha partecipato a numerose mostre e festival sia in Italia sia all’estero.
FILMOGRAFIA
Caos e comunicazione (coregia/codirector Tiziana Cantarella, cm, 2001), Luciano (cm, 2007), Fermo immagine (cm, 2009), Alla prova dei fatti (cm, 2009), Pandemia domestica (cm, 2011), Intérieur (cm, 2011), Difesa personale (cm, 2012-2013), L’inabitabile (cm, 2012), Andante sospeso (la casa nella foresta) (cm, 2012), Paesaggio senza titolo #1 (cm, 2013), Paesaggio senza titolo #2 (cm, 2013), Paesaggio senza titolo #3 (cm, 2013), Paesaggio senza titolo #4 (cm, 2013), Paesaggio senza titolo #5 (cm, 2014), Le cose da lontano (cm, 2014).
Dichiarazione
regista
«Le cose da lontano è un documentario costruito su due interviste fatte da un’antropologa a donne paraguayane detenute nelle carceri italiane con l’accusa di traffico di droga. Le intervistate si sono rifiutate di essere riprese. L’unico materiale di partenza era quindi l’audio. Non ho mai visto nessuna foto di queste donne, non sono mai stata in Paraguay: l’unica cosa che conoscevo era la loro voce e la vita che comunicavano attraverso i loro racconti. Non volevo che le immagini accompagnassero in maniera descrittiva il racconto delle donne, ma anzi che avessero una loro forza autonoma, come se provenissero dalla profondità inconsapevole di ognuna di loro, e corrispondessero a un flusso mentale fatto di ricordi, nostalgia, rabbia che si materializza con il procedere del racconto».
Cast
& Credits
Mauro Sambo