32° TORINO FILM FESTIVAL
AFTER HOURS/GIULIO QUESTI

Se sei vivo spara

Django, Kill! (If You Live Shoot!)
di Giulio Questi
Nazione: Italia, Spagna
Anno: 1967
Durata: 100'


Oaks e i suoi uomini non possono credere ai loro occhi: il mezzosangue è ancora vivo! Credevano di averlo ucciso dopo un colpo insieme, così da non dover spartire il bottino. Ma il mezzosangue è tornato per vendicarsi e, oltre che da lui, i banditi devono guardarsi dagli abitanti della città dove si sono rifugiati, timorati di Dio ma affamati di ricchezza. E quando fanno la loro comparsa il proprietario terriero Sorrow e i suoi sicari, la situazione si fa ancora più esplosiva. Western sui generis, in cui convivono grand guignol, surrealismo e critica sociale, massacrato dalla censura e ridistribuito poi nel 1975 con il titolo Oro Hondo, in una versione più fedele all’originale, ma pur sempre rimaneggiata.

Biografia

regista

Giulio Questi

Giulio Questi (Bergamo, 1924), dopo l’esperienza nella guerra partigiana, comincia a scrivere racconti per alcune riviste letterarie (tra cui il «Politecnico» di Vittorini) e nella seconda metà degli anni Cinquanta entra nel mondo del cinema, lavorando come regista di documentari (Giocare, 1957), aiuto regista per Zurlini e Rosi e attore per Fellini in La dolce vita (1960). Nel 1961 gira il primo lavoro di finzione, Viaggio di nozze, episodio di Le italiane e l'amore, e l’anno successivo collabora al «mondo movie» (cioè un film realizzato con materiali d’archivio volutamente scioccanti e provocatori) Universo di notte. Nel 1963 dirige un episodio di un altro film collettivo, Nudi per vivere, firmato con Elio Petri e Giuliano Montaldo con lo pseudonimo Elio Montesti, che viene però sequestrato dalla censura e mai più distribuito. Nel 1964, un altro episodio, Il passo, per il film Amori pericolosi e finalmente, nel 1967, il primo lungometraggio: il western Se sei vivo spara, che viene anche in questo caso sequestrato a causa della violenza esplicita e ampiamente rimaneggiato (nel 1975 sarà riproposto con il titolo Oro Hondo, in una versione più ricca ma ancora incompleta). Nel 1968 dirige quindi La morte ha fatto l'uovo, un giallo interpretato da Gina Lollobrigida e Jean-Louis Trintignant che all’epoca si rivela un insuccesso, e nel 1972 Arcana, capolavoro surrealista che incontra però nuovi problemi nella distribuzione.
Ritiratosi dal cinema, negli anni Settanta e Ottanta, Questi lavora per la televisione, dirigendo fra gli altri L’uomo della sabbia (1975), Vampirismus (1982) e Il segno del comando (1989), remake dell’omonimo sceneggiato del 1971. Tra il 2003 e il 2007 realizza poi in totale autonomia una serie di sette cortometraggi sperimentali (poi riuniti nel 2008 nella raccolta By Giulio Questi) che lo vedono come unico protagonista, oltre che regista, sceneggiatore e montatore. Nel 2014, infine, debutta come scrittore pubblicando per Einaudi la raccolta di racconti Uomini e comandanti, con la quale ha recentemente vinto il Premio Chiara.

FILMOGRAFIA

Le italiane e l’amore (ep. La prima notte, coregia Marco Ferreri, Gian Vittorio Baldi, cm, 1961), Universo di notte (non accr./uncred., doc., 1962), Nudi per vivere (coregia Elio Petri, Giuliano Montaldo [Elio Montesti], 1963), Amori pericolosi (ep. Il passo, coregia Carlo Lizzani, Alfredo Giannetti, mm, 1964), Se sei vivo spara (conosciuto anche come/also known as Oro Hondo o/or Django Kill, 1967), La morte ha fatto l’uovo (1968), Arcana (1972), L’uomo della sabbia (tv, 1975), Vampirismus (tv, 1982), Quando arriva il giudice (tv, 1985), Il segno del comando (tv, 1989), Non aprire all’uomo nero (tv, 1994), Il commissario Sarti (tv, 1994), By Giulio Questi (serie di cortometraggi/short films series: Doctor schizo e Mister Phrenic, Lettera da Salamanca, Tatatatango, Mysterium Noctis, Vacanze con alice, Repressione in città, Vacanze con Alice, Visitors).

Dichiarazione

regista

«Un film fatto su commissione di un produttore assolutamente pazzo ma geniale, Sandro Iacovoni, si è trasformato, nella grammatica della mia filmografia commerciale, nel film che in assoluto preferisco. Perché nella banalità della sua cornice western c’era dentro tutta l’assurda violenza che io e Kim [Franco Arcalli, NdR] abbiamo vissuto durante la guerra partigiana».

Cast

& Credits

regia/director
Giulio Questi
soggetto/story
Giulio Questi, Franco Arcalli
sceneggiatura/screenplay
Giulio Questi, Franco Arcalli, Benedetto Benedetti
fotografia/cinematography
Franco Delli Colli
montaggio/film editing
Franco Arcalli
scenografia/production design
Enzo Bulgarelli
musica/music
Ivan Vandor
suono/sound
Goffredo Salvatori
interpreti e personaggi/cast and characters
Tomas Milian (lo straniero/stranger), Marilù Tolo (Lori), Piero Lulli (Oaks), Milo Quesada (Bill Templer), Francisco Sanz (Hagerman), Sancho Gracia (Willy), Roberto Camardiel (Sorrow), Miguel Serrano, Ángel Silva, Sancho Garcia, Mirella Pamphili, Ray Lovelock, Patrizia Valturri
produttori/producers
Alessandro Iacovoni, Giulio Questi
produzione/production
GIA Società Cinematografica
coproduzione/coproduction
Hispamer Films
contatti/contacts
Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale
Laura Argento
+39 06 722 943 16-5
laura.argento@csc-cinematografia.it
www.csc-cinematografia.it
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