33° TORINO FILM FESTIVAL
TFFDOC/EVENTI SPECIALI

CHANTAL AKERMAN PAR CHANTAL AKERMAN

di Chantal Akerman
Nazione: Francia
Anno: 1996
Durata: 64'


Contattata per realizzare un episodio della serie Cinéastes de notre temps, Chantal Akerman propone diversi nomi di cineasti che apprezza. Ma, dal momento che tutti gli artisti indicati sono già stati presi, decide di proporsi come soggetto del suo stesso film. Nasce così un autoritratto fatto di monologhi sul proprio lavoro e il proprio pensiero e di montaggi da film della sua carriera, come Jeanne Dielman, Saute ma ville, Hôtel Monterey, Histoires d’Amerique, Toute une nuit, Portrait d’une jeune fille de la fin des années 60 à Bruxelles, Les années 80.

Biografia

regista

Chantal Akerman

Chantal Akerman (Bruxelles, Belgio, 1950 - Parigi, Francia, 2015), una tra le più importanti registe della scena avanguardista e femminista degli anni Settanta, è arrivata al cinema a quindici anni, dopo aver visto Il bandito delle ore undici di Godard. Ha esordito nel 1968 con Saute ma ville, a cui hanno fatto seguito nel 1972 La chambre e Hôtel Monterey e nel 1974 Je, tu, il, elle. Trasferitasi a New York, ha conosciuto artisti come Jonas Mekas, Andy Warhol e Stan Brackage e ha diretto nel 1975 il suo film più conosciuto, Jeanne Dielman, 23, rue du Commerce, 1080 Bruxelles. Negli anni, ha attraversato Paesi e generi con film come Golden Eighties (1986), D’Est (1983), Un divano a New York (1996), La captive (2000, presentato al Torino Film Festival), La folie Almayer (2011). Il suo ultimo film, No Home Movie (2015), è stato presentato all’ultimo festival di Locarno. 

FILMOGRAFIA

Saute, ma ville (cm, 1968), L'Enfant aimé (cm, 1971), Hôtel Monterey (1972), La Chambre (1972), Hanging Out Yonkers (1973), Le 15/8 (1973), Je, tu, il, elle (1974), Jeanne Dielman, 23, Quai du Commerce, 1080 Bruxelles (1975), News from Home (1977), Les Rendez-vous d'Anna (1978), Toute une nuit (Tutta una notte, 1982), Les années 80 (1983), Paris vu par… Vingt ans aprés (1984), New York, New York Bis (1984), La Paresse (1986), Le Marteau (1986), Mallet-Stevens (1986), Letters Home (1986), Golden Eighties (1986), Seven Women, Seven Sins (1987), Histoires d'Amerique (1988), Trois strophes sur le nom de Sacher (1989), Trois dernieres sonate de Franz Schubert (1989), Contre l'oubli (1991), Nuit et jour (1991), D'Est (1993), Portrait d'une jeune fille de la fin des années '60 a Bruxelles (1994), Un divano a New York (Un divan à New York, 1996), Sud (1999), La Captive (2000).

Dichiarazione

regista

Mi sono detta: se io stessa sono una “regista del nostro tempo”, il film che farei su di me, regista del nostro tempo, sarebbe una sorta di autoritratto. E il modo migliore per fare un autoritratto sarebbe parlare dei miei film, trattarli come materiale grezzo da montare per realizzarne uno nuovo. Che sarebbe poi, per l’appunto, il mio autoritratto. Ne ho parlato con i responsabili della serie e mi hanno detto che andava bene, a patto che nel film comparissi pure io e parlassi di me. Ed è lì che sono iniziati i problemi».

Cast

& Credits

regia/director
Chantal Akerman
fotografia/cinematography
Raymond Fromont, Philippe Gilles
montaggio/film editing
Claire Atherton
suono/sound
Xavier Vauthrin
produttori/producers
Janine Bazin, André S. Labarthe
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