33° TORINO FILM FESTIVAL
ONDE/ARTRUM

SERVITUDES - FILM 7

SERVITUDES - FILM 7
di Jesper Just
Nazione: Danimarca
Anno:
Durata: 9'


Una ragazza – figura ideale e insieme caricatura dei nostri desideri di spettatori – siede in un ufficio. È sola e mangia del mais. Le sue mani sono assicurate a dispositivi per il movimento passivo continuo, che la aiutano e al tempo stesso la ostacolano. La sua è una presenza in bilico tra apatia e seduzione, identità e prodotto, individuo e costrutti sociali. Soprattutto, è il segno del fallimento di trovare una sintonia.

Biografia

regista

Jesper Just

Jesper Just (1974), artista di fama internazionale, si è laureato nel 2003 presso la Royal Danish Academy of Fine Arts di Copenhagen e nel 2013 ha rappresentato la Danimarca alla Biennale di Venezia. I suoi lavori, nei quali combina cinema e installazioni, sono stati esposti presso gallerie e spazi espositivi internazionali, come il Palais de Tokyo di Parigi, l’ARoS Aarhus Kunstmuseum di Copenaghen, il Portland Museum of Art, il Museo nazionale d’arte moderna e contemporanea di Seul e il Museum of Contemporary Art di Detroit. Ha inoltre partecipato a mostre collettive alla Tate Modern di Londra e al Guggenheim e al MoMA di New York.

FILMOGRAFIA

Montag (2000), Victim as Hero (2001), Miss Lonelyheart (2002), Boys Keep Swinging (2002), The Man Who Strayed (2002), No Man Is an Island (2002), This Love Is Silent (2003), Invitation to Love (2003), No Man Is an Island II (2004), The Sweetest Embrace of All (2004), A Fine Romance (2004), Bliss and Heaven (2004), The Lonely Villa (2004), Something to Love (2005), It Will All End in Tears (2006), A Vicious Undertow (2007), Some Draughty Window (2007), A Question of Silence (2008), A Room of One’s Own (2008), A Voyage in Dwelling (2008), Romantic Delusions (2008), Sirens of Chrome (2010), This Nameless Spectacle (2011), This Is a Landscape of Desire (2013), Intercourses (2013), What a Feeling (2014), Servitudes - Film 7 (2015).

Dichiarazione

regista

«La ragazza non è un individuo, ma un costrutto: le manca un’individualità, che è stata scardinata per sostituirla con un corpo e una persona fabbricati. Lei stessa non può creare, ma solo essere utilizzata per la creazione, come un atto di ri-creazione. E non può nemmeno criticare un sistema la cui esistenza genera la sua, di esistenza. Questa tensione è espressa nelle sue azioni, nel modo in cui mangia il mais e nei suoi gesti misurati. La pannocchia stessa si ricollega al sistema politico di un mondo di Ogm e di capitali guadagnati. Anche la ragazza è in qualche manipolata: una pedina in un gioco di potere nascosto ma trasparente».

Cast

& Credits

regia/director
Jesper Just
fotografia/cinematography
Kasper Tuxen
montaggio/film editing
Jesper Just, Xavier Sirven
suono/sound
Jakob Garfield, Cyril Holtz
interprete/cast
Dree Hemingway
produttori/producers
Anna Lena Vaney, Victorien Vaney
produzione/production
Anna Lena Films


contatti/contacts
Anna Lena Vaney Films
annalenavaney@mac.com
www.annalenafilms.com
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