Una rinomata azienda di integratori gestita da una donna ambiziosa e spietata, sta selezionando (e rapendo) giovani donne da inserire in un progetto sperimentale di bio-hacking. L’obiettivo, attraverso la modificazione del DNA, trovare il modo di offrire ai clienti dell’azienda la possibilità di fermare il loro naturale processo d’invecchiamento. Indagando su questi loschi traffici, la giovane e determinata Mia finisce per restare intrappolata in questa specie di perversa “fabbrica di esseri umani”. Quando, fra le persone che incontra, comincia a scorgere volti che le sono familiari, si accorge di non essere sola. Riuscirà a trovare la forza per sfuggire a questo incubo?
Biografia
regista

Jens Dahl
(Copenaghen, Danimarca, 1961) ha esordito come sceneggiatore del celebre Pusher – L'inizio di Nicolas Winding Refn (al Torino Film Festival nel 2009), per poi dedicarsi prevalentemente alla scrittura e alla regia di serie televisive danesi e svedesi. Dopo il cortometraggio 2 piger 1 kage (2013), nel 2017 ha esordito nel lungo con il thriller 3 Things. Breeder (2020) è il suo secondo lungometraggio di finzione.
FILMOGRAFIA
2 piger 1 kage (2 Girls 1 Cake, cm, 2013), 3 ting (3 Things, 2017), Breeder (2020).
Dichiarazione
regista
«Cerco costantemente di reinventarmi. Mi aiuta a mantenere la mia vitalità e a essere attuale. Qualche anno fa ho iniziato a interessarmi al bio-hacking e all'allungamento della vita. Presto mi sono trovato davanti a un dilemma: se viviamo più a lungo, ci attaccheremo anche più a lungo al nostro potere e al nostro privilegio, non lasciando alcuno spazio alle generazioni successive. Questo dilemma ha fatto nascere l'idea di Breeder. L'abbiamo elaborata, l'abbiamo esagerata. E l'abbiamo trasformata nella storia di una donna che combatte contro le persone al potere, che letteralmente consumano la propria prole per tornare giovani».