Cristi è un giovane poliziotto rumeno che vive un’esistenza apparentemente contraddittoria: lavora in un ambiente gerarchico e maschilista ed è un omosessuale riservato e geloso della propria vita privata. Nei giorni in cui Hadi, il ragazzo con cui ha una relazione a distanza, è venuto a fargli visita dalla Francia, Cristi viene chiamato per un intervento: un gruppo nazionalista e omofobo ha interrotto una proiezione di un film a tematica omosessuale. Quando uno dei manifestanti minaccia di smascherarlo, Cristi perde il controllo.
Biografia
regista

Eugen Jebeleanu
è un regista teatrale e cinematografico. Attraverso i suoi progetti, allestiti in teatri e festival europei di prestigio internazionale (in Romania, Polonia, Danimarca, Germania, Moldavia e Francia), ha messo in scena vicende umane di persone che non aderiscono alla cultura dominante e si ribellano contro i sistemi che censurano la libertà d’espressione. Tra i suoi allestimenti, la pièce Katzelmacher di Fassbinder e Roosevelt Square di Dea Loher presso il Teatro nazionale di Stoccarda e l’imminente opera musicale di John Adams, I Was Looking at the Ceiling and Then I Saw the Sky, presso l'Opera di Lione. Ha diretto inoltre due lavori scritti da Yann Verburgh, Itineraries. One Day the World Will Change e Ogres, quest’ultimo premiato dalla Fédération d’Associations de Théâtre Populaire. Poppy Field (2020) è il suo primo lavoro per il cinema.
FILMOGRAFIA
Camp de maci (Poppy Field, 2020).
Dichiarazione
regista
«Il contesto iniziale ha creato le premesse per dare vita a un tessuto narrativo e sociale che inserisse Cristi, un poliziotto rumeno gay, in una catena di eventi e conseguenze legate alla sua identità. Cercando di adattarsi alle esigenze etero-normative del suo ambiente, Cristi incarna il conflitto e la vulnerabilità di molte persone LGBTQ+ (rumene e non). In altre parole, il contesto sociale della storia innesca il conflitto interiore del protagonista e lo costringe a confrontarsi con sé stesso nel tentativo di ritrovare il suo equilibrio».