38° TORINO FILM FESTIVAL
FUORI CONCORSO/DOC
SUOLE DI VENTO - STORIE DI GOFFREDO FOFI
di Felice Pesoli
Goffredo Fofi non vuole essere considerato un intellettuale, però ha passato la vita a fondare riviste, scrivere libri, recensire film. Il film racconta il suo instancabile lavoro politico e culturale e i suoi incontri con figure illustri come Elsa Morante, Carmelo Bene, Danilo Dolci, Aldo Capitini, Totò, Luis Bunuel, Ada Gobetti, Raniero Panzieri, Pasolini, Fellini… Persone con cui «è stato bello litigare», ma con cui, in certi casi, è stato altrettanto bello riconciliarsi. E poi il ’68, i gruppi extraparlamentari, gli eccessi ideologici, la scoperta di nuovi scrittori e registi, il lavoro sociale come risorsa della politica. Dal profilo di un intellettuale eretico e di uno straordinario organizzatore culturale emerge una visione fortemente critica della società italiana, dei suoi meccanismi di potere, delle ingiustizie che la segnano.
Biografia
regista

Felice Pesoli
Felice Pesoli (Milano) negli anni Ottanta ha diretto la rivista «Video Magazine» e nel 1990 è stato tra i fondatori della rassegna Invideo. Produttore e autore di programmi televisivi, ha lavorato come responsabile del palinsesto dei canali Stream e Tele+. Negli ultimi anni ha lavorato soprattutto come autore di programmi televisivi, realizzando la regia di diversi documentari per il programma Rai La storia siamo noi. Nel 2015 ha presentato il film Prima che la vita cambi noi al Torino Film Festival.
FILMOGRAFIA
Un giro di Walter (tv, doc., 2006), Duilio Loi, vita da ring (tv, doc., 2009), Gigi Meroni. Il ragazzo che giocava un altro gioco (tv, doc., 2010), Mezzo secolo minuto per minuto (doc., tv, 2011), Milanesi del tacco (tv, doc., 2011), A qualcuno piace Fred (tv, doc., 2011), Gli italiani di Albanese (tv, doc., 2012), Credere, obbedire, competere (tv, doc., 2102), Gigi Rizzi, autobiografia di un playboy (tv, doc., 2013), Prima che la vita cambi noi (doc, 2015), Suole di vento - Storia di Goffredo Fofi (doc, 2020).
Dichiarazione
regista
«La vicenda personale, culturale e politica di Goffredo Fofi si è sempre nutrita di contraddizioni, accesi confronti e importanti ripensamenti, il tutto sorretto da una vocazione pedagogica mai abbandonata. E dunque un film che lo racconta può essere tutto meno che celebrativo, il personaggio non lo consente. Il film, coerentemente con questa premessa, non evita lo scontro e la contraddizione culturale, anzi trae da questo parte della sua vitalità che ben si rappresenta con i continui cambiamenti di scenario che la vita di Fofi propone».