Esclusi dal testamento del ricchissimo commerciante toscano Buoso Donati, morto improvvisamente nella sua abitazione, i familiari dell’uomo si rivolgono a Gianni Schicchi, un faccendiere famoso per muoversi con disinvoltura tra i cavilli della legge. Inizialmente disinteressato, Schicchi accetta l’impiego su insistenza della figlia Lauretta, innamorata di Rinuccio, il giovane nipote di Donati. In assenza di una comunicazione ufficiale della morte di Donati, ordina così di nasconderne il cadavere e prende lui stesso il posto del defunto per dettare un nuovo testamento. I suoi clienti non sanno però che Schicchi è troppo furbo per non aver organizzato a sua volta la truffa perfetta…
Biografia
regista
Damiano Michieletto
(Venezia, Italia, 1975) è un regista teatrale italiano. Ha studiato opera e produzione teatrale presso la Scuola d’arte drammatica di Milano Paolo Grassi e si è laureato in lettere moderne presso l’Università di Venezia. I suoi spettacoli sono stati rappresentati nei più importanti teatri, festival e istituzioni delle città di tutto il mondo, tra cui Salisburgo, Milano, Parigi, Londra, Mosca, Tokyo, Sydney, Vienna, Amsterdam, Madrid, Venezia e Roma. Le sue produzioni hanno ricevuto molti premi, come il Laurence Olivier Award, l’Irish Time Award, il premio russo Casta Diva, il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana, l’Österreichischer Musiktheaterpreis, il Reumert Prize, il Melbourne Green Room Award. Oltre al teatro lirico, Michieletto è attivissimo anche nel teatro di prosa, collaborando in particolare con il Teatro Stabile del Veneto e il Piccolo Teatro di Milano. Gianni Schicchi segna il suo debutto nel cinema.
FILMOGRAFIA
Gianni Schicchi (2021).
Dichiarazione
regista
«Fin dal primo momento ho detto: faccio questo film solo se possiamo girarlo tutto in presa diretta. E così è stato! Solo in questo modo gli interpreti hanno avuto la possibilità di potersi esprimere davanti alla macchina da presa nel modo più coinvolgente, umano e diretto possibile. Questo era quello che cercavo: portare un’opera lirica a diventare cinema. Ho scelto Puccini perché il suo modo di comporre è già di per sé cinematografico e la storia inventata da Forzano è un perfetto plot narrativo, degno di una commedia all’italiana di Monicelli. Seguendo questa ispirazione e facendomi guidare dall’intuito ho creato questo mio primo film musicale che vive grazie alle competenze di una troupe fantastica che ha sposato il progetto e l’ha sostenuto con grande passione».
Cast
& Credits
CONTATTI: Genoma Films - Ofelia Patti daniele@docinema.it