39° TORINO FILM FESTIVAL
FUORI CONCORSO/TRACCE DI TEATRO

L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA

L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA
di Gabriele Lavia
Nazione: Italia
Anno: 2021
Durata: 73'


Una stazione ferroviaria in Sicilia. Nella sala d’aspetto, due persone: uno è “l’uomo dal fiore in bocca”, che ha fronteggiato e minacciato una misteriosa donna fuori dalla stazione, l’altro “il pacifico avventore”, che ha perso il treno per colpa dei pacchetti regalo donati alle donne della sua famiglia, che gli hanno reso difficile la corsa e lo hanno fatto cadere sui binari. L’uomo dal fiore in bocca ha soccorso il pacifico avventore e instaurato da subito con lui un rapporto di fiducia e complicità. I due si raccontano le reciproche vite, ma mentre il pacifico parla delle sue frustrazioni, l’uomo dal fiore in bocca indirizza la conversazione verso un unico argomento: la morte. Tutto sembra avvolto nel mistero, a cominciare dall’identità della donna fuori dalla stazione…

Biografia

regista

Gabriele Lavia

(Milano, 1942) debutta come attore teatrale nel 1963, dopo il diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica, e si fa notare in spettacoli come Edipo Re per il Teatro alla Scala di Milano nel 1969 e nel Re Lear al Piccolo Teatro di Milano nel 1973. Debutta alla regia teatrale nel 1975, con Otello di Shakespeare, del quale in seguito curerà numerose produzioni, e alla regia cinematografica nel 1983 con il film Principe di Homburg (Nastro d’Argento al miglior regista esordiente) e come regista d’opera lirica nel 1983 con I pellegrini alla Mecca di Gluck. È stato diretto in teatro da molti importanti registi, tra i quali Giancarlo Sbragia, Luigi Squarzina, Giorgio Strehler, Mario Missiroli, Marco Sciaccaluga. È stato co-direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma (1980-1987), direttore artistico del Teatro Stabile di Torino (1997-2000), del festival Taormina Arte (1993), direttore artistico del Teatro di Roma (2011-2014) e dal 2014 è direttore artistico del Teatro della Pergola. Nel 2004 ha vinto con L’avaro di Molière il Premio Olimpici del Teatro per la migliore regia e il migliore spettacolo e nel 2014 ha conquista l’Arlecchino d’oro.

FILMOGRAFIA

Principe di Homburg (1983), Scandalosa Gilda (1985), Sensi (1986), La lupa (1996), Scene da un matrimonio (tv, 2000), L’uomo dal fiore in bocca (2021).

Dichiarazione

regista

«In una sala d’aspetto gigantesca, sporca e deserta, soltanto due piccolissimi uomini. Uno pieno di vita, di impegni: la moglie, i figli, il lavoro, i suoi sogni, le speranze, le paure, le angosce. L’altro ormai condannato a morte da un male incurabile, che ascolta con morbosa curiosità e attenzione il racconto della piccola vita del “piccolo” uomo per coglierne l’assoluta assenza di senso, la stupidità delle sue illusioni, l’insulsaggine delle sue occupazioni e degli impegni o “impicci” inutili della vita rappresentati da tanti “pacchetti” che impediscono all’ometto di poter vivere. Cioè di non “perdere il suo treno”. In quest’ultima stazione della vita si incontrano i due “piccoli uomini”... I greci definirono l’uomo così: antròpos, zoòn, logòn, ekòn. I due piccoli uomini risuonano di parole nella loro solitudine disperata. In attesa...».

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA: Gabriele Lavia. SOGGETTO: dalle novelle di Luigi Pirandello. CAST: Gabriele Lavia, Michele Demaria, Rosa Palasciano. PRODUTTRICE: Manuela Cacciamani. PRODUZIONE: One More Pictures, Rai Cinema.

CONTATTI: One More - Francesco Rossano francesco@onemore.it

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