39° TORINO FILM FESTIVAL
HADJITHOMAS/JOREIGE

OPEN THE DOOR, PLEASE

OPEN THE DOOR, PLEASE
di Joana Hadjithomas, Khalil Joreige
Nazione: Francia
Anno: 2006
Durata: 12'


Ad appena 12 anni, Jacques è alto più di un metro e ottanta, mentre i suoi amici sono più bassi di almeno 30 cm. A scuola è il giorno della tradizionale foto di classe e il fotografo cerca di creare una cornice armoniosa e simmetrica, secondo le regole dell'arte. Ma come integrare Jacques nella stessa cornice degli altri? Episodio del Enfances, dedicato all’infanzia di Jacques Tati.

Biografia

regista

Joana Hadjithomas Khalil Joreige

(Beirut, Libano, 1969) hanno diretto film presentati e premiati in vari festival internazionali ed esposto in gallerie e musei di tutto il mondo. Con l’ultimo film di finzione Memory Box (2021) hanno partecipato in concorso alla Berlinale, mentre con il film d’esordio di finzione A Perfect Day (2005) hanno vinto il premio Fipresci a Locarno e con il successivo Je veux voir (2008) sono stati selezionai al Certain regard di Cannes. Il loro documentario The Lebanese Rocket Society: The Strange Tale of The Lebanese Space Race (2012) ha vinto il primo premio al Doha Tribeca Festival. Retrospettive dei loro film sono state presentate presso il Cinematek di Bruxelles, il Lincoln Center, il MoMA e il Flaherty Seminar di New York, la Tate Modern di Londra, Paris Cinéma, l’Institut Français e il Mori Art Museum di Tokyo, l’Harvard Film Archive, i festival di Locarno, Nyon e Gijon, mentre nel 2017 la loro installazione On Unconformities è stata insignita del prestigioso Premio Marcel Duchamp. Collezioni private e pubbliche come il British Museum, il Centre Pompidou, il Fond national d'art contemporain, l’MCA Chicago, il Solomon R Guggenheim e il Victoria & Albert Museum di Londra conservano invece loro opere nelle collezioni permanenti. Autori di pubblicazioni come The Rumors of The World: Rethinking Trust in the Age of the Internet (2015) e Two Suns in a Sunset (2016), hanno tenuto lezioni in universitari del Libano e dell’Europa e sono con Georges Schoucair i fondatori della società di produzione Abbout Productions, nonché membri del Metropolis Art Cinema e della cineteca di Beirut.

FILMOGRAFIA

Al Bayt al Zaher (Around the Pink House, doc, 1999), Khiam (doc, mm, 2000), Barmeh (Rounds, cm, 2001), Al Film Al Mafkoud (The Lost Film, doc, mm, 2003), Ramad (Ashes, cm, 2003), Yawmoun akhar (A Perfect Day, 2005), Open the Door, Please (ep. del film Enfances, cm, 2006), Khiam 2000-2007 (doc, 2008), Je veux voir (2008), The Lebanese Rocket Society, The Strange Tale of the Lebanese Space Race (doc, 2012), Ismyrna (doc, mm, 2016), Memory Box (2021).

Dichiarazione

regista

“Quando Yann Legal ha creato il progetto Enfances ci ha suggerito di girare un episodio sull'infanzia di Jacques Tati. L’idea di un film storico realizzato in Francia era qualcosa di innaturale nella nostra filmografia; noi abbiamo sempre lavorato nel mondo arabo, su sceneggiature molto personali, ispirate al nostro ambiente quotidiano e spesso girate a casa nostra. Far parte di questo progetto significava affrontare Tati, un gigante della storia del cinema, e scoprire se potevamo lavorare al di fuori del nostro contesto naturale ed estendere il nostro territorio a un'altra geografia. […] Nessuno come Tati ha esplorato la disfunzione dei corpi, quel momento in cui un sistema ben oliato s’inceppa a causa di un piantagrane, di un corpo estraneo. Proprio su quel corpo Tati ha fondato il suo cinema, spesso definito come riappropriazione del corpo. Noi cercavamo questa stessa riappropriazione. L'emergere dell'individuo è centrale nel nostro cinema. Quando e come ci si stacca dal gruppo e si osa affermare la propria differenza? È questa trasformazione a interessarci, l'istante in cui le cose si evolvono; il passaggio in cui lo stesso Tati, da “colui che si ride”, diventa “colui con cui si ride”».

Cast

& Credits

REGIA: Joana Hadjithomas, Khalil Joreige. SCENEGGIATURA: Yann Legal, Joana Hadjithomas, Khalil Joreige. FOTOGRAFIA: Benoit Chamaillard. MONTAGGIO: Tina Baz Le Gal. SCENOGRAFIA: Catherine Mananes. COSTUMI: Agnès Noden. SUONO: Lionel Garbarini. CAST: Maxime Juravliov, Bernard Lapene, Gilbert Traina. PRODUZIONE: Tara Films.
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