39° TORINO FILM FESTIVAL
FUORI CONCORSO/INCUBATOR

THE EDGE OF DAYBREAK

THE EDGE OF DAYBREAK
di Taiki Sakpisit
Nazione: Thailandia
Anno: 2021
Durata: 114


Bangkok, 2006. Alla vigilia di un colpo di stato, una donna di nome Ploy viene messa al sicuro in una casa per condividere un ultimo pasto con il marito, il politico Parl, prossimo all’esilio. Trent’anni prima, Ploy era finita in coma dopo aver rischiato di affogare; suo padre, soldato, è scomparso da tre anni, mentre la madre sta guarendo da un esaurimento nervoso. Con suo marito e il cognato, Ploy rivive i traumi della sua giovinezza.

Biografia

regista

Taiki Sakpisit

(Giappone, 1975) vive e lavora a Bangkok. Dopo la Laurea in cinema all’Università di San Francisco, dal 2008 ha iniziato a realizzare cortometraggi sperimentali. I suoi lavori sono stati esposti in gallerie, musei e festival in tutto il mondo, inclusi il Festival di Rotterdam, Images Festival, il Festival Internazionale delle arti di Yebisu, l’Hirshhorn Museum, il Dallas Contemporary e la Kunstverein Gottingen. The Edge of Daybreak è il suo primo lungometraggio.

FILMOGRAFIA

Thoi kham thi thuk sap (Whispering Ghosts, cm, 2008), Tai kanwela (…I did not Dream Last Night, cm, 2009), Tona Kanwela (Looking in God’s Eye, cm, 2010), Uru Wela (Deathless Distance, cm, 2010), Samsakart (Three Kings, cm, 2011), Unless He Tells a Lie (cm, 2011), Phukhaofai phirot (A Ripe Volcano, cm, 2011), Time of the Last Persecution (cm, 2012), The Age of Anxiety (cm, 2013), Trouble in Paradise (cm, 2017), To the Memory of My Beloved (cm, 2018), Tabula Rasa (cm, 2018), Shadow and Act (cm, 2018), A Certain Illness Difficult to Name (cm, 2018), The Mental Traveller (cm, 2019), Phayasohk phiyohkyam (The Edge of Daybreak, 2021),

Dichiarazione

regista

«Ho scritto il film in un momento di profonda preoccupazione sia per la malattia fisica e mentale dei miei familiari sia per il periodo d’instabilità politica della Tailandia. Questi eventi hanno consumato la mia vita e il cinema era il mio unico modo per affrontare il dolore. È il mio modo di riconciliarmi con i traumi. Da qui sono nate le premesse di The Edge of Daybreak, che riflette sulla perdita del paradiso da parte di una famiglia, sulla fragilità delle esperienze umane, sulla ricerca di relazioni, sulla redenzione spirituale, sul tentativo di sopravvivere a una realtà crudele».

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA: Taiki Sakpisit. FOTOGRAFIA: Chananun Chotrungroj. MONTAGGIO: Harin Paesongthai, Lee Chatametikool. SCENOGRAFIA: Manop Chaengsawang. MUSICA: Yasuhiro Morinaga. SUONO: Akaritchalerm Kalayanamitr. CAST: Manatsnan Phanlerdwongsakul, Sunida Ratanakorn, Chalad Na Songkhla, Tanapat Sirisook. PRODUZIONE: 185 FILMS.

CONTATTI: 185Films, Cattleya Paosrijaroen, cattleya.project185@gmail.com

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