39° TORINO FILM FESTIVAL
FUORI CONCORSO/INCUBATOR

TRE DONNE, DI SYLVIA PLATH

TRE DONNE, DI SYLVIA PLATH
di Francesca Lolli, Bruno Bigoni
Nazione: Italia
Anno: 2021
Durata: 54'


Tre donne di Sylvia Plath è un poema a tre voci concepito originariamente come radiodramma. Le tre voci, che appartengono ad altrettante donne accomunate dalla medesima esperienza di maternità, parlano ma non rispondono l’una all’altra. Il dialogo non è tra loro, ma fra ognuna e la propria coscienza, in un racconto-confessione delle reciproche esperienze. La prima voce è quella di una casalinga che ha un figlio: la sua è la storia apparentemente più felice, naturale e semplice, ma si adombra anch’essa di sottili paure. La seconda è quella di un’impiegata in attesa del figlio, che però perderà ancora una volta; il ritorno a casa e il rifugio nel lavoro non rimargineranno la ferita e la sensazione di anormalità e incapacità. La terza voce, infine, è quella di una studentessa che rifiuta l’idea della maternità, che tuttavia porta a termine la gravidanza per poi abbandonarne il frutto; anche per lei il ritorno alla vita di tutti i gironi sarà difficile e la serenità difficilmente riconquistabile.

Biografia

regista

Bruno Bigoni

(Milano, 1950) è tra i fondatori è tra i soci fondatori del Teatro dell’Elfo e della rassegna Filmmaker di Milano. Nel 1977 si laurea in Lettere Moderne alla statale di Milano con Adelio Ferrero con una tesi sulla Nouvelle Vague Francese. Esordisce nel 1983 con Live (in coregia con Kiko Stella). Nome di battaglia: Bruno (1987) è il suo primo documentario e vince nello stesso anno il Festival del Nouveau Cinema di Montreal, il Salso Film Festival, il Premio Filmmaker. Nel 1990 fonda insieme a Minnie Ferrara e Kiko Stella la Minnie Ferrara & Associati, società di produzione e distribuzione con cui realizza tutti i suoi lavori seguenti. Tra i suoi più recenti documentari, ricordiamo Chiamami Mara; Don Chisciotte e...; Il colore del vento; Sull’Anarchia; Chi mi ha incontrato, non mi ha visto; My War Is Not Over, molti dei quali presentati al Torino Film Festival. Nel 2019 gira con Francesca Lolli Voglio vivere senza vedermi, presentato al TFF e a Filmmaker. A Torino ha inoltre presentato Tre donne, di Sylvia Plath, sempre diretto con Francesca Lolli.

FILMOGRAFIA

(cortometraggi) Spaccati (1979), L’attesa (1980), La magia (1980), Nothing (1985) Nel lago (1986), Nome di battaglia: Bruno (1987), Il mondo chiuso (1988), Confine incerto (1988), Zanzare (1989), Lux interior (1989), Jamaica (1990), Stanza One-Eleven (1991), Le lacrime amare di Petra (1992), L’origine della ferita (1994), Oggi è un altro giorno (doc, 1995), Belli sciallati (1996), Il cerchio (1996), L’agnello di Dio (1996), Nothing is Real - Appunti su Nirvana (co-regia Giuseppe Baresi, doc,1996), Amleto... frammenti (1997), Scene da Pinocchio (1998), In tutto questo niente (co-regia Collettivo 57 dello IULM di Milano, 2012), Fino a quando l’ultimo - Sulcis, storia di una resistenza operaia (2018).   (documentari) Italia ‘90 - Lavori in corso (1990), Faber, co-regia Romano Giuffrida (1999), Comizi d’amore 2000 (2000), I sogni degli Elfi - Viaggio nella storia del Teatro dell’Elfo (2000), Cuori all’assalto - Storia di Raffaele e Cristina (2003), Riccardo (2004), Chiamami Mara (2005), Don Chisciotte e... (2006), L’attimo assoluto (2009), Il colore del vento (2010), Milano 55,1 - Cronaca di una settimana di passioni (2011), Sull’anarchia (2014), Chi mi ha incontrato, non mi ha visto (2016), My War Is Not Over (2017).   (lungometraggi) Live, co-regia con Kiko Stella (1983), Occasioni di shopping (ep. Provvisorio quasi d’amore, 1988), Veleno (1993), Illuminazioni (2004), Voglio vivere senza vedermi (co-regia con Francesca Lolli, 2019), Tre donne, di Sylvia Plath (co-regia con Francesca Lolli, 2021), Cinque stanze (2022).

Francesca Lolli

(Perugia, 1976) regista, video artista e performer, si diploma alla scuola di Teatro Arsenale come attrice, partecipando a numerosi spettacoli (Il gioco dell’epidemia di Eugène Ionesco, Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello, Pulp di Charles Bukowsky, La chiesa di Louis-Ferdinand Céline), e si laurea in scenografia all’Accademia di belle arti di Brera a Milano. Come tesi realizza un documentario sul fotografo newyorkese Andres Serrano e dal quel momento si dedica interamente alla video arte, alla performance e alla regia. La sua ricerca si concentra sulle diversità di genere e le questioni socio-politiche. Tra i suoi ultimi lavori Nostra signora del silenzio (2018); Dentro la casa (2018); Dolorosa Mater (2017); Orgia o Piccole agonie quotidiane (2016); Just Want to Be a WoMAn (2014). Nel 2019 gira con Bruno Bigoni Voglio vivere senza vedermi, presentato fuori concorso a Filmmaker.

FILMOGRAFIA

Cleaning my Identity (video performance, 2013), Abaddon (video performance, 2013), Dove sono finite le lucciole (video performance, 2014), Artist Must Be Beautiful in 2014 (video performance, 2014), Just Want to Be a WoMAn (video performance, 2014), Un nodo (video performance, 2016), In uterus - Following patriarchal beauty standards since 1976 (video performance, 2016), Orgia o Piccole agonie quotidiane (cm, 2016), The Dying Lilium (video performance, 2016), No Place For a Different Language (video performance, 2017), RiGenerazione (video performance, 2017), Dolorosa Mater (video performance, 2017), Fausto (cm, 2017), Dentro la casa (cm, 2018), Espiazione (video performance, 2018), Nostra signora del silenzio (2019), Voglio vivere senza vedermi (co-regia Bruno Bigoni, 2019),  HR+ (video performance, 2020), Tre donne (co-regia Bruno Bigoni, 2021).

Dichiarazione

regista

«La strada formale che abbiamo scelto per filmare questo testo crediamo aumenti la sua capacità di comunicazione. L’identificazione fisica dei tre personaggi, la possibilità di filmare il loro corpo, i gesti, la visualizzazione del loro immaginario pensiamo possano aggiungere un surplus emotivo alla semplice lettura del testo. C’è poca azione, vero, ma in questa narrazione non è un problema. Si lavora sul pensiero, sulla parola, sull’immaginario. Gli spazi in cui ambientiamo le tre vicende sono spazi soprattutto mentali, della memoria. Come pure gli oggetti e i luoghi, non sono funzionali alla storia, ma simboli di ciò che hanno rappresentato per ciascuna delle tre donne narranti».

Cast

& Credits

REGIA, SCENEGGIATURA, MONTAGGIO, PRODUZIONE: Bruno Bigoni, Francesca Lolli. FOTOGRAFIA: Francesca Lolli. MUSICA: Ludwing van Beethoven, Giuseppe Verdi, Renoir Bellucci, Tartini, Sharmila Roy. SUONO: Mario Parruccini. CAST: Giulia Battisti, Chiara Buono, Davide Sangiovanni, Alice Spito, Adriano Baiocco, Francesca Sebastiani. VOCI: Joy Harris, Jessica Forrest. PRODUZIONE: Electric Film.

CONTATTI: Francesca Lolli lolli.francesca@gmail.com

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