Bloccato in un ingorgo, Malek coglie uno sguardo fugace della bella Zeina, la donna che ama. Digitando messaggi di testo sul cellulare cerca disperatamente di contattarla, ma lei non vuole più vederlo. Svanisce nella folla del traffico di Beirut di mezzogiorno. Il giovane soffre di una sindrome che gli blocca il respiro nel sonno, è narcolettico, ogni volta che si ferma, si appisola e disorienta. Sua madre Claudia non ha ancora accettato la scomparsa del padre, avvenuta quindici anni prima. Ogni giorno resta a casa in atteso del suo ritorno, mentre Malek guida solo per la città. Entrambi vivono con il vuoto di un amore perduto. Oggi però potrebbe essere il “giorno perfetto” per mettere a tacere i rispettivi fantasmi: Malek sta portando la madre a dichiarare ufficialmente morto il marito, in “assenza di un corpo”, mentre quella stessa sera, in una discoteca alla moda dove i giovani di Beirut vanno a ballare e a dimenticare i loro problemi, Zeina sembrerà a dare una seconda possibilità al loro amore.
Biografia
regista
Joana Hadjithomas Khalil Joreige
(Beirut, Libano, 1969) hanno diretto film presentati e premiati in vari festival internazionali ed esposto in gallerie e musei di tutto il mondo. Con l’ultimo film di finzione Memory Box (2021) hanno partecipato in concorso alla Berlinale, mentre con il film d’esordio di finzione A Perfect Day (2005) hanno vinto il premio Fipresci a Locarno e con il successivo Je veux voir (2008) sono stati selezionai al Certain regard di Cannes. Il loro documentario The Lebanese Rocket Society: The Strange Tale of The Lebanese Space Race (2012) ha vinto il primo premio al Doha Tribeca Festival. Retrospettive dei loro film sono state presentate presso il Cinematek di Bruxelles, il Lincoln Center, il MoMA e il Flaherty Seminar di New York, la Tate Modern di Londra, Paris Cinéma, l’Institut Français e il Mori Art Museum di Tokyo, l’Harvard Film Archive, i festival di Locarno, Nyon e Gijon, mentre nel 2017 la loro installazione On Unconformities è stata insignita del prestigioso Premio Marcel Duchamp. Collezioni private e pubbliche come il British Museum, il Centre Pompidou, il Fond national d'art contemporain, l’MCA Chicago, il Solomon R Guggenheim e il Victoria & Albert Museum di Londra conservano invece loro opere nelle collezioni permanenti. Autori di pubblicazioni come The Rumors of The World: Rethinking Trust in the Age of the Internet (2015) e Two Suns in a Sunset (2016), hanno tenuto lezioni in universitari del Libano e dell’Europa e sono con Georges Schoucair i fondatori della società di produzione Abbout Productions, nonché membri del Metropolis Art Cinema e della cineteca di Beirut.
FILMOGRAFIA
Al Bayt al Zaher (Around the Pink House, doc, 1999), Khiam (doc, mm, 2000), Barmeh (Rounds, cm, 2001), Al Film Al Mafkoud (The Lost Film, doc, mm, 2003), Ramad (Ashes, cm, 2003), Yawmoun akhar (A Perfect Day, 2005), Open the Door, Please (ep. del film Enfances, cm, 2006), Khiam 2000-2007 (doc, 2008), Je veux voir (2008), The Lebanese Rocket Society, The Strange Tale of the Lebanese Space Race (doc, 2012), Ismyrna (doc, mm, 2016), Memory Box (2021).
Dichiarazione
regista
«È una vicenda personale: lo zio di Khalil figura tra le 17.000 persone scomparse a Beirut durante la guerra. Persone uscite di casa la mattina, o la sera, e mai più tornate… Che fine hanno fatto? Per noi il senso d’angoscia per queste sparizioni non accenna a diminuire. Questa è anche la storia di un’intera generazione, la nostra e del protagonista Malek, fatta di giovani apatici che si lasciano trascinare dagli eventi. Schiacciati tra il senso di colpa per un passato difficile da sopportare e l’angoscia per un futuro incerto in un’area politicamente instabile, come si può vivere, amare e affermarsi come individui?»