Nazione: USA
Anno: 1970
Durata: 5'


Breer ha trasformato la geometria e intensificato i colori di 69 nel suo successivo film, 70. Qui egli ha usato la pittura spray, che si allarga sui suoi cartoni in un'affermazione senza limiti di puro colore, ma anche con colori compatti entro limiti precisi. Egli ha integrato per tutto il film la mancanza di forma delle sue pitture spray con un gioco tra le forme delimitate a quelle imprecise. Nei primi secondi egli espone separatamente i suoi approcci al colore e alla forma. Sullo schermo passa una serie di cartoncini spruzzati i cui cambiamenti si evolvono su fotogrammi singoli. Poi, in una ripresa dal fotogramma doppio, una forma amorfa, simile piuttosto a un buco, si muove attraverso lo schermo, alternando il bianco sul grigio e il grigio sul bianco. I colori puri passano nuovamente; questa volta in riprese di cinque fotogrammi. Alla fine riappare il buco, cambiando continuamente di colore e facendo passare il bianco dalla figura allo sfondo. Dopo questa esposizione iniziale dei temi, l'alternanza acquista peso, pur cercando di restar fedele a una pulsazione di due fotogrammi. Dei tubi rotanti tagliano sezioni di uno spazio profondo; dei triangoli e dei quadrilateri girano su sé stessi ruotando intorno a degli assi orizzontali dati dall'estremit` superiore e da quella inferiore del fotogramma, e, mentre si sovrappongono, le aree comuni assumono colori nuovi, allo stesso ritmo di due fotogrammi per ogni cambiamento, che fa passare tutte le forme del film attraverso lo spettro dei colori. Questa profondit` illusoria è complicata dall'intrecciarsi di una seconda geometria di cerchi concentrici con un suo effetto flicker colorato.
La parte finale del film ritorna alle forme amorfe e all'applicazione ineguale del colore ora prevalentemente blu. Mentre una linea in pendenza, simile a un orizzonte inclinato, si alza e si abbassa lentamente attraverso lo schermo, delle immagini a specchio o forme complementari si muovono nella stessa direzione o in direzioni diverse al di sopra o al di sotto di essa, con trasferimenti di figure e di colore positivo/negativo ogni due fotogrammi. I colori compatti tendono a perdere la loro vibrazione in questo rapido alternarsi. Essi si mescolano tendendo a fondersi nel bianco. Breer ha utilizzato questo effetto di impallidimento in 69, in cui l'intensit` dei colori era tenue e impercettibile. In 70 egli ritrova un po' della saturazione di 66, con l'uso della pittura spray e col ritmo di due fotogrammi invece che di uno. Inoltre le sequenze di cinque fotogrammi di colore puro, poco dopo l'inizio del film, danno un'anticipazione della trama di colore che focalizza l'attenzione sia sul rapido scambio di solidi geometrici a Met`, che sulle gradazioni blu alla fine.

in "Film Culture", n. 56

Biografia

regista

Robert Breer

Robert Breer (Detroit, 1926) ha vissuto a Parigi dal 1949 al 1959, dove ha avuto modo di studiare e conoscere i movimenti d'avanguardia degli anni '20. Frequentando la Denise Rene Gallery, specializzata in arte geometrica, ha la possibilità di visionare le pellicole astratte di autori quali Hans Richter, Viking Eggeling, Walter Ruttman e Fernand Leger. Tornato negli USA alla fine degli anni '50, comincia a lavorare per lo show televisivo David Brinkley's Journal. In quegli anni iniziano a circolare i film di Kenneth Anger, Stan Brakhage, Peter Kubelka e Marie Menken, che danno vita a un nuovo movimento di rottura. Nel 1961 realizza il suo primo documentario Homage To Tinguely, in omaggio allo scultore. Prosegue poi l'esplorazione di forme animate con A Man With his Dog Out for Air e Inner and Outer Space. Oggi insegna animazione alla Cooper Union di New York

FILMOGRAFIA

A Miracle (cm,1954), Recreation (cm, 1956), Jamestown Baloos (cm, 1957), A Man and His Dog Out for Air (cm, 1957), Blazes (cm, 1961), Pat's Birthday (cm, 1962), Breathing (cm, 1963), Fist Fight(cm, 1964), Homage to Jean Tinguely's Homage to New York (cm, 1968), 69 (cm, 1968), PBL #2 (cm, 1968), 70 (cm, 1970), Gulls & Buoys (cm, 1972), Fuji (cm, 1974), Rubber Cement (cm, 1976), 77 (cm, 1977), LMNO (cm, 1978), T.Z. (cm, 1979), Swiss Army Knife With Rats and Pigeons (cm, 1981), Trial Balloons (cm, 1982), Bang (cm, 1986), A Frog on the Swing (cm, 1989), Time Flies (cm, 1997), Hub City (cm, 1997), Confederation Park (cm, 1999), Atoz (cm, 2000), What Goes Up (cm, 2003).

Cast

& Credits

Filmmaker: Robert Breer.
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