Nazione: USA
Anno: 1958
Durata: 40'


È con Anticipation of the Night (ancora legato, per quanto debolmente, al tema narrativo della contemplazione del suicidio) che Brakhage pone le basi delle sue innovazioni più grandi. Questo film è, in un certo senso, il suo Ottobre, dove si fa luce il suo particolare stile di montaggio. Se il cinema intellettuale di Ejzenstejn si fonda sull'unit` del disgiunto, percepito come tale, il cinema della visione sar`, da questo punto di vista, incomparabilmente fluido. È sar`, anche, il cinema della coscienza ipnagogica che aspira a rendere una visione totalmente non mediata, che escluda la percezione di tipo analitico. […]. Ovviamente è proprio questo stato di fascinazione della coscienza, il depositare su di essa tutto il proprio peso mettendo in gioco il proprio io, che Brakhage introduce come principio fondamentale del suo cinema. In questo modo egli sviluppa una teoria della Visione e uno stile cinematografico, ambedue critiche, in modo irriducibile e intransigente, di tutte le convenzioni, in primo luogo quelle della logica spaziale e dei codici prospettici del Rinascimento. Il cinema della coscienza ipnagogica, dell'immagine, inaccessibile all'analisi, divora nel proprio costante rinnovamento sia la memoria che l'attesa, proiettando quel "presente continuo" che Brakhage ha recepito come la grande e per lui specifica lezione di Gertrude Stein. Gli agenti di questa istantaneit` prolungata sono il movimento di macchina, l'illuminazione e il processo stesso del montaggio. In Anticipation, perciò, l'ombra di Brakhage aleggia sulla luce proveniente da una porta o da una finestra, l'oscurit` della notte è striata dalle brillanti luci delle auto, un giardino viene visto come luce riflessa dal suo prato, un arcobaleno si forma nell'acqua di un idrante da giardino. Nell'oscurit` della notte il complesso gioco delle luci che animano un parco di divertimenti si muove, roteando, girando, volteggiando, in uno spazio di infinita profondit` e di totale ambiguit`. La macchina da presa si muove con e contro la luce. Un'immagine viene rovesciata, e questo movimento di rovesciamento appiattisce e trasforma lo spazio del giardino nell'immagine. Panoramiche girate lontano dalla luce, dall'interno del parco, mandano la luce trasversalmente attraverso lo schermo e nell'oscurit` della sua superficie. Grazie a questa oscurit` la macchina da presa è in grado di rovesciare la realt` del proprio movimento nell'illusione del movimento dell'oggetto, in modo che una luna e una struttura simile ad un tempio si vedono in panoramica formare striature sullo schermo.
In questo film vediamo anche giungere a maturit` lo stile di montaggio di Brakhage. La sua fluidit` sembra quasi smentire la sua totale padronanza. I tagli sono molti e rapidi (nelle sue opere della maturit` Brakhage fa anche largo uso della dissolvenza), ma e questo è il punto di intensit` dialettica di Brakhage sono fusi da un movimento di macchina che si prolunga al di l` dei singoli tagli. Immagini disparate (luci di auto e un ragazzo in un giardino, per esempio) sono unite da un movimento o una direzione ripetuti o prolungati attraverso il taglio. Spazi disparati sono unificati in un costante appiattimento od oscuramento di coordinate spaziali, e questa unit` è intensificata dall'effetto sintetico di continuo movimento prodotto dal montaggio.
Brakhage, dunque, si è mosso nel clima e nello spazio dell'Espressionismo Astratto, tagliando ogni legame con quello spazio di azione che il montaggio di Ejzenstejn aveva trasformato nello spazio della coscienza dialettica. Brakhage pone lo spazio ottico come sede "incontaminata" dell'immaginazione che lo costituisce. Egli propone di dissolvere la distanza e risolvere la disgiunzione che Ejzenstejn aveva adottato come condizioni necessarie della funzione cognitiva del cinema, e di assumere tale operazione come paradigma dello stile di montaggio contemporaneo, un'alternativa al Cinema Intellettuale: il Cinema della Visione.

Annette Michelson, Camera Lucida / Camera Obscura, "Artforum", gennaio 1973

Biografia

regista

Stan Brakhage

Stan Brakhage nasce a Kansas City, nel Missouri, nel 1933. Trascorre l'adolescenza con la madre adottiva a Denver, nel Colorado, dove comincia la sua attività di regista. Nel 1952 gira il suo primo film, Interim, e nel 1959, dopo aver vissuto a New York, San Francisco e Princeton, ritorna nel Colorado e si sistema con la famiglia a Rockies. Negli anni '60, i suoi film, inizialmente influenzati dal neorealismo italiano, abbandonano le tracce narrative per diventare sperimentazioni e visioni soggettive che ricordano l'espressionismo astratto e fanno di Brakhage uno dei simboli del New American Cinema e del cinema indipendente. Molti lavori hanno per soggetto la famiglia e il paesaggio del Colorado (Window Water Baby Moving, 1959, 23rd Psalm Branch, 1966-67), mentre con opere come Mothlight (1963), The Art of Vision (1961-65) e Fire of Waters (1965) Brakhage studia le relazioni tra la luce, il colore e gli elementi naturali (l'acqua, il fuoco, la vegetazione, la pietra) con immagini liriche e astratte sovrapposte a rapide apparizioni di figure umane. Nel 1969, insegna Storia del Cinema alla School of the Art Institute di Chicago e sarà poi docente dell'Università del Colorado a Boulder dal 1981 al 2002. Dagli anni '70 fino alla fine della carriera, Brakhage prosegue le sperimentazioni del decennio precedente e dà vita a una vastissima filmografia che comprende film astratti generalmente muti, dalla durata che spazia dai pochi secondi alle molte ore, organizzati in serie (The Romans Funeral Series, 1979-80, Babylon Series, 1989-90, The Persian Series 1999-2000), girati in vari formati (super8, 16mm, 35mm, Cinemascope, Imax), utilizzando ogni tecnica e forma espressiva, comprese quelle più manuali e materiche (graffiare la pellicola, dipingervi a mano), il cinema fotografico e i collage visivi. Brakhage ha realizzato quasi 400 film, ha scritto numerosi libri (tra i quali Metafore della visione, 1964), è stato influenzato dall'opera di cineasti, pittori, poeti e musicisti, si è fatto promotore e collaboratore della produzione dei molti filmaker suoi allievi. Negli anni '90 ha ripreso e sviluppato la tecnica dell'hand-painting (la pittura applicata direttamente sui singoli fotogrammi) sperimentata per la prima volta in Dog Star Man (1961-64) e ha completato i suoi ultimi lavori Stan's Window, 2003, e Chinese Series, 2003 nella casa di Vittoria, in Canada, dove si era trasferito nel 2002 con la moglie Marilyn e dove è morto nel marzo di quest'anno.

FILMOGRAFIA

Interim (cm, 1952), Desistfilm (cm, 1954), Reflections on Black (cm, 1955), The Wonder Ring (cm, 1955), Gnir Rednow (cm, 1955-56, co-regia Joseph Cornell), Centuries of June (cm, 1955-1956, co-regia Joseph Cornell), Anticipation of the Night (mm, 1958), Window Water Baby Moving (cm, 1959), The Dead (cm, 1960), Mothlight (cm, 1963), Dog Star Man (1961-64), The Art of Vision (1961-65), Fire of Waters (cm, 1965), Songs (1964-69), Eye Myth (cm, 1967), Scenes From Under Childhood (1967-70), The Weir-Falcon Saga (cm, 1970), The Machine of Eden (cm, 1970), The Animals of Eden and After (mm, 1970), 'The Pittsburgh Trilogy', Eyes (mm, 1971), Deus Ex (mm, 1971), The Act of Seeing of One Man's Eye (mm, 1971), Sexual Meditations (1970-72), The Riddle of Lumen (cm, 1972), The Wold-Shadow (1972), The Text of Light (1974), The Stars Are Beautiful (cm, 1974), Short Films (1975), Super 8 Short Films (cm, 1976), Tragoedia (mm, 1976), Soldiers and Other Cosmic Objects (cm, 1977), Nightmare Series (cm, 1978), Creation (cm, 1979), Sincerity (5 film, 1973-80), Duplicity (3 film, 1978-80), Romans o The Romans Funeral Series (1979-80), Murder Psalm (cm, 1980), The Garden of Earthly Delights (cm, 1981), Nodes (cm, 1981), RR (cm, 1981), Unconscious London Strata (cm, 1981), Arabics o Arabic Numeral Series (1980-82), EgyptianSeries (cm, 1984), Torturede Dust (1984), Caswallon Trilogy (cm, 1986), The Loom (mm, 1986), The Dante Quartet (cm, 1987), Kindering (cm, 1987), I' Dreaming (cm, 1988), Marilyn's Window (cm, 1988), Rage Net (cm, 1988), Faustfilm Series 1-4 (4 film, 1987-89), Visions in Meditation Series #1-4 (4 film, 1989-90), Babylon Series (1989-90), City Streaming (cm, 1990), Passage Through: A Ritual (mm, 1990), Agnus Dei Kinder Synapse (cm, 1991), A Child's Garden and the Serious Sea (1991), Christ Mass Sex Dance (cm, 1991), Delicacies of Molten Horror Synapse cm, 1991), Crack Glass Eulogy (cm, 1992), Interpolation 1-V (1992), Untitled (For Marilyn) (cm, 1992), Boulder Blues and Pearls and' (cm, 1993), Ephemeral Solidity (cm, 1993), The Harrowing and Tryst Haunt (cm, 1993), Stellar (cm, 1993), Chartres Series (cm, 1994), Elementary Phrases (mm, 1994, co-regia Phil Solomon), First Hymn to the Night ' Novalis (cm, 1994), The Mammals of Victoria (cm, 1994), Trilogy (cm, 1995), The 'b' Series (cm, 1995), The Lost Films (mm, 1995), ...Preludes (1995-96), Concrescence (1996, co-regia Phil Solomon), Commingled Containers (cm, 1996), The Cat on the Worm's Green Realm (cm, 1997), Last Hymn to the Night ' Novalis (1997), Divertimento (cm, 1997), Self Song/Death Song (cm, 1997), Yggdrasill Whose Roots Are Stars in the Human Mind (1997), '...' (ellipses), (1998), Coupling (cm, 1999), Stately Mansions Did Decree (1999), The Persian Series (1999-2000), The God of Day Had Gone Down Upon Him (mm, 2000), Jesus Trilogy and Coda (cm, 2000), Garden Path (cm, 2001, co-regia Mary Beth Reed), Micro Garden )cm, 2001), Night Mulch and Very (cm, 2001), Occam's Thread (cm, 2001), Lovesongs (2001-2002), Ascension (cm, 2002), Resurrectus Est (cm, 2002), Seasons' (cm, 2002, co-regia Phil Solomon), Panels for the Walls of Heaven (mm, 2002), Stan's Window and Work in Progress (cm, 2003), Chinese Series (2003).

Cast

& Credits

Filmmaker: Stan Brakhage.
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