4° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Concorso 1986

El hombre que ganó la razón

di Alejandro Agresti
Nazione: Irlanda del Nord
Anno: 1985
Durata: 71'


Uno scrittore alla ricerca della propria identità in una società estraniata, in lotta con se stesso e con gli altri personaggi. Egli vive da solo. Di tanto in tanto viene a trovarlo la moglie, che l'ha lasciato, perché ha preferito una vita più comoda, e ha risposato un ufficiale paralizzato. Alle domande di suo figlio egli non sa rispondere, né con le labbra né con il cuore. Le sue notti sono tormentate da incubi. Egli viene assillato di continuo da un uomo e da una donna che vogliono aiutarlo a finire il suo romanzo, ma in realtà lo rendono sempre più confuso. Gli è rimasto un solo amico, un libraio, che forse potrebbe conoscere una via d'uscita al suo dilemma.


Biografia

regista

Alejandro Agresti

Alejandro Agresti è nato in Argentina il 2 giugno 1961. È di origini italiane. È stato coinvolto nell'industria cinematografica fin dall'infanzia. Ha realizzato il suo primo cortometraggio nel 1979. La post-produzione di El hombre que ganó la razón lo porta in Olanda, dove incontra il produttore Kees Kasander, con cui ha collaborato per tutti i suoi film fino al 1993. Oltre all'attività cinematografica, Agresti ha anche scritto tre romanzi.

FILMOGRAFIA

El zoológico y el cementerio (cm, 1979), Sola (cm, 1980), Tu sabes mi nombre (1980), La araña (mm, 1981), Borges (mm, doc., 1982), La neutrónica explóto en Burzaco (1984), El hombre que ganó la razon (1985), El amor es una mujer gorda (1987), Boda secreta (1989), Luba (1990), Una historia breve sobre nada (episodio del film Tv City Life, 1990), Library Love (episodio del film Figaro's Story, 1991), Everyone Wants to Help Ernest (1991), Modern Crimes (1992), A Lonely Race (1992), El acto en cuestion (1993), Buenos Aires vice versa (1996).

Dichiarazione

regista

"Sono uno dei più giovani registi del mio paese. In Argentina i giovani non vengono presi sul serio. Vengono usati solo per fare delle guerre come quella delle Falkland. La mia generazione è sempre stata oppressa dai militari: la loro mente ed il loro spirito sono stati uccisi, la gioventù è stata loro rubata. Se vuoi sapere qualcosa della mia vita e dei miei coetanei, devi andare a vedere il film "Los chicos de la guerra".
Qui in Olanda ho incontrato persone giovani che occupano delle posizioni eminenti nella società. Questo è impensabile in Argentina, i posti migliori vengono occupati da anziani che sono stati contagiati dal regime, che hanno paura.
Io faccio parte di una "generazione perduta". Non vogliono darmi la possibilità di filmare la mia visione della vita di ogni giorno in Argentina.
Preferiscono lavorare con uno come Luis Puenzo che ha ricevuto quest'anno per La Historia Oficial una nomination all'Oscar o con Maria Luisa Bember che ricevette una nomination all'Oscar nel 1984 per il suo film Camilla.
Essi stessi sono ricchi e possono fare produzioni da 600.000 dollari, io non ricevo praticamente niente; quasi niente soldi, niente materiale, niente collaborazione. Ai festival di Rotterdam e di Berlino non c'era una delegazione del mio paese per seguire i miei film.
Il mio distributore mi mandò un telex con la comunicazione che era contento, ma che si rifiutava di sottotitolare le copie. Per i miei film si arrabbiano, non per "La Historia Oficial di Puenzo", quello lo applaudono. Perché lui dà un'immagine parziale e bugiarda di un paese dove puoi vivere bene, ignorando quello che succede.
Ho tentato di dare nel mio film un'immagine di ciò che ho incontrato nel mio paese e nel mio ambiente. Ho fatto il cameraman e sono uno scrittore. Per questo il mio film è costruito come un'opera letteraria, diviso in capitoli come un libro. E per questo ho adoperato la cinepresa come se girassi un documentario. Col variare delle posizioni della cinepresa, con i movimenti e con altri effetti cinematografici ho voluto rafforzare la mia storia utilizzando mezzi di espressione specificatamente cinematografici. Ho usato elementi artistici e ironici, a volte in modo naturalista, a volte espressionista, per dare una descrizione della mia realtà. Come in una poesia, perché una poesia è sovente più suggestiva di una storia razionale.
Fui stupito dalle reazioni che il mio film ha suscitato in Europa: penso che qui il pubblico capisca meglio il film che non in Argentina: esso tratta di uno scrittore in una situazione tipicamente argentina, ma ora incomincio a pensare che la situazione del mio protagonista sia universale. Questa è una grande sorpresa per me. In Argentina esiste un sistema sociale discriminante: ci sono le persone benestanti che traggono vantaggio da qualsiasi situazione e ci sono gli altri. Ciò ha danneggiato la mente e la creatività del popolo." (Alejandro Agresti)

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura e musica: Alejandro Agresti.
Fotografia: Alejandro Agresti e Nestor Sanz.
Sonoro: Jorge Ventura e Rene Wiegsmans.
Montaggio: Rene Wiegsman.
Interpreti: Elio Marchi, Sergio Poves, Julio de Grazia, Marina Skell, Ulises Dumont.
Produzione: Movimiento Falso (Argentina), Haags Film Huis (Olanda), Denneweg 56, HC 2514 Den Haag, Olanda Tel.: 070-459900.
Vendita all'estero: Film International, Plantage Middenlaan 20 Tel.: 020-263623.
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