Nazione: USA
Anno: 1970
Durata: 80'


Hospital è stato trasmesso dalla National Education Television il 2 febbraio [1970], e guardarlo non è stata un'esperienza agevole. Visto senza il consueto fascino e l'abituale pornografia, il corpo umano in stato di disintegrazione vive una tragedia che è soprattutto squallida, e la confusione e il puro terrore di chi soffre non ci permettono di tollerare sciocchezze come "la nobilt` della sofferenza" o "la dignit` del dolore". Wiseman si è collocato nel reparto accettazione dell'ospedale, e molti pazienti vengono studiati nel loro primo incontro con un dottore di ospedale (in alcuni casi sembra che si tratti del primo incontro con un dottore in anni e anni). In un ospedale pubblico la maggior parte dei pazienti è povera, e la gente che non ha soldi ha una nozione di cura della salute diversa da quella di chi ne ha; essa non vede un dottore finché i malanni non si sono accumulati ed è iniziata una crisi. Mentre guardiamo ci accorgiamo che per molti l'ospedale è ancora un posto dove si va per morire o per soffrire miseramente, e sentiamo dei dottori che ripetono spesso: "Andr` tutto bene... tutto bene", solo per diminuire la paura dei loro pazienti.
Questi dottori middleclass vengono fuori piuttosto bene. Non intendo suggerire che ci sia qualcosa di particolarmente nobile nel fatto che trattano pazienti che non li pagano direttamente, e possiamo essere certi che lotteranno tenacemente per le vite dei loro pazienti; ma è rincuorante vederli anche lottare, con tutta l'autorit` e l'ingegno possibili, per i diritti umani dei pazienti nel sistema ospedaliero e assistenziale della citt`. Ogni paziente viene considerato con una notevole attenzione per la sua particolare situazione di vita (non solo per i suoi sintomi), una procedura che è umana e anche, sul piano psicologico, una parte essenziale della cura. Infine, questo aspetto di interessarsi alle vicende personali del paziente che si estende alle infermiere, agli inservienti e ai poliziotti di New York, angelici e delicati risulta molto commovente da osservare. Se la differenza tra ciò che vediamo qui e ciò che abbiamo letto sui rapporti dottorepaziente negli ospedali dell'inizio dell'Ottocento va attribuita all'individualismo borghese, allora potremmo per una volta offrire un modesto tributo ai valori della middleclass. (Che questi valori siano anche responsabili delle inadeguatezze dei nostri sistemi di sanit` e di assistenza pubblica è un altro discorso). Guardando alcuni di questi giovani dottori, ci si chiede come possano affrontare ogni giorno questo caos e questa miseria. Quanto ci vorr` perché divengano insensibili ai loro pazienti o mettano su studi a Westchester e cliniche private? Vediamo un uomo più anziano, uno psichiatra, che ha resistito, ed è diventato più duro e più smaliziato. In un colloquio con un giovane nero omosessuale, egli consiglia il ragazzo di non dire a quelli dell'assistenza che si è prostituito per mantenersi , se vuole avere del denaro. Può essere ci nico, ma non si può fare a meno di ammirare una tale aperta solidariet` con il paziente contro il sistema.
Poiché nei suoi precedenti film Wiseman non ha esitato a mostrare le azioni ottuse o brutali delle autorit`, possiamo pensare che in questo caso egli non ha visto niente del genere […].
In Hospital siamo in un mondo diverso, e l'immagine che probabilmente ricorderemo è quella del giovane dottore che picchia con rabbia il pugno sul tavolo perché non può fornire a un anziano paziente tutti i servizi necessari. Se il film suggerisce indirettamente che il nostro sistema sanitario nazionale è un disastro, esso mostra una singola istituzione all'interno del sistema che fa piuttosto bene il suo lavoro.

David Denby, "Atlantic Monthly", marzo 1970

Biografia

regista

Frederick Wiseman

Frederick Wiseman (Cambridge, Massachusets, 1930), dopo aver studiato giurisprudenza a Yale, è diventato membro della Massachusets Bar Association e ha lavorato come ricercatore alle università di Boston, Brandeis e Harvard. Nel 1967 ha iniziato a dedicarsi al cinema realizzando documentari indipendenti. Nel 1970 ha fondato la Zipporah Films, attraverso la quale distribuisce tutte le proprie opere. Ha comunque continuato la propria attività accademica ottenendo numerosi riconoscimenti e dando alle stampe libri e saggi in rivista. Wiseman è attivo anche in campo teatrale.

FILMOGRAFIA

Titicut Follies (1967), High School (1969), Law and Order (1969), Hospital (1970), Basic Training (1971), Essene (1972), Jouvenil Court (1973), Primate (1974), Welfare (1975), Meat (1976), Canal Zone (1977), Sinai Field Mission (1978), Manoeuvre (1979), Model (1980), Seraphita's Diary (1980), The Store (1983), Racetrack (1985), Blind (1986), Multi-Handicapped (1986), Adjustment and Work (1986), Deaf (1986), Missile (1986), Central Park (1989), Near Death (1989), Aspen (1991), Zoo (1993), Hight School II (1994), Ballet (1995), La Comédie Français ou l'Amour Joué (1996), Public Housing (1997), Belfast, Maine (1999), Domestic Violence (2001), Domestic Violence II

Cast

& Credits

Regia e montaggio: Frederick Wiseman.
Fotografia: William Brayne.
Produzione: Frederick Wiseman.
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