Nazione: USA
Anno: 1969
Durata: 135'


Ice si svolge, secondo le parole dello stesso Robert Kramer, "fra tre o forse vent'anni". La maggior parte dell'azione avviene a New York e nei suoi dintorni, anche se un certo numero di film nel film ci informano di quanto accade in Texas, in Messico e in altri luoghi dove si sviluppa la resistenza all'imperialismo. Ice si articola su due piani: il primo, con una serie di testi, fotografie fisse e brevi filmati, ci d` una serie di informazioni sulla situazione politica (governo dispotico, restrizione delle libert` personali, esistenza di una diffusa opposizione al regime, svolgimento di una guerra imperialista contro il Messico) e, nello stesso tempo, espone il programma di un immaginario Comitato Nazionale delle Organizzazioni Rivoluzionarie Indipendenti, a cui aderiscono, con l'eccezione di gruppi isolati di terroristi, quasi tutte le forze che esercitano una concreta opposizione contro il governo che domina il paese. Il secondo piano, che è poi quello prevalente, è costituito da una vera e propria narrazione. I personaggi principali, come Ted, Jim, Gay, Robert, Pat, Leslie, Michael, Peter, fanno parte di questa opposizione e di ciascuno di loro vengono mostrate sia le preoccupazioni di militanti (il ruolo che giocano e le mansioni che svolgono all'interno della lotta) che le storie private (i rapporti umani, sentimentali, sessuali che intrattengono tra loro). Al centro di questi personaggi e di queste relazioni sta la figura di Ted, che svolge la funzione di leader; al margine quella di Robert, che patisce più degli altri la violenza di cui il film è impregnato (nel corso della storia viene picchiato, castrato ed infine ucciso). Intorno a questo primo nucleo, prendono consistenza altri personaggi caratterizzati soprattutto da una certa fragilità ideologica, da uno scarso impegno politico, o comunque da una maggiore estraneità rispetto ai problemi che presenta la lotta. È il caso di Linda, che è stata per un certo periodo la ragazza di Ted, e che si porta addosso le tracce della falsa coscienza della classe media americana; di Howie, il libraio che si occupa dello schedario e dei dossier del gruppo, e che svolge la sua funzione in preda a crisi e a dubbi continui; dell'uomo di teatro che, periodicamente, approfitta delle tournée per mescolare alla troupe disertori, perseguitati politici e militanti in pericolo. Sullo sfondo, ma con frequenti sortite in primo piano, vi sono infine la SecPo (Security Police), gruppi di estrema destra, e la popolazione che gioca qualche volta il ruolo di pubblico passivo nel corso di qualche azione dei militanti.
Intorno all'avvenimento principale illustrato dal film, la preparazione e l'esecuzione di un piano di offensiva regionale, si snodano le vicende di questi uomini e di queste donne, insieme alla descrizione delle loro molteplici attività: lavoro di quartiere, stampa clandestina, atti terroristici, sequestri di persona, infiltrazioni in apparati statali, ricerca di contatti con altri gruppi, lavori in favore della diserzione, produzione e distribuzione di film destinati ad altri militanti o a simpatizzanti. L'offensiva regionale scatta e si conclude con un certo successo, ma le perdite sono rilevanti. Per di più essa scatena una violenta repressione che obbliga il gruppo a ritirarsi in campagna, dove poter fare una specie di bilancio, misurare le proprie perdite, e prepararsi alla grande Offensiva di Primavera, che dovrebbe segnare (o almeno provocare) un generale sollevamento del popolo. Molti sono stati uccisi o arrestati.
Altri, come Jim e Diane, feriti in maniera più o meno grave. Altri ancora, come Howie, sono maggiormente schiacciati dalle proprie contraddizioni, o, come Linda, perdono definitivamente i contatti con i vari membri del gruppo. Le ripercussioni non mancano di farsi sentire neppure all'interno di questo, con dei vuoti improvvisi. Mentre in campagna i ghiacci cominciano a sciogliersi nell'imminenza della primavera, Ted, a New York, viene assassinato vicino all'Hudson. Dopo un momento di scoraggiamento e di panico, la lotta prosegue. L'uccisione di Robert coincide con il massimo della ripresa dell'organizzazione. Jim assume il ruolo di Ted, e il film si conclude su di lui, che telefona da una cabina.
Prima di uscire di campo, Jim dà per telefono un certo numero di istruzioni ad un compagno dicendo che, malgrado le esecuzioni e le rappresaglie, tutto procede come deve, che la primavera è ormai prossima e, con essa, la battaglia decisiva.

dal Quaderno informativo n. 12, 6ª Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, 1970


Se il cinema di Kramer, e Ice in particolare, si esaurisce nel suo progetto, ci troveremmo di fronte a un'ennesima manifestazione di cinema politico vitalistico, generoso e inutile, improduttivo. Ma Ice non è il progetto che lo precede (e che probabilmente ne garantir` il successo critico) bensì lo scarto prodotto da una riflessione sulle nozioni di scrittura, testo, soggetto. Diremo meglio: la nozione di smarrimento, che introducevamo all'inizio, prende il posto della sicurezza del progetto, e si precisa qui come incessante movimento di va e vieni dall'azione (intesa come "vita", negazione dell'"arte") alla sua scrittura (e gli imperativi "mortali" che essa impone). Il rischio di Kramer, il prezzo che potrebbe pagare, è la cessazione di questo movimento pendolare, l'arrestarsi su uno dei due versanti: quello del cinemapolitico (i cui esempi non vale neppure la pena nominare) e quello del cinema-artistico, che gi` Kramer ha sperimentato. Si tratta in ogni caso di rifiutare un conforto: quello delle idee giuste (ho ragione io), quello della bellezza (so scrivere).
Dall'azione, quindi, al suo spettacolo. Spettacolo che ne disperde il vitalismo, lo ridicolizza. Già così, il film espunge il proprio progetto. Il vitalismo rivoluzionario, improduttivo, deve lasciare il posto alla pratica rivoluzionaria. L'azione, lo spettacolo di tale azione, devono essere messi in scena: devono essere castrati. E sono castrati, alla lettera, nella direzione del soggetto, dell'autore, del creatore. In un sol colpo, Kramer scopre i due versanti da cui allontanarsi per fondare una nuova esperienza (politica, cinematografica): vitalismo, soggettivismo. La scena della castrazione di Robert (interpretato da Robert Kramer), e le conseguenze che determina (quest'isola di sofferenza puramente individuale che stabilisce all'interno del film), è fondamentale per intendere bene Ice. È ciò che non ci deve commuovere, ma è ciò che ci deve far riflettere. Perché da questa castrazione, da questo taglio (con The Edge, con The Newsreel), nasca qualcosa di nuovo: "Semi. Frammenti. Idee. Tutti noi siamo il futuro. Nessuno vi dà il futuro, Noi lo costruiamo insieme. Non vi sono né modi né modelli né masse. Prima la libertà non era mai stata reale. Prendere la libertà. Potere all'immaginazione. Potere alla vita che noi desideriamo per gli uomini. Ecco la realt`. Potere di libert` e di immaginazione per ogni uomo, donna o bambino. Tutto il potere al popolo. Voi che volete morire, morirete. Trovate un bel modo per morire, fatelo bene, non legate i vostri fratelli nella vostra disperazione. Prendete un nemico se potete e scansatevi. Non trascinate la vecchia malattia". La fine del soggetto, la costituzione del gruppo e della sua pratica. Non più il gruppo di The Edge, pretesto al rafforzamento del soggetto isolato; ma un gruppo che rifiutando una generica unit` si specifica nella differenza dei vari individui al suo interno, nella dialettica e nello scontro delle opinioni. La frantumazione dei personaggi in The Edge non ne nascondeva la sostanziale somiglianza; l'azione riuscita di Ice non ne occulta la diversit`. Le ossessioni ripetitive diventano variazioni, moltiplicazioni, trasformazioni e ribaltamenti.
La narrazione, prima caratterizzata da monotonia, si sfalda, evolve, si concentra in punte, si placa in ripiegamenti; gli attori diventano degli eroi (da Ted a Robert, da Jim a Howie); la parola cessa di essere una metafora ossessiva e viene indagata nelle sue diverse manifestazioni (parola scritta, recitata, detta). Il film si determina nelle sue scansioni, nel movimento che produce, negli ostacoli che fa crollare, nelle soglie che traversa incessantemente. Una nuova scena. Una nuova scrittura. Una nuova pratica, su cui il film stesso riflette: film nel film, spettacoli che prima progettano l'azione, dopo la festeggiano, e durante sembrano costituirne il fine ultimo. Azione; spettacolo; scena; scrittura; pratica.
Ice termina con un movimento che sembra rimandare a In the Country, a The Edge: il carrello a mano semicircolare, a spirale, attorno alla cabina telefonica, che ripete quello di un'altra telefonata. Si tratta, tra i movimenti "ripetitivi" e "ossessivi" di Ice e quelli del film che lo precedono, di misurare la differenza. Alla fine di Ice i ghiacci si sciolgono (Jim annuncia a Bud l'offensiva di primavera), la parola viene rilanciata off, irradiata, il gruppo si moltiplica nella diversit` e oltre la soggettività: ogni margine è stato definitivamente infranto dalla faticosa esperienza della scrittura.

Adriano Apr`Enzo Ungari, Ice, Quaderno Informativo n. 12, 6ª Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, 1970

Biografia

regista

Robert Kramer

Robert Kramer è nato nel 1940 a New York. Ha studiato filosofia e storia dell'Europa Occidentale allo Swarthmore College e all'Università di Stanford. Due romanzi non pubblicati, numerose poesie, lavori teatrali e novelle. Nel '65 organizza il Newark Community Project (N-Cup) in un ghetto nero. Lavora come giornalista in America Latina per varie pubblicazioni americane. Collabora con Peter Gessner ad un film sulla guerriglia in Venezuela. Nel '66 crea l'Alpha 60 con Norman Fruchter, Robert Machover, Peter Gessner e Mike Robinson, una sorta di libera cooperativa di registi/produttori che in seguito s'inserisce nel movimento dei Newsreel, di cui Kramer è stato uno dei fondatori e organizzatori. L'esperienza dei Newsreel dura per Kramer dal '67 al '71, durante i quali sono prodotti una sessantina di film documento, di lotta, di agitazione, di corto e mediometraggio. Dai primi anni '80 si è trasferito in Europa, a Parigi, ove vive e lavora.

FILMOGRAFIA

Regista/Director: Faln [Faln, 1965, In the Country [In campagna, 1966], The Edge [Il margine, 1967], Ice (id., 1969), People's War [La guerra del popolo, 19691, Milestones [Pietre miliari, 1975], Scenes from the Class Struggle in Portugal (Scene di lotta di classe dal Portogallo, 1979), Guns (Fucili, 1980), Un grand jour (en France) - Naissance [A Great Day (in France) - Birth / Un gran giorno (in Francia) - Nascita, 1981], A toute allure [As fast as you can / A tutta velocità, 1982], La peur [The fear / La paura, 1983], Sarkis al Woodrow Wilson - Musée d'Art Moderne [Sarkis at Woodrow Wilson - Museum of Modern Art / Sarkis at Woodrow Wilson - Museo d'Arte Moderna, 1984], Notre nazi / Unser Nazi [Our Nazi / Il nostro nazista, 1984], Diesel [Diesel, 1985], Un plan d'enfer [A Plan of Hell / Un piano infernale, 1986], X-Country [X-Country, 1987, inedito], Doc's Kingdom [Il regno di Doc, 1987], Route One / USA [Route One / USA, 1989], Dear Doc [Caro Doc, 1989, inedito], Maquette (brouillon de film) [Scale model (Draft of a Film) / Modello (Abbozzo di film) , 1990, inedito, incompiuto], Berlin 10/90 [Berlin 10/90, 1990-91], Sous le vent [Leeward / Sottovento, 1991], Series of Videoletters: Steve Dwoskin / Robert Kramer [Serie di videolettere: Steve Dwoskin / Robert Kramer, 1991, inedito], Ecrire contre l'oubli: pour Fidel Intrusca Fernández, Pérou [Writing against forgetting: for Fidel Intrusca Fernández, Peru / Scrivere contro l'oblio: per Fidel Intrusca Fernández, Perù, 1991], Point de départ / Starting Place (Starting Place / t.l. Punto di partenza, 1993), La Roue: Greg Lemond - Andrew Hampsten [The Wheel: Greg Lemond - Andrew Hampsten / La ruota: Greg Lemond - Andrew Hampsten, 1993], Walk the Walk [Walk the Walk, 1996], Le Manteau / Der Mantel [The Mantle / Il manto, 1996], Ghosts of Electricity [Fantasmi dell'elettricità, 1997].
Attore, sceneggiatore / Actor, screenwriter: Gestos e fragmentos (Gestures and Fragments / Gesti e frammenti, 1980-82) di Alberto Seixas Santos, Der Stand der Dinge (The State of Things, Lo stato delle cose, 1981) di Wim Wenders.

Cast

& Credits

Regia, soggetto e sceneggiatura: Robert Kramer.
Fotografia: Robert Machover.
Montaggio: Robert Machover, Norman Fruchter.
Interpreti: anonimi.
Produzione: David e Barbara Stone per l'American Film Institute.
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