Ernie e Julia erano amici d'infanzia in una piccola cittadina del Nord Arizona. Julia suona ora in un gruppo rock di successo mentre Ernie lavora in una piccola fabbrica di oggetti religiosi. Tutta la cittadina però sa che egli è in realt` impegnato nell'invenzione di una macchina che cambier` il volto all'umanit`. Qualche giorno prima di Natale, Ernie viene licenziato. Meglio cosi. Potr` interamente dedicarsi al suo misterioso progetto. Anche Julia abbandona il suo lavoro e ritorna nella cittadina natale. Incontratasi con Ernie ascolta la sua storia, ma il giovane non vuole rivelarle nulla della sua invenzione. Dovr` attendere la vigilia di Natale, quando Ernie mostrer` ad alcuni amici il suo congegno. Infine ecco arrivare il fatidico giorno. Ernie mostra la sua invenzione: si tratta di uno strano apparecchio con un'antenna parabolica e un piccolo monitor. L'inventore sostiene che la sua macchina è in grado di sintonizzarsi con il Paradiso. L'accende ma sul monitor appaiono soltanto dei segnali di disturbo. Evidentemente solo Ernie vede sul piccolo schermo le immagini del Paradiso. La stessa Julia deve ammettere di non riuscire a vedere nulla, prima di lasciare il giovane solo e scoraggiato con la sua invenzione. Il mattino del giorno di Natale, Ernie decide di lasciare la citt` e prende un autobus diretto ad Alburquerque. Nella valigia c'è il fucile che suo cugino gli ha donato. Sull'autobus Ernie conosce l'anziana Emily e le sue amiche del Fleetwood Township Charity Council. Il giovane racconta loro della sua invenzione. Esse credono che egli abbia realmente visto il Paradiso. Eccitate, lo spingono col loro entusiasmo a dimenticare la cattiva esperienza del giorno precedente. Egli decide che bisogna mostrare al mondo la sua macchina in funzione. Emily e le sue amiche sono d'accordo. Insieme progettano un piano per attirare l'attenzione dei media.
Con estrema gentilezza decidono di impadronirsi dell'autobus. Poi invitano tre differenti televisioni a venire a documentare l'evento. Sopraggiunge anche lo sceriffo del luogo che tenta inutilmente di convincere Ernie a desistere dal suo piano. Analogo esito ottengono gli sforzi di Julia. Arrivano le troupe televisive, ed un reporter intervista Ernie all'interno dell'autobus. Il giovane parla con convinzione del suo desiderio di rendere tutti felici. Il reporter gli chiede di poter vedere il congegno. Ernie invita l'autista del pullman a dirigersi verso il suo appartamento. Fuori qualcuno troppo zelante crede che Ernie stia tentando di fuggire e, estratta la pistola, spara contro le gomme dell'automezzo. Lo sceriffo grida di cessare il fuoco, ma una pallottola. vagante colpisce il serbatoio provocando una tragica esplosione. È chiaro a tutti coloro che sono sul luogo o che stanno guardando la televisione che nessuno può essere sopravvissuto. Sconvolta Julia ritorna nell'appartamento di Ernie, dove trova la sua invenzione. La tocca con amore e poi sgrana gli occhi guardandone lo schermo. L'invenzione gli ha mostrato quel che mostrava a Ernie? Julia si allontana dalla citt` con un incerto sorriso sulle labbra. L'ultimo giorno della vita di Ernie fu tragico, ma egli ci ha lasciato la convinzione che bisogna credere a ciò che sentiamo profondamente.
"Keith Gordon ed io parlavamo spesso della mia voglia di dirigere un film e della sua voglia di recitare. Ma ne parlavamo soltanto. Così una volta che eravamo senza lavoro e un po' depressi io dissi 'Proviamo a scrivere una sceneggiatura'. Avevo gi` un abbozzo di idea intorno a un soggetto che sarebbe poi divenuto Static... Sapevo che il personaggio era un inventore che viveva in un hotel... che lavorava in una fabbrica di crocifissi e raccoglieva gli scarti. E sapevo che la sua invenzione era qualcosa di spirituale. Non volevo fare un film naturalistico ma neanche qualcosa che fosse completamente una fantasia. Un po' come The Man in The White Suit... Qualcosa che non potrebbe realmente accadere, ma trattata in un modo abbastanza realistico. Keith era affascinato dall'idea di interpretare questo personaggio, così nel corso di nove mesi riuscimmo a stendere il soggetto. Poi ne occorsero altri diciotto per racimolare il denaro.
Static è stato così a lungo nella mia testa che solo quando fui effettivamente dietro una vera macchina da presa con dei veri attori e una vera troupe, fui in grado di rispondere ad ogni domanda. Persino a quelle sul colore di un vestito. Non c'è mai stato un momento in cui dovetti ammettere di non sapere cosa fare il che non ci avrebbe soltanto fatto perdere tempo ma avrebbe anche guastato quel clima di fiducia e stima che un'equipe sempre crea intorno al suo regista.
Forse in Static c'è qualcosa di vicino all'umorismo inglese, che credo di aver appreso negli anni della mia formazione guardando i Monthy Python in televisione." (Mark Romanek)
Biografia
regista
Mark Romanek
Mark Romanek è nato a Chicago nel 1959. È stato assistente alla regia di De Palma per The Fury (1977) e Homemovies (1978), assistente operatore di Fujimoto per il film di Andy Davis, Stoney Island (1976) e assistente al Sound Mixer del film di Ashby, Being There (1979). Vive a New York.
FILMOGRAFIA
Still Life (cm, 1981), Static (1985).
Cast
& Credits
Sceneggiatura: Keith Gordon, Mark Romanek.
Fotografia: Jeff Jur.
Musica: The Cruzados, The The, George Jones, Brian Eno, Johnny Cash, Elvis Presley, Orchestral Manoeuvres in the Dark, Japan.
Sonoro: David Brownlow.
Montaggio: Emily Paine.
Interpreti e personaggi: Keith Gordon (Ernie), Amanda Plummer (Julia), Frank (Bob Gunton), Barton Heyman (Orling), Lily Knight (Patty), Jane Hoffman (Emily), Reathel Bean (Fred Savins), Kitty MeiMei Chen (Li), Joel Krehbeil, Eugene Lee.
Produzione e vendita all'estero: Necessity Films Inc., 35 East 20th Street, Third Floor, New York, N.Y. 10003. Tel.: 21212549770.