Nazione: USA
Anno: 1968
Durata: 12'


T,O,U,C,H,I,N,G è probabilmente la sua opera più nuova e suggestiva, relativamente breve in quanto nella sua durata è compressa un'azione accelerata di due inquadrature ripetute, modulate dal cambio di colori e di negativi e da salti di montaggio; ovvero, una selezione di momenti dell'azione originale e filmata normalmente, che si susseguono a velocit` subliminale. Vediamo soprattutto il solo busto nudo di un bel giovane con una capigliatura hippie, che compie un atto e si sottopone subito ad un altro. Il primo è di avvicinare un paio di lucide forbici alla sua bocca, come per tagliare la lingua protesa; il secondo è di lasciare che la mano di una donna passi le sue unghie laccate sulle sue guance, come per graffiarle. L'effetto dei cambiamenti monotoni e discontinui, creato eliminando piccoli frammenti dell'azione, unito all'incessante mutare del colore, naturale e artificiale, è quello di un incubo freudiano di castrazione in luce stroboscopica (costante rapido lampeggiare intermittente). Contemporaneamente, sulla colonna sonora, la voce del giovane ripete ostinatamente un'unica parola, "Destroy", enfatizzando pesantemente ogni sillaba.
A poco a poco, tuttavia, in seguito alle variazioni che si producono in questo suono, cominciamo a sentire quello che sembra una frase intera secondo il mio orecchio, "His girl destroyed his jaw". Apparentemente si è trattato di una pura suggestione psicologica, dovuta al fatto che, oltre a pronunciare la parola in modi diversi, la voce dell'uomo era a tratti "spostata avanti e indietro" sulla colonna sonora, in modo da dare alla parola, alla fine, delle variazioni distinte. Alla fine io ho sentito: "His girl destroyed his straw". Altri hanno sentito parole diverse, anche se non una frase completa. L'ultima variazione, con la parola "straw", era senza dubbio pura suggestione perché, inframmezzate nell'azione appena descritta, c'erano immagini periodiche, benché molto fuggevoli, di ciò che mi è sembrato 1) cosce femminili divaricate e 2) una pagliuzza che agitava l'acqua. In seguito Sharits mi ha detto che la prima delle immagini fuggevoli era in realt` l'immagine di un rapporto sessuale, e la seconda uno strumento chirurgico ripreso mentre rimuoveva una cataratta da un occhio. Questo è un film astuto e molto denso che sollecita, in modo irresistibile, una fantasia alquanto limitata. Ma in quanto tour de force surrealista è più ricco e più divertente dei più estremisti dei film "fatti in casa".

Parker Tyler, Underground Film, 1969

Biografia

regista

Paul Sharits

Cast

& Credits

Filmmaker: Paul Sharits.
Volto e voce: David Franks.
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