4° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Retrospettiva - Cinema indipendente americano degli anni '60

THE ACT OF SEEING WITH ONE'S OWN EYES

THE ACT OF SEEING WITH ONE'S OWN EYES

Nazione: USA
Anno: 1971
Durata: 32'


È inevitabile che sia un filmmaker d'avanguardia a metterci per la prima volta di fronte all'obitorio e alla sala delle autopsie. Questa è un'opera spaventosa e ossessiva, di grande purezza e verit`. Essa registra spassionatamente qualsiasi cosa si verifichi davanti all'obiettivo: corpi tagliati nel senso della lunghezza, organi rimossi, crani e scalpi sezionati con arnesi elettrici, sangue estratto, una mosca che cammina indisturbata sulla pianta di un piede. Ci sono immagini senza tempo: le mani, chiuse per sempre su se stesse, gli occhi morti, l'abile e semplice apertura della superficie di un corpo, la cavit` addominale vuota (un buco in fondo diretto all'esterno), abiti improvvisamente strazianti (l'insospettato ultimo abbigliamento delle vittime di omicidi o incidenti), un pene (finalmente in pace) attaccato a un corpo aperto come una bocca. Qui la vita e la morte sono inestricabili, mentre dottori e inservienti (mai visti chiaramente) si mescolano alla carne inerte e la manipolano, e spesso mani morte e vive si toccano in primi piani ravvicinati. Dopo ogni atto di massacro, il pietoso lenzuolo bianco discende sui resti, un gesto simbolico rafforzato in serie di dissolvenze rapide e ossessionanti. Poi la macchina da presa segue (con movimenti guidati e rapidi tagli) una processione surrealista di ammassi scarsamente illuminati, a volte ancora rossi di sangue, su barelle o sotto sudari, che svaniscono in lontananza lungo squallidi corridoi illuminati da una luce verdastra.
L'opera è pervasa da un grande desiderio di "vedere chiaramente" (il titolo del film deriva dal significato greco del termine autopsia), da un rifiuto del sentimentalismo e di distogliere lo sguardo; e tuttavia il filmmaker "obiettivo", nella sua scelta di inquadrature, angolazioni e continuit` filmica, fa continuamente posto alla compassione e allo stupore inorridito.
Poiché quasi tutto il film è ripreso in primi piani o piani medi e silenzio totale, forma e contenuto sono per una volta perfettamente fusi nella creazione di un'opera sovversiva che muta la nostra coscienza.
Questa demistificazione finale dell'uomo un indimenticabile memento della nostra fisicit`, fragilit`, mortalit` ci priva della metafisica solo per reintrodurla su un altro piano; perché quanto più fisici risultiamo essere, tanto più mirabile diventa il mistero.

Amos Vogel, Film as a Subversive Art, 1974

Biografia

regista

Stan Brakhage

Stan Brakhage nasce a Kansas City, nel Missouri, nel 1933. Trascorre l'adolescenza con la madre adottiva a Denver, nel Colorado, dove comincia la sua attività di regista. Nel 1952 gira il suo primo film, Interim, e nel 1959, dopo aver vissuto a New York, San Francisco e Princeton, ritorna nel Colorado e si sistema con la famiglia a Rockies. Negli anni '60, i suoi film, inizialmente influenzati dal neorealismo italiano, abbandonano le tracce narrative per diventare sperimentazioni e visioni soggettive che ricordano l'espressionismo astratto e fanno di Brakhage uno dei simboli del New American Cinema e del cinema indipendente. Molti lavori hanno per soggetto la famiglia e il paesaggio del Colorado (Window Water Baby Moving, 1959, 23rd Psalm Branch, 1966-67), mentre con opere come Mothlight (1963), The Art of Vision (1961-65) e Fire of Waters (1965) Brakhage studia le relazioni tra la luce, il colore e gli elementi naturali (l'acqua, il fuoco, la vegetazione, la pietra) con immagini liriche e astratte sovrapposte a rapide apparizioni di figure umane. Nel 1969, insegna Storia del Cinema alla School of the Art Institute di Chicago e sarà poi docente dell'Università del Colorado a Boulder dal 1981 al 2002. Dagli anni '70 fino alla fine della carriera, Brakhage prosegue le sperimentazioni del decennio precedente e dà vita a una vastissima filmografia che comprende film astratti generalmente muti, dalla durata che spazia dai pochi secondi alle molte ore, organizzati in serie (The Romans Funeral Series, 1979-80, Babylon Series, 1989-90, The Persian Series 1999-2000), girati in vari formati (super8, 16mm, 35mm, Cinemascope, Imax), utilizzando ogni tecnica e forma espressiva, comprese quelle più manuali e materiche (graffiare la pellicola, dipingervi a mano), il cinema fotografico e i collage visivi. Brakhage ha realizzato quasi 400 film, ha scritto numerosi libri (tra i quali Metafore della visione, 1964), è stato influenzato dall'opera di cineasti, pittori, poeti e musicisti, si è fatto promotore e collaboratore della produzione dei molti filmaker suoi allievi. Negli anni '90 ha ripreso e sviluppato la tecnica dell'hand-painting (la pittura applicata direttamente sui singoli fotogrammi) sperimentata per la prima volta in Dog Star Man (1961-64) e ha completato i suoi ultimi lavori Stan's Window, 2003, e Chinese Series, 2003 nella casa di Vittoria, in Canada, dove si era trasferito nel 2002 con la moglie Marilyn e dove è morto nel marzo di quest'anno.

FILMOGRAFIA

Interim (cm, 1952), Desistfilm (cm, 1954), Reflections on Black (cm, 1955), The Wonder Ring (cm, 1955), Gnir Rednow (cm, 1955-56, co-regia Joseph Cornell), Centuries of June (cm, 1955-1956, co-regia Joseph Cornell), Anticipation of the Night (mm, 1958), Window Water Baby Moving (cm, 1959), The Dead (cm, 1960), Mothlight (cm, 1963), Dog Star Man (1961-64), The Art of Vision (1961-65), Fire of Waters (cm, 1965), Songs (1964-69), Eye Myth (cm, 1967), Scenes From Under Childhood (1967-70), The Weir-Falcon Saga (cm, 1970), The Machine of Eden (cm, 1970), The Animals of Eden and After (mm, 1970), 'The Pittsburgh Trilogy', Eyes (mm, 1971), Deus Ex (mm, 1971), The Act of Seeing of One Man's Eye (mm, 1971), Sexual Meditations (1970-72), The Riddle of Lumen (cm, 1972), The Wold-Shadow (1972), The Text of Light (1974), The Stars Are Beautiful (cm, 1974), Short Films (1975), Super 8 Short Films (cm, 1976), Tragoedia (mm, 1976), Soldiers and Other Cosmic Objects (cm, 1977), Nightmare Series (cm, 1978), Creation (cm, 1979), Sincerity (5 film, 1973-80), Duplicity (3 film, 1978-80), Romans o The Romans Funeral Series (1979-80), Murder Psalm (cm, 1980), The Garden of Earthly Delights (cm, 1981), Nodes (cm, 1981), RR (cm, 1981), Unconscious London Strata (cm, 1981), Arabics o Arabic Numeral Series (1980-82), EgyptianSeries (cm, 1984), Torturede Dust (1984), Caswallon Trilogy (cm, 1986), The Loom (mm, 1986), The Dante Quartet (cm, 1987), Kindering (cm, 1987), I' Dreaming (cm, 1988), Marilyn's Window (cm, 1988), Rage Net (cm, 1988), Faustfilm Series 1-4 (4 film, 1987-89), Visions in Meditation Series #1-4 (4 film, 1989-90), Babylon Series (1989-90), City Streaming (cm, 1990), Passage Through: A Ritual (mm, 1990), Agnus Dei Kinder Synapse (cm, 1991), A Child's Garden and the Serious Sea (1991), Christ Mass Sex Dance (cm, 1991), Delicacies of Molten Horror Synapse cm, 1991), Crack Glass Eulogy (cm, 1992), Interpolation 1-V (1992), Untitled (For Marilyn) (cm, 1992), Boulder Blues and Pearls and' (cm, 1993), Ephemeral Solidity (cm, 1993), The Harrowing and Tryst Haunt (cm, 1993), Stellar (cm, 1993), Chartres Series (cm, 1994), Elementary Phrases (mm, 1994, co-regia Phil Solomon), First Hymn to the Night ' Novalis (cm, 1994), The Mammals of Victoria (cm, 1994), Trilogy (cm, 1995), The 'b' Series (cm, 1995), The Lost Films (mm, 1995), ...Preludes (1995-96), Concrescence (1996, co-regia Phil Solomon), Commingled Containers (cm, 1996), The Cat on the Worm's Green Realm (cm, 1997), Last Hymn to the Night ' Novalis (1997), Divertimento (cm, 1997), Self Song/Death Song (cm, 1997), Yggdrasill Whose Roots Are Stars in the Human Mind (1997), '...' (ellipses), (1998), Coupling (cm, 1999), Stately Mansions Did Decree (1999), The Persian Series (1999-2000), The God of Day Had Gone Down Upon Him (mm, 2000), Jesus Trilogy and Coda (cm, 2000), Garden Path (cm, 2001, co-regia Mary Beth Reed), Micro Garden )cm, 2001), Night Mulch and Very (cm, 2001), Occam's Thread (cm, 2001), Lovesongs (2001-2002), Ascension (cm, 2002), Resurrectus Est (cm, 2002), Seasons' (cm, 2002, co-regia Phil Solomon), Panels for the Walls of Heaven (mm, 2002), Stan's Window and Work in Progress (cm, 2003), Chinese Series (2003).

Cast

& Credits

Filmmaker: Stan Brakhage.
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