40° TORINO FILM FESTIVAL
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CINQUE STANZE

CINQUE STANZE
di Bruno Bigoni
Nazione: Italia
Anno: 2022
Durata: 83'


K è un uomo ormai anziano, sposato da più di trent’anni con Lara, poco più giovane di lui. Il loro è stato matrimonio d’amore, ma il lutto per la morte della figlia di quattro anni, che li ha colpiti ancora giovani, li ha lasciati fragili e disperati. Negli ultimi sei mesi della sua vita, ormai prossimo alla pensione, K ha iniziato una relazione con una donna, Silvia, con cui divide molto del suo tempo. Lara, abbandonata a sé stessa, cerca di sopravvivere a una convivenza fatta ormai di gesti meccanici e grandi silenzi. Fino al giorno in cui si ammala gravemente. Incapace di comunicare con K, si chiude nel proprio dolore, mentre suo marito non si rende conto della malattia della moglie, distratto com’è dalle sue cose e dall’amante. Lara decide di lasciare K, ma tutto precipita velocemente…

Biografia

regista

Bruno Bigoni

(Milano, 1950) è tra i fondatori è tra i soci fondatori del Teatro dell’Elfo e della rassegna Filmmaker di Milano. Nel 1977 si laurea in Lettere Moderne alla statale di Milano con Adelio Ferrero con una tesi sulla Nouvelle Vague Francese. Esordisce nel 1983 con Live (in coregia con Kiko Stella). Nome di battaglia: Bruno (1987) è il suo primo documentario e vince nello stesso anno il Festival del Nouveau Cinema di Montreal, il Salso Film Festival, il Premio Filmmaker. Nel 1990 fonda insieme a Minnie Ferrara e Kiko Stella la Minnie Ferrara & Associati, società di produzione e distribuzione con cui realizza tutti i suoi lavori seguenti. Tra i suoi più recenti documentari, ricordiamo Chiamami Mara; Don Chisciotte e...; Il colore del vento; Sull’Anarchia; Chi mi ha incontrato, non mi ha visto; My War Is Not Over, molti dei quali presentati al Torino Film Festival. Nel 2019 gira con Francesca Lolli Voglio vivere senza vedermi, presentato al TFF e a Filmmaker. A Torino ha inoltre presentato Tre donne, di Sylvia Plath, sempre diretto con Francesca Lolli.

FILMOGRAFIA

(cortometraggi) Spaccati (1979), L’attesa (1980), La magia (1980), Nothing (1985) Nel lago (1986), Nome di battaglia: Bruno (1987), Il mondo chiuso (1988), Confine incerto (1988), Zanzare (1989), Lux interior (1989), Jamaica (1990), Stanza One-Eleven (1991), Le lacrime amare di Petra (1992), L’origine della ferita (1994), Oggi è un altro giorno (doc, 1995), Belli sciallati (1996), Il cerchio (1996), L’agnello di Dio (1996), Nothing is Real - Appunti su Nirvana (co-regia Giuseppe Baresi, doc,1996), Amleto... frammenti (1997), Scene da Pinocchio (1998), In tutto questo niente (co-regia Collettivo 57 dello IULM di Milano, 2012), Fino a quando l’ultimo - Sulcis, storia di una resistenza operaia (2018).   (documentari) Italia ‘90 - Lavori in corso (1990), Faber, co-regia Romano Giuffrida (1999), Comizi d’amore 2000 (2000), I sogni degli Elfi - Viaggio nella storia del Teatro dell’Elfo (2000), Cuori all’assalto - Storia di Raffaele e Cristina (2003), Riccardo (2004), Chiamami Mara (2005), Don Chisciotte e... (2006), L’attimo assoluto (2009), Il colore del vento (2010), Milano 55,1 - Cronaca di una settimana di passioni (2011), Sull’anarchia (2014), Chi mi ha incontrato, non mi ha visto (2016), My War Is Not Over (2017).   (lungometraggi) Live, co-regia con Kiko Stella (1983), Occasioni di shopping (ep. Provvisorio quasi d’amore, 1988), Veleno (1993), Illuminazioni (2004), Voglio vivere senza vedermi (co-regia con Francesca Lolli, 2019), Tre donne, di Sylvia Plath (co-regia con Francesca Lolli, 2021), Cinque stanze (2022).

Dichiarazione

regista

«Cinque stanze non è un film sul dolore ma sulla caduta, sulla difficoltà di alzarsi. C’entra il dolore sì, ma anche la costanza, il coraggio, la forza, il desiderio. Non tutti ce l’hanno queste qualità, e così si cade, cercando di non farsi troppo male. Lo sguardo che il film pone sui personaggi è affettuoso e mai irruento. Costruisce una sorta di geografia dell’anima di questi tre personaggi, legati a un destino comune: quello di vivere. […] Ogni stanza raccontata, contiene a narra uno o più personaggi della vicenda. Definisce il luogo e in qualche modo ne determina il comportamento. Ciò che accade, trova il suo significato proprio nella stanza dove è avvenuto».

Cast

& Credits

REGIA, SOGGETTO: Bruno Bigoni. SCENEGGIATURA: Bruno Bigoni, con la collaborazione di Beba Slijepcevic. FOTOGRAFIA: Italo Petriccione. MONTAGGIO: Claudio Bonafede. SCENOGRAFIA: Francesca Caccia. COSTUMI: Luciana Malacarne. MUSICA: Fabio Gianni. SUONO: Paolo Benvenuti. CAST: Riccardo Magherini, Debora Zuin, Federica Fracassi e Gaia Carmagnani. PRODUTTORE: Mario Castagna, in collaborazione con Università IULM.

CONTATTO: 
Altamarea - Giulia Fiore giulia.fiore@altamareafilm.it
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